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#2014 Serve un vaccino contro le balle della pseudoscienza

scienze

La mia parola chiave per il 2014 è Qfwfq. Gradevolmente palindromica al nostro orecchio, è un nome proprio in qualche lingua galattica a noi finora sconosciuta. E’ quello del mitico personaggio alquanto saccente, ma sempre disponibile, che Calvino usa nelle sue Cosmicomiche, un po’ ispirandosi a Galileo. Lo useremo come parola chiave semplicemente per chiamarlo in soccorso: il signor Q, come accetta di farsi chiamare da noi terrestri, le sa tutte e graziosamente distribuisce risposte, previsioni e saggezza a chi gliele chiede.

Insomma, Qfwfq è una parola che vale per tante, e mi sembra particolarmente adatta all’Italia del 2014. Cominciamo con un esempio, anche perché è venuto a trovarci per gli auguri di stagione.

“Signor Q, se io le dico Voyager, lei cosa pensa ?” risposta: “Lo so che dovrei pensare alle vostre due belle sonde planetarie, lanciate più di 30 anni fa ed ormai uscite dal Sistema Solare, invece l’altra sera ho visto una trasmissione della vostra tv con quel nome…” esitazione da parte del Signor Q “Ci dica, prego”.”Mah, da noi abbiamo un acronimo che vi propongo come parola chiave del 2014: STB”.

“Ovvero ?”. “Capirà. Nel pezzo di trasmissione che sono riuscito ad ascoltare, si parlava di viaggi a Marte di sola andata.

E’ una incredibile storia di un personaggio olandese che pensa di raccogliere spiccioli qua e là per fare una missione di sola andata su Marte, e naturalmente ha già trovato una coda di candidati, un po’ mitomani o un po’ instabili, pronti al viaggio”. ”Beh, anche se non nuova, è pur sempre una storia folle di costume e di cronaca, la tv deve fare anche questo”.“Infatti. Ma il guaio, gravissimo, è che, con la scusa della cronaca, la storia veniva presentata come realistica, perfettamente fattibile, anzi imminente, e ad un costo risibile, circa un millesimo del costo vero. Veniva perfino intervistato uno dei volontari, che già stava tenendo il fiato in attesa della partenza.

Bisognava, invece, dopo la cronaca, dire forte e chiaro che Sono Tutte Balle (STB), che di queste cose sì può parlare solo per mostrare il fondo dell’abisso dell’ignoranza, della mitomania, della superficialità, con forte sospetto di malafede al confine con la truffa.

Invece, niente STB, ma, al contrario, compiacimento e populismo deteriore.

Che disastro. Mi domando come si sentano quei poveri colleghi scienziati spaziali, italiani e non, per esempio alla NASA, che passano la vita a studiare davvero come andare su (e tornare da) Marte”.

Al paese del signor Q prendono molto sul serio la comunicazione della scienza (CDS), tant’è vero che lui, grazie al lavoro dei suoi scienziati, è venuto fino qui da noi a proporci come parola per il 2014 la CDS, cioè proprio il contrario di STB.

Anche l’attuale intervistatore del Signor Q prende molto sul serio la CDS: proprio per spiegare, tra l’altro, come fare ad andare su Marte davvero ha appena scritto un libro, oltre a tutto con l’accattivante titolo “Il mistero delle sette sfere” (Mondadori, 2013). “L’ho letto” mi dice severo il Signor Q “Sì, non è male. Certo meglio di STB per quanto riguarda la CDS. Ma bisogna fare di più, molto di più. Da noi, nei bar al di là di Orione, ancora scuotono la testa alle panzane arrivate da questo pianeta su stamina (abbiamo capito subito che perfino la parola era finta…) o su sperimentazione animale.

“A proposito di sperimentazione animale” mi dice il Signor Q sul predellino della astronave che sembra ansioso di riprendere in fretta “lo sai, vero, che siamo noi i responsabili del grandioso esperimento galattico sugli effetti collaterali di dosi sempre maggiori del virus STB e sulla efficacia del vaccino mirato CDS? Avevamo scelto voi italiani del pianeta Terra come cavie, sembravate i più ricettivi almeno al virus, specie dopo il ventennio che avete appena passato, poveretti. Lo so, è stato un po’ crudele, ma il nostro comitato etico ce lo aveva approvato, ed è evidente che avevamo ragione. Adesso, speriamo che rispondiate in fretta al vaccino CDS. Raccomando dosi massicce!” C’è sempre da imparare dal Signor Q.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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