I numeri sono importanti, soprattutto quando formano la massa critica oltre la quale si ottiene un concreto mutamento del panorama e delle prospettive. La convenzione siglata tra AgID e Unioncamere per la diffusione di SPID (Sistema Unico di Identità Digitale) è importante e suggestiva, proprio partendo dai numeri e dagli effetti positivi. L’accordo, infatti, coinvolge 99 Camere di commercio italiane. Si aggiungono così 100 enti pubblici all’elenco delle amministrazioni che utilizzano l’identità digitale, consentendo anche l’accesso al servizio gratuito di fatturazione elettronica già utilizzato da oltre 62mila imprese, messo a punto da InfoCamere, la società informatica delle Camere di commercio. Numeri che consolidano e rafforzano la trasformazione digitale del paese, ai quali aggiungere un milione e mezzo di Carte nazionali dei servizi e firme digitali già distribuite dal Sistema Camerale.
Paolo Ghezzi, Direttore Generale di InfoCamere ripone talmente tanta fiducia nella trasformazione digitale al punto da ritenerla “una priorità” della strategia complessiva del sistema camerale, della quale SPID è una componente fondamentale.
Imprenditori digitali con SPID
“Con l’iniziativa a supporto del Sistema Unico di Identità Digitale le Camere di Commercio completano un’offerta innovativa che consente all’imprenditore di essere un interlocutore digitale a tutto tondo, in ogni aspetto della vita della sua impresa – spiega Paolo Ghezzi -. Rivolgendosi alla propria Camera, le imprese possono ottenere un vero e proprio kit di identità digitale, composto da certificato SPID, Dispositivo CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e Firma Digitale, per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e sottoscrivere documenti digitali con strumenti differenti, a seconda del livello di sicurezza richiesto e del tipo di device utilizzata (pc, smartphone, tablet)”.
Una cultura del cambiamento che abbraccia tutte le declinazioni dell’innovazione: l’architrave portante della “mission” del Sistema camerale e di InfoCamere: “La linea di continuità che lega il nostro passato al futuro che stiamo costruendo si chiama attenzione continua all’innovazione – conferma Ghezzi -. E’ una linea che perseguiamo tenacemente, con lo sguardo rivolto non soltanto alla dimensione tecnologica dell’azienda, necessaria per poter offrire soluzioni al tempo stesso all’avanguardia e affidabili, ma anche a quella organizzativa e delle competenze, indispensabile per dare radici solide, e far crescere quella cultura del cambiamento che contraddistingue una realtà come la nostra. Questa attenzione continua a tutte le dimensioni dell’innovazione ci consente di realizzare contemporaneamente più progetti strategici, in meno tempo rispetto al passato, gestendo in modo trasparente per gli utenti, direi quasi invisibile, una rete complessa come la nostra, fatta da 235 sedi locali, con due data center, di cui uno con funzione di disaster recovery e che garantirà a breve la continuous availability, capace di erogare 23 milioni di transazioni al giorno, di cui 17 milioni via internet, e assicurare il funzionamento di 138 servizi online con un livello medio di disponibilità del 99,94%”.
Paolo Ghezzi
Le Camere di Commercio sono tra i pionieri della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione
Stringendo il focus su SPID, l’accordo raggiunto con AgID è all’insegna del linguaggio comune della digitalizzazione, via maestra da percorrere per modernizzare i paese, renderlo più agile ed efficiente. Valorizzarne l’energia produttiva troppo spesso soffocata dall’arretratezza di strumenti e mentalità. “Le Camere di Commercio sono tra i pionieri della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione, e oggi possono essere il cardine per una radicale semplificazione del dialogo tra questa, il mondo delle imprese e dell’economia reale. La nostra sfida è quella di dare un contributo per realizzare la rivoluzione digitale che rappresenta una delle priorità assolute del Paese. Con il coordinamento di Unioncamere e il supporto tecnologico di InfoCamere, le Camere di commercio hanno costruito una vera e propria casa digitale per le imprese. Una casa solida perché costruita sulle fondamenta del Registro delle imprese, l’anagrafe interamente dematerializzata delle aziende italiane attraverso cui le Camere di commercio dialogano ogni giorno con imprese e professionisti e da cui è possibile accedere in tempo reale a tutta l’informazione legale sui protagonisti del mercato. La collaborazione con AgID su SPID è dunque un ulteriore tassello di un rapporto istituzionale consolidato, fondato sul riconoscimento del percorso fatto fin qui dalle Camere di commercio sulla via della semplificazione amministrativa a vantaggio delle imprese”.
Gli obiettivi dell’accordo e i vantaggi per le PMI
L’obiettivo è proprio quello di ampliare i servizi, migliorare e facilitare le procedure, ovvero creare condizioni ancora più favorevoli alla creazione di valore e lavoro: “Sulla base della convenzione dal 19 luglio scorso il sistema camerale, attraverso Unioncamere in rappresentanza di tutte le 99 Camere di Commercio italiane, ha assunto il ruolo di Service Provider per contribuire ad ampliare la gamma dei servizi online per le imprese che la Pubblica Amministrazione ha reso disponibili in rete. Accanto a questo impegno, il sistema camerale ha poi assunto l’ulteriore iniziativa di farsi promotrice, attraverso la rete territoriale degli sportelli delle Camere di commercio, della diffusione delle credenziali SPID verso le imprese. Su questo secondo fronte sono già operative numerose Camere, molte delle quali al Sud, e ad oggi sono già 30 quelle che hanno dato assistenza agli imprenditori nella richiesta delle proprie credenziali SPID”.
