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Al via CodeWeek. Perché il coding è l’alfabeto del futuro

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Inizia oggi la settimana europea della programmazione: sette giorni di eventi di ogni tipo che daranno a chiunque l’opportunità di provare a programmare in modo intuitivo e avvincente. Sono 38 i Paesi che partecipano all’edizione 2014 dell’Europe Code Week, ospitando un numero di eventi che si prevede superi i 2000. In Italia gli eventi in programma sono già più di 100.

E’ un’occasione da non perdere, che si presenta al momento giusto. Per la prima volta c’e’ infatti la consapevolezza diffusa che la programmazione debba diventare una disciplina di base, da insegnare ai bambini già in età prescolare per formare in loro il “pensiero computazionale”, per stimolare la loro creatività e per offrire loro una seconda lingua madre universale, con la quale potranno comunicare con tutti gli oggetti “smart” che li circondano.

La settimana della programmazione non basterà a fare di questa consapevolezza un cambiamento tangibile, ma ci offre l’opportunità di iniziare con il piede giusto. Se iniziamo oggi, non siamo secondi a nessuno. E’ il momento giusto anche perché’ sono maturi i materiali, i metodi e gli strumenti che negli ultimi anni sono stati sviluppati in tutto il mondo e resi disponibili in rete a titolo gratuito, a cominciare dalle risorse del Code.org che il CINI e il MIUR rendono fruibili alle scuole italiane con il progetto “Programma il futuro”, sperimentato proprio questa settimana. E’ il momento giusto perché’ il cambiamento imposto dalla crisi economica può essere realizzato in modo strutturale solo investendo sulle competenze, sulla creatività e sulla capacità di innovare.

La programmazione è per tutti

Serve il contributo di tutti, nessuno escluso. Non si tratta di affermare il primato della programmazione sulle altre discipline, ne’ di sminuire la professionalità di che ne fa una professione. Si tratta invece di riconoscere che la capacità di pensiero computazionale va formata al più presto e di ammettere che gli ordinamenti scolastici attuali non fanno nulla in questo senso. Fino ad oggi in Italia (e in buona parte del mondo) è stato possibile laurearsi senza avere neppure idea di cosa sia un algoritmo. Nell’era digitale è come arrivare alla laurea senza saper leggere o senza saper fare le somme. “La programmazione è la nuova alfabetizzazione”, è questo uno dei primi slogan con cui Neelie Kroes, il vice presidente della Commissione Europea per l’Agenda Digitale, ha lanciato Europe Code Week.

La programmazione è per tutti, minoranze incluse, perché la diversità è un valore aggiunto imprescindibile. Quei pochi che attualmente sanno davvero programmare appartengono a categorie di persone talmente omogenee da essere oggetto di barzellette. CodeWeek serve ad avvicinare tutti alla programmazione, perché c’è bisogno che tutti sappiano almeno di cosa si tratta. E’ proprio per raggiungere tutti che Code.org ha appena lanciato una campagna di crowdfunding da 5 milioni di dollari e si moltiplicano le opportunità di finanziamento e sponsorizzazione di iniziative rivolte alle categorie di persone meno rappresentate nel mondo delle tecnologie digitