Un nuovo capitolo per Jason Statham
Il film A Working Man, con protagonista Jason Statham, segna un’evoluzione nel panorama cinematografico dell’attore britannico, noto per i suoi ruoli in film d’azione adrenalinici. Questa volta, Statham interpreta un capocantiere con un passato turbolento, che cerca di vivere una vita tranquilla, ma viene risucchiato in una spirale di violenza quando il crimine organizzato minaccia ciò che ama. La sceneggiatura, co-scritta da Sylvester Stallone, si ispira a un romanzo di Chuck Dixon, portando sullo schermo una storia che riflette temi di giustizia e vendetta.
Un eroe in crisi
Il personaggio di Statham, un operaio che lavora in un’impresa a conduzione familiare, incarna l’archetipo dell’eroe individualista, ma con una differenza fondamentale: la sua riluttanza a tornare alla violenza.
Questo conflitto interiore rende il film più profondo, ma al contempo lo allontana dall’azione frenetica che i fan si aspettano. Quando il crimine rapisce la figlia del suo datore di lavoro, Statham è costretto a tornare in azione, ma il suo approccio è meno spensierato rispetto ai suoi precedenti ruoli. La violenza, in questo contesto, non è più solo un mezzo di intrattenimento, ma diventa un modo per affermare valori morali.
La violenza come strumento di affermazione
Una delle critiche principali a A Working Man è la sua rappresentazione della violenza. Mentre nei film precedenti di Statham la violenza era spesso esagerata e caricaturale, qui assume una connotazione più seria e pesante. Il film cerca di trasmettere un messaggio profondo, ma finisce per appesantire la narrazione.
Le sequenze d’azione, che dovrebbero essere il cuore pulsante del film, risultano ripetitive e prive di quella freschezza che ha caratterizzato le performance di Statham in passato. La regia di David Ayer, noto per il suo approccio realistico alle dinamiche criminali, non riesce a bilanciare il dramma con l’intrattenimento, portando a un risultato finale che delude le aspettative.
Un futuro incerto per l’eroe d’azione
In conclusione, A Working Man rappresenta un tentativo di rinnovare il genere dell’azione, ma con risultati contrastanti. Statham, pur mantenendo la sua carismatica presenza sullo schermo, sembra intrappolato in un copione che non riesce a valorizzare le sue abilità. La transizione da eroe d’azione a figura più complessa e seria potrebbe rivelarsi rischiosa, specialmente se non riesce a mantenere l’elemento di intrattenimento che ha reso Statham una star.
Il film, pur affrontando temi importanti, rischia di perdere il suo pubblico se non riesce a trovare un equilibrio tra azione e narrazione.