Con SPID il servizio di fatturazione elettronica gratuito della Camere di commercio è accessibile in totale sicurezza anche da dispositivi mobili
Un ampliamento dei servizi significativo, con benefici specialmente le Piccole e Medie Imprese. “Abbiamo reso accessibile anche con SPID (livello2) il servizio gratuito per le PMI relativo alla fattura elettronica – conferma Ghezzi -. Il servizio permette di gestire interamente il processo di fatturazione elettronica con la PA e ad oggi è utilizzato da quasi 62.000 imprese piccole e medie, ovvero quei soggetti che nonostante siano il motore economico del paese rischiano di essere penalizzati dal processo di digital trasformation. Con SPID il servizio di fatturazione elettronica gratuito della Camere di commercio è accessibile in totale sicurezza anche da dispositivi mobili, con una complementarietà tra attività di ufficio su desktop, dove magari si opera con CNS e firma digitale e uso in mobilità, dove dal tablet è possibile comunque compilare online le fatture elettroniche, oppure da smartphone controllare le notifiche sulla presa in carico delle fatture e sui pagamenti. Entro il mese di luglio, poi, contiamo di rendere accessibile con SPID il portale Impresa in un giorno per quanto riguarda i servizi SUAP, ovvero circa 3.400 Sportelli Unici per le Attività produttive telematiche, che altrettanti comuni italiani hanno delegato alle Camere di commercio in base alla legge”.
Assistenza, supporto, formazione
Una rete capillare di uffici e personale per supportare gli imprenditori. Un aiuto concreto alla diffusione di SPID, anche attraverso nuove nuove convenzioni con gli Identity Provider: “A sostegno dell’iniziativa il 5 luglio ha preso il via la prima di una serie di sessioni formative gratuite, erogate in modalità web training, organizzate da InfoCamere in favore del personale delle Camere di Commercio coinvolto nelle attività previste dalla convenzione. Fino ad oggi sono state formati oltre 700 operatori”
Conseguenze positive in termini economici, ma anche strettamente legate alla diffusione della cultura digitale, così necessaria nel nostro paese. Segnali decisivi che messi a sistema generano valore per rafforzare la digital transformation: “La distribuzione di credenziali SPID attraverso le Camere di commercio vuol dire fornire alle imprese un servizio qualificato anche in termini di assistenza, supporto e formazione – conferma Ghezzi -. In queste settimane InfoCamere ha formato gli operatori sul territorio e messo a punto uno specifico servizio di assistenza nella consapevolezza che la diffusione di SPID verso le imprese è anche, se non soprattutto, un processo di crescita culturale, in cui le Camere di Commercio si sentono in prima linea nel supportare le imprese ad affrontare la propria digital transformation. Per fare un esempio concreto quando l’imprenditore esce dalla Camera di commercio è subito operativo con SPID, CNS e firma digitale, anche grazie alle indicazioni su come e dove può utilizzare questi strumenti”.
InfoCamere e politiche dell’innovazione
Le azioni di InfoCamere non si esauriscono con SPID. Le imprese necessitano di supporto attraverso la diffusione di molteplici strumenti digitali: “InfoCamere, insieme al sistema camerale, è da sempre attenta ad anticipare e a dare un contributo fattivo all’attuazione delle politiche di innovazione e di semplificazione per le imprese, spesso rispondendo al mandato che il legislatore ha di volta in volta affidato alle Camere di commercio, perché ne ha riconosciuto il know-how. Dal finire degli anni ‘90 abbiamo contribuito all’introduzione in Italia della firma digitale e alla realizzazione di servizi accessibili in rete mediante la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Più di recente abbiamo supportato l’avviamento della fatturazione elettronica con la realizzazione del servizio gratuito per le imprese e contribuito alla diffusione del domicilio digitale realizzando il portale degli indirizzi di Posta Elettronica Certificata di imprese e professionisti (INI-PEC). Sul fronte dell’integrazione dei servizi camerali con quelli delle altre amministrazioni, abbiamo sviluppato una piattaforma standardizzata per la gestione di quasi 3.400 sportelli unici (SUAP) delegati dai Comuni alle Camere di commercio e grazie alle tecnologie della rete, negli ultimi due anni abbiamo investito per semplificare la fase di avvio dell’attività per le startup e le PMI innovative. Oggi, accanto all’impegno per la diffusione dello SPID, stiamo lavorando alla realizzazione del Registro nazionale per l’alternanza Scuola-Lavoro, uno strumento previsto dalla legge per “La Buona Scuola”.
Passato e futuro uniti dal punto della modernità e della buona volontà, sul quale dovrà correre spedita la voglia del cambiamento. “Il percorso verso un rinascimento digitale del nostro Paese probabilmente non sarà segnato da una sola killer application ma, come avvenne per il rinascimento culturale che segnò la storia dell’Italia dei Comuni e delle Signorie, dovrà essere un movimento diffuso e condiviso, capace di dare spazio alle eccellenze e al merito, in un processo imitativo che potrà coinvolgere nel cambiamento tutti i settori della società” – conclude Ghezzi.
MASSIMO FELLINI