5 giovani startup che vanno tenute d’occhio da vicino

Ecco alcune start-up molto giovani che tutti dovrebbero conoscere: PhantomStack, IO-Dynamics, Apheris, Wimroo e Easy as That.

5 giovani startup
5 giovani startup

Ogni giorno vengono create nuove start-up in tutta la Germania, l’Austria e la Svizzera. Ecco allora 5 startup molto giovani che negli ultimi giorni, settimane e mesi, sono passate alla linea di partenza, così come alcune giovani aziende che si sono recentemente risvegliate dalla moda stealth e hanno fatto notizia per la prima volta.

PhantomStack

PhantomStack di Monaco di Baviera si occupa del grande tema “Infrastruttura multi-cloud e sicurezza”. I bavaresi scrivono: “Agiamo come facilitatori di business e integratori di soluzioni attraverso un’esperienza Code-NoCode per la Compliant Multi-Cloud Infrastructure Orchestration, democratizzando così l’IT”. L’azienda è stata fondata da Akshat Tandon e Arian Saliu.

IO-Dynamics

La start-up IO-Dynamics, con sede a Flensburg, sta sviluppando un sistema di ricarica e di gestione della flotta per le auto elettriche che raccoglie dati come il livello di carica e li combina con informazioni come i prezzi dell’elettricità e l’elettricità generata internamente per controllare automaticamente i processi di ricarica.

I fondatori sono Johann Olsen, Nabil Imran e Felix Kruse.

Apheris

La start-up DeepTech Apheris, fondata da Robin Röhm e Michael Höh, consente “la collaborazione tra le aziende e l’analisi sicura dei dati senza compromettere la privacy“. Per raggiungere questo obiettivo, la giovane azienda berlinese si affida, tra l’altro, all’elaborazione decentralizzata dei dati e all’apprendimento distribuito delle macchine.

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Wimroo

Dietro Wimroo da Francoforte sul Meno c’è una piattaforma di self-marketing e di coaching. Il mercato online di livestreams esclusivi è rivolto, tra l’altro, ad artisti, operatori culturali e agenzie di viaggio.

asEasyasThat

La giovane start-up asEasyasThat si concentra su cosmetici e prodotti per la casa con la più piccola impronta di CO2 possibile. Questo obiettivo deve essere raggiunto “utilizzando ingredienti provenienti dall’upcycling e da una produzione biotecnologica rispettosa dell’ambiente, fino all’etichetta “zero rifiuti””. La fondatrice dell’azienda di Wiesbaden è Katrin Steinbach.

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Scritto da Filippo Sini

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