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5 errori presenti nel 99% dei profili LinkedIn

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Secondo gli esperti, esistono almeno cinque errori che caratterizzano il 99% dei profili creati su LinkedIn: ecco quali sono e come eliminarli.

5 errori presenti nel 99% dei profili LinkedIn

Un brillante account LinkedIn è un bene inestimabile per i professionisti e quasi necessario per il networking. Il sito ospita attualmente quasi 740 milioni di account e bastano pochi errori importanti per far sì che i colleghi professionisti alzino gli occhi al cielo e passino ad altri profili.

A peggiorare le cose, la maggior parte delle persone non si rende nemmeno conto quando sta facendo un passo falso sulla piattaforma. È comprensibile, dato che non tutti sono esperti nell’utilizzo dell’efficace biglietto da visita di Internet. Tuttavia, alcune regole e linee guida non ufficiali garantiscono che ogni problema venga risolto e il proprio profilo risulti davvero efficace.

Sradicando questi errori comuni, qualsiasi profilo può essere migliorato e diventare molto più efficace nel trovare opportunità di lavoro, preservando la forza della propria rete commerciale.

1. Un titolo poco incisivo

Se il titolo non è efficace, è improbabile che il profilo raccolga molta attenzione. Proprio come il titolo di una rivista o di un libro, l’headline di LinkedIn dovrebbe essere un breve annuncio di ciò che un lettore può aspettarsi di trovare nel profilo. È la prima cosa che la gente vedrà, quindi è importante fare una prima impressione positiva.

Questo non significa necessariamente che si deve copiare e incollare il titolo di lavoro. Invece, è utile concentrarsi sull’uso di parole chiave e azioni rilevanti per il proprio lavoro, poiché questo può migliorare l’associazione di ricerca.

I migliori titoli sono brevi – alcuni dicono sotto i 120 caratteri -, d’impatto e lasciano il lettore con un’impressione positiva.

2. Una foto non professionale su LinkedIn

LinkedIn è una piattaforma di social media molto diversa da Facebook e Instagram, e i criteri per le foto accettabili sono essenziali da notare. Un profilo professionale e una foto di copertina sono componenti chiave di LinkedIn. Senza di esse, un profilo appare arido e manca dell’elemento umano critico. Le foto dovrebbero ritrarre un senso di qualità, compostezza e un pizzico di carattere. Non dovrebbero essere una pubblicità del fisico, dell’ultimo viaggio esotico o di qualsiasi cosa che distragga l’osservatore dalle proprie capacità professionali e dalla propria storia. Sia la foto del profilo che quella di copertina dovrebbero essere una semplice dichiarazione ed è meglio non correre troppi rischi in questo senso.

3. Una sezione ‘About’ di LinkenIn che imita un curriculum

Forse l’errore più comune che le persone fanno nei profili LinkedIn è trattare la loro sezione “About” – una breve biografia personale – come un curriculum. I due sono abbastanza diversi nella funzione. Un curriculum dovrebbe essere fatto su misura per soddisfare i criteri di una posizione a cui ci si sta candidando. Per sua natura, è più aspirazionale e spiega perché si è adatti a ricoprire una determinata posizione.

La sezione About di LinkedIn, invece, serve a presentare un “io professionale”, non necessariamente alla ricerca di un singolo lavoro, ma a dichiarare chi si è, cosa si ha realizzato e cosa si è in grado di fare. Fatto correttamente, potrebbe benissimo portare a nuove opportunità professionali. Il tono qui dovrebbe essere una dichiarazione sicura.

La sezione About deve restare breve perché gli studi dimostrano che le sezioni About più efficaci possono essere lette in 30 secondi o meno. A differenza delle foto, questa sezione è il posto migliore per inserire un po’ di vitalità e mostrare le proprie peculiarità. Inoltre, una trappola comune della sezione About è l’essere troppo banale: quindi, è utile inserire un po’ di stile personale e di colore per distinguersi dalla massa.

4. Competenze ed esperienze con una mancanza di attenzione

La sezione delle competenze ed esperienze rilevanti dovrebbe sostenere le affermazioni fatte nella sezione About. Idealmente, queste sono sostenute da colleghi per un ulteriore supporto. Questa sezione è critica perché il 69% dei professionisti apprezza le competenze verificate più di una laurea.

Il facile errore qui è quello di elencare ogni abilità ed esperienza che si potrebbe possedere. Invece, bisogna restare concentrati e inserire solo ciò che è rilevante per i propri obiettivi professionali.

Un profilo con dozzine di competenze ed esperienze elencate non impressiona, specialmente se non sono rilevanti per il proprio campo. Può sembrare disordinato e non focalizzato, che non è l’impressione che un profilo dovrebbe dare al lettore.

5. Nessun URL personale

Creare un URL personale per il proprio profilo LinkedIn è un passo facile che aggiunge un livello di legittimità a qualsiasi profilo. Purtroppo, coloro che semplicemente vanno con l’impostazione predefinita di numeri e lettere casuali appaiono meno professionali di quelli che si prendono il tempo di personalizzare.

Non avere un URL personale ha diversi svantaggi: il più immediato è che diventa più difficile per le persone ricordare o trovare un determinato profilo. Può anche mostrare un certo grado di pigrizia o incompetenza tecnica, che non sono etichette utili per nessun professionista.

Considerato nel suo insieme, un profilo LinkedIn è un passo fondamentale nella creazione di una presenza digitale efficace per il sé professionale. Creare un profilo pulito ed efficace non è così difficile, e gli effetti positivi del farlo possono connettere ad opportunità globali capaci di rivoluzionare la vita delle persone

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Scritto da Ilaria Minucci

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