Le dichiarazioni del gruppo Adani
Il gruppo Adani, guidato da Gautam Adani, ha recentemente rilasciato una dichiarazione per chiarire le notizie circolate riguardo alla revoca di un accordo di acquisto di energia da parte dello Sri Lanka. Secondo quanto riportato, il governo dello Sri Lanka avrebbe avviato un’indagine sui progetti locali del gruppo Adani a seguito di accuse di corruzione e di occultamento di pagamenti da parte di investitori statunitensi. Tuttavia, il gruppo ha categoricamente smentito queste affermazioni, definendole false e fuorvianti.
Il contesto politico e le indagini
Il presidente dello Sri Lanka, Anura Kumara Dissanayake, ha avviato un’inchiesta sui progetti del gruppo Adani, in particolare sui suoi impianti eolici da 484 MW a Mannar e Pooneryn. Il gruppo ha sottolineato che la decisione del governo di riesaminare le tariffe approvate nel maggio 2024 è parte di un processo standard, soprattutto con un nuovo governo, per garantire che i termini siano in linea con le attuali priorità e politiche energetiche del paese.
Questo riesame non implica la revoca dell’accordo di acquisto di energia (PPA), come affermato dal gruppo.
Impatto sul mercato e reazioni
Le notizie riguardanti la presunta cancellazione dell’accordo hanno avuto un impatto immediato sulle azioni di Adani Green Energy, che hanno registrato un calo, raggiungendo un minimo giornaliero di Rs 1,008. Le azioni hanno chiuso a Rs 1,011.95, con una diminuzione dello 0,93%. Questo calo è stato attribuito all’incertezza generata dalle notizie e dalle polemiche in corso. Nonostante ciò, il gruppo Adani ha ribadito il proprio impegno a investire 1 miliardo di dollari nel settore dell’energia verde in Sri Lanka, contribuendo così alla crescita economica e allo sviluppo delle energie rinnovabili nel paese.
Le preoccupazioni ambientali e le opposizioni
Il progetto di sviluppo dell’impianto eolico da 484 MW nelle aree costiere di Mannar e Pooneryn è attualmente oggetto di contestazione presso la Corte Suprema, con attivisti che sollevano preoccupazioni ambientali. Inoltre, ci sono state critiche da parte di attivisti che sostengono che progetti di energia rinnovabile più piccoli potrebbero fornire elettricità a costi significativamente inferiori rispetto alla proposta di Adani. Queste opposizioni evidenziano la complessità della situazione energetica in Sri Lanka e la necessità di un dialogo aperto tra il governo, le aziende e la società civile.