Preso dalla realtà paradossale del nastro di Moebius e dalla particolarità della mano che è un arto uguale all’altro, speculare ma non sovrapponibile, vorrei arrivare al nodo della questione – esprimere il mio punto di vista su questi trenta anni di vissuto digitale – dicendo qualcosa sulla mano, etimologicamente presente in molte parole composte. Partendo dalla versione gergale di manipolare e cioè da smanettare (termine ben noto ai frequentatori di dispositivi mediatici quali pc, cellulari e tablet, con tutte le