Prima di mettersi a lavoro per iniziare a creare contenuti, ogni brand dovrebbe porsi almeno quattro domande fondamentali.
4 domande che i marchi dovrebbero porsi prima di creare contenuti
Gli imprenditori sentono la pressione di dover essere ovunque, catturando l’attenzione di tutti. Si potrebbe pensare che questa sia la differenza tra crescita e declino. Ma non è così. L’impressione che si fa sui potenziali clienti, infatti, è altrettanto importante – e probabilmente più significativa – dell’entrare semplicemente nel loro radar.
Questa è una lezione che Adam Borstein, fondatore della Pen Name Consulting, ha imparato all’inizio della sua carriera, prima di entrare nel mondo degli affari, quando era un aspirante giornalista. Le persone gli dicevano che aveva bisogno di “più clip”, ossia di “più prove” per il suiolavoro.
Allora, Borstein si è affrettato, cimentandosi in ogni opportunità di scrittura che poteva trovare, indipendentemente dalla qualità. Ma continuava ad essere rifiutato per lavori a tempo pieno. Era frustrante ed era confuso, finché un potenziale datore di lavoro gli ha finalmente spiegato il suo disinteresse, precisando: “Sei forte solo quanto la tua “clip” più debole”.
In altre parole, le persone erano consapevoli di quello che l’aspirante giornalista stava facendo ma, proprio per questo, non erano entusiaste di lavorare con lui. La stessa dinamica esiste anche negli affari ed è il motivo per cui si deve stare attenti ai podcast e ai blog che si desidera creare per lanciare la propria attività.
Il contenuto crea consapevolezza e può essere un modo potente per far crescere un business.
Ma comporta anche dei rischi. In primo luogo, può tradursi in un sacco di lavoro che non avrà abbastanza ritorno. In secondo luogo, se il lavoro non aggiunge valore, si rischia di creare una cattiva prima impressione. Quindi, come si fa a decidere se i contenuti che si desidera creare sono valiti? Ecco quattro domande da porsi prima di cimentarsi nella produzione di contenuti.
1. Che problema si sta cercando di risolvere?bb
La consapevolezza dovrebbe servire uno scopo e, se si sta cercando di crescere o amplificare la propria storia, il contenuto è solo uno strumento per farlo. Bisogna considerare cos’altro si sta pianificando: forse si sta investendo in più media a pagamento, in un team di vendita o in altre idee di marketing.
Se si hanno troppi progetti in cantiere, è possibile che non si avvia bisogno di ulteriori contenuti.
2. Si riesce a ricavare il tempo o le risorse necessarie?
Blog e podcast sono opportunità ma, se non si è in grado di investire nel loro successo con il giusto talento e valore di produzione, allora è meglio scartare simili opzioni. È fondamentale valutare sempre la quantità di tempo e denaro che ci vorrà per realizzare buoni prodotti e confrontarla con ciò che potrebbe essere sacrificato.
3. Si possiedono le capacità per avere successo?
I podcast e i blog sembrano facili da fare, ma questo è esattamente il motivo per cui è necessario essere consapevoli di ciò che si crea. La facilità di accesso a simili strumenti significa che entrambi i settori sono molto affollati e dominati da persone che hanno praticato e affinato il loro mestiere per anni. Il contenuto non riguarda solo la competizione con altri business ma è una competizione con altri creators che gareggiano tra loro per conquistare il tempo delle persone. Questo significa che bisogna avere qualcosa da dire e un modo per dirlo che catturi l’attenzione della gente.
Se si pensa che questo contesto sembri scoraggiante, allora bene. Significa che si sta pensando alla concorrenza nel modo giusto e ci si costringerà a creare qualcosa di speciale.
4. Esiste consapevolezza su cosa manca alla propria storia?
Ogni buon business ha qualcosa che lo distingue dalla concorrenza ma non tutti i business sanno come focalizzare l’attenzione su questa storia, valore o scopo.
Nessuno ha davvero bisogno di creare un blog o un podcast ma tutti hanno bisogno di controllare la propria narrazione. Meglio si riesce a farlo, più potentemente si può trasformare il proprio business tradizionale in qualcosa che riesce a raggiungere le persone ovunque si trovino. Forse con i contenuti… o forse no! È utile lasciare che siano le proprie risorsee i propri bisogni a guidare le decisioni.