È stata inaugurata il 23 marzo scorso “Tiziano Terzani Clic! 30 anni d’Asia“, la mostra fotografica che celebra i trent’anni di Tiziano Terzani in Asia. Un grande successo che ha già conquistato non solo gli appassionati ma anche la critica. Nasce da una così entusiasta risposta del pubblico l’iniziativa di tenere eccezionalmente aperti anche lunedì di Pasquetta dalle 10.00 alle 19.00 la mostra, ma anche gli spazi della caffetteria e della libreria. Martedì 26 aprile invece verrà effettuata la chiusura settimanale.
Fortemente voluta dal figlio, Folco Terzani, l’esposizione romana – promossa dalla Provincia di Roma/Progetto ABC e organizzata da Civita in collaborazione con Fandango – presenta una ventina di foto inedite, dedicate a una regione remota dell’Himalaya, il regno del Mustang, una sorta di Shangri-la, terra impervia e inaccessibile, che si apriva dinanzi agli occhi come “un grandissimo niente”; istantanee che si potranno ritrovare in una pubblicazione cartacea curata da Fandango Libri.
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Intanto nelle sale è uscito il film “La fine è il mio inizio” tratto dal bestseller di Tiziano Terzani edito in Italia da Longanesi, la cui regia è stata affidata a Jo Baier con Bruno Ganz, Elio Germano, Erika Pluhar, Andrea Osvart e la distribuzione a Fandango. Una pellicola che narra gli ultimi giorni del grande giornalista passati sulle montagne pistoiesi, divenute una sorta di piccolo Tibet personale.
Un film-dialogo tra padre e figlio in cui il primo racconta la propria vita al secondo in una specie di intervista. Un percorso di per riscoprire la grandezza di questo giornalista, scrittore, ma soprattutto uomo che ha vissuto in prima persona la realtà del Vietnam, della Cina e che ha vissuto un periodo da eremita sull’Himalaya.
