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10 cose che adoro della stampa 3D (mentre penso al teletrasporto)

lifestyle

E’ da quando sono piccolo (più piccolo di quanto in verità io sia) che ho un chiodo fisso: il teletrasporto. Per anni ho chiesto alla mamma ogni sera, tra la lettura della storia e il bacino della buona notte, se potevo teletrasportarmi e lei, puntualmentetutte, mi rispondeva: “non esiste ancora, ma quando sarai grande potrai scoprirlo tu”.

Forse parte da qui la mia passione per l’elettronica e l’informatica, passione che mi ha portato a innamorarmi della stampa 3D. Perchè, in fin dei conti, la stampa 3D è una forma rudimentale di teletrasporto. Mi spiego meglio. Da Dueville, paese in cui abito, posso fare una scansione in 3D di un oggetto, inviare il file a mio cugino Daniel che vive a Toronto, il quale si stampa l’oggetto con la sua stampante 3D.

Il tutto senza far viaggiare oggetti.

Mi direte che si possono stampare solo oggetti banali come vasi, contenitori, segnalibri e mattoncini lego. E invece no.

Nonostante la stampa 3D sia ancora davvero poco conosciuta in Italia (ne ho la controprova quando vado a spiegarla e a raccontarla nelle scuole), ci sono inventori e costruttori davvero geniali.

Enrico Dini con la sua mega macchina stampa la barriera corallina e il suo prossimo obiettivo è stampare le case. Ovviamente la sua stampante 3D non sta in un appartamento come la mia, bensì in un capannone e al posto del filamento in plastica utilizza la sabbia. Più che un capannone, il suo è un cantiere edile, con tanta polvere.

Le stampanti 3D sono anche utilizzate in pasticceria: l’estrusore fonde, per esempio, il cioccolato creando sculture personalizzate e uniche.

Anjan Contractor ha modificato una stampante (nella fattispecie una mendelmax) in modo che stampi la pizza, assolutamente vietata agli italiani, poiché c’è il ketchup al posto del pomodoro e il formaggio cremoso al posto della mozzarella (la quale sarebbe alquanto difficile da estrudere).

L’azienda vicentina DWS produce stampanti 3D per l’oreficeria e per i dentisti. Proprio così. Voglio regalare alla mia fidanzata un anello unico al mondo senza svenarmi? Disegno, o faccio disegnare, l’anello e la DWS lo stampa, risparmiando pure l’oro, poiché non ci sono scarti.

Stesso procedimento per i denti, che saranno perfettamente uguali a quelli tolti, senza dover aspettare settimane. Come? Bastano uno scanner 3D e la DWS.

Questo tipo di stampa ha una tecnologia molto diversa dalle altre sopra descritte, infatti al posto di utilizzare un filamento che viene estruso si utilizza una resina particolare che viene indurita attraverso un fascio laser.

Si tratta di una tecnologia che permette stampe ad altissima risoluzione che poi possono anche essere usate in campo medico: ad esempio se ci si rompe un braccio in un futuro poco lontano il braccio verrà scanerizzato e attorno ad esso i medici modelleranno una gabbia rigida perforata per mantenere il braccio rigido ma permettendo l’aerazione dello stesso. Inoltre la gabbia è dotata di una cerniera in modo da permettere ai medici di controllare lo stato della frattura senza dover rompere la gabbia.

Nella medicina le sperimentazioni sono molto avanzate e stanno rivoluzionando la chirurgia dei trapianti di organi.

Un altro ambito in evoluzione è quello del commercio: il negozio diverrà sempre più un luogo esperienziale, in cui personalizzo ciò che desidero acquistare. Ecco che con una stampante 3D posso personalizzare i bottoni di una giacca, gli accessori di un vestito e le scarpe.

La stampa 3D ha ancora moltissime potenzialità da esprimere e come il pc ha cambiato il nostro modo di lavorare e di vivere, penso che così sarà anche per la stampa 3D.

Una stampante in ogni casa e i giocattoli per il bimbo saranno “su misura” e just in time. Si rompe un accessorio del robot da cucina o un pezzo della lavastoviglie? Scarico il file e lo stampo.

Tutto ciò potrebbe accadere in tempi molto, molto rapidi.

Riccardo Donadon, fondatore di H-Farm e presidente di Italia Startup, si aspetta per il 2015 un Big Bang dell’innovazione in cui l’Italia avrà un ruolo centrale, se sarà in grado di far partire un nuovo Rinascimento.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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