Ovviamente, il 2020 ha infranto tutte le regole quando si è trattato di questioni relative al mondo del lavoro e ai luoghi di lavoro. Ma cosa c’è all’orizzonte per il 2021, e come possono essere preparati i manager e i leader? Una cosa è certa: non sarà un ritorno al lavoro come al solito quest’anno, anche se e quando otterremo un vaccino ampiamente disponibile negli Stati Uniti. Coloro che si aspettano una transizione graduale dal caos e dai disordini ad acque più calme (più prevedibili) potrebbero essere vedere disattese le proprie speranze, in quanto è probabile che ci sarà un rientro un po’ accidentato alla “vita normale”, o una completa rivoluzione di come essa appare normale. Questo perché ci sono almeno tre fattori principali che continueranno a sconvolgere e a mettere in discussione la cultura della tua azienda nel 2021 e ai quali i manager migliori dovranno prepararsi.
Ritorno al caos dell’ufficio
Negli ultimi nove mesi, gran parte del mondo che prima riempiva uffici e intasava treni e autostrade si è rintanato davanti ai propri laptop, tenendo tutto sotto controllo via Zoom ed e-mail. Anche se molti sono ansiosi di uscire dalla loro casa, è probabile che più di qualcuno estenda l’organizzazione del lavoro da casa o almeno passi a un modello ibrido, una volta che le vaccinazioni lo renderanno sicuro. I manager avranno il compito di avere una forza lavoro ancora più dispersa che mai.
In effetti, il vaccino potrebbe causare ancora più caos, dato che le aziende fanno fatica ad implementare modelli di lavoro ibridi e ad attuare protocolli di sicurezza tra i lavoratori che si avventurano di nuovo in ufficio.
I manager dovranno determinare se i dipendenti che ricevono il vaccino dovranno essere riammessi in ufficio con meno restrizioni in materia di distanziamento sociale. O forse, cosa ancora più importante, che ne sarà dell’attuale 42% degli americani che dicono che non vogliono fare il vaccino? Dovrebbero rimanere a casa? Il Rapporto sulla cultura del posto di lavoro di Emtrain 2020 ha rilevato che la polarizzazione che circonda il vaccino potrebbe creare una serie completamente nuova di dinamiche di gruppo all’interno e all’esterno delle aziende.
Maggiore regolamentazione e conformità delle imprese
Sotto l’amministrazione Trump, abbiamo assistito a quattro anni di scarsa o nulla regolamentazione aziendale – insieme a quelli che alcuni definirebbero livelli di clientelismo e corruzione senza precedenti, dove persino i senatori statunitensi sono indagati per insider trading. Con lo spostamento del potere ai vertici, è probabile che vedremo un’importante svolta nella direzione opposta, come reazione agli squilibri percepiti in termini di ricchezza e potere. È più che probabile che vedremo arrivare l’equivalente moderno degli “spolveratori”: far crollare i monopoli, regolamentare le imprese e aumentare il controllo sull’etica e la conformità. Alcune di queste cose sono già iniziate. Nel giugno 2020 il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aggiornato le sue linee guida su come valutare il programma di conformità aziendale di una società in caso di reclami.
Una parte delle linee guida chiede: “L’azienda ha valutato in che misura la formazione ha un impatto sul comportamento o sulle operazioni dei dipendenti?” Quindi ora le aziende devono capire se la formazione ha avuto un impatto, un effettivo miglioramento. Le normative su etica e conformità andranno oltre il semplice fatto di spuntare una casella per dimostrare l’impatto sul comportamento. Le aziende dovranno mostrare un reale cambiamento.
La giustizia sociale, l’equità e l’inclusione diventano una priorità non solo per i responsabili delle risorse umane
La pandemia e la caduta libera dell’economia hanno evidenziato le disuguaglianze nella nostra società sulla base della razza, del genere e del reddito. I neri hanno sofferto in modo sproporzionato, le donne si sono fatte carico di più lavoro a causa della chiusura delle scuole e degli ordini di restare a casa, e i lavoratori in prima linea sono stati colpiti molto più di altre categorie.
Data l’enorme disparità, la visibilità di questi problemi e la rabbia collettiva dell’opinione pubblica, nel 2021 vedremo una maggiore attenzione alla giustizia sociale, all’equità e all’inclusione nel mondo degli affari che affronti la questione dell’uguaglianza razziale e di genere e fornisca tutele e diritti per i lavoratori in prima linea. Una maggiore consapevolezza pubblica su questi temi, unita all’uso dei social media da parte dei dipendenti, porterà a una forza lavoro più potente a cui le aziende dovranno adeguarsi. È recente l’indignazione per il licenziamento da parte di Google di uno dei suoi dipendenti, che era critico rispetto al trattamento riservato dalle aziende tecnologiche ai lavoratori neri. Le aziende si renderanno conto che non possono più semplicemente sbarazzarsi dei “facinorosi”, perché in un solo tweet quei facinorosi possono mettere in imbarazzo l’azienda, fare notizia e danneggiare i profitti.
Come possono prepararsi gli imprenditori e i manager a queste sfide nel 2021?
Stabilite e rafforzate una comunicazione chiara, aperta e regolare con i vostri dipendenti sullo stato del posto di lavoro, sulle aspettative e sulle politiche relative alle vaccinazioni e al lavoro a distanza, e rimanete flessibili nel processo di transizione.
Comprendere e prepararsi al fatto che la polarizzazione che circonda il Covid, la politica o le questioni di giustizia sociale richiede di trovare modi diversi per comunicare e raggiungere un pubblico eterogeneo sul posto di lavoro e stabilire un terreno comune. Passare da una strategia di gestione della cultura reattiva a un approccio proattivo che ottimizzi la soluzione dei problemi in primo luogo e pensi alla difesa del contenzioso in secondo luogo.
La quantità di cambiamento che il 2020 ha imposto a tutti noi è stata a dir poco drammatica. È probabile che il caos continuerà, ma in modi diversi. Non tutti i cambiamenti sono negativi. Una rinnovata attenzione sul posto di lavoro alla giustizia sociale e al cambiamento è positiva. Una maggiore responsabilità dei leader aziendali nei confronti dei propri dipendenti e degli ideali che questi ultimi hanno a cuore è un progresso. Non sarà facile, ma sarà necessario. E i leader aziendali che si prendono del tempo per pianificare e prepararsi al massiccio cambiamento dovrebbero essere meglio attrezzati per gestirlo.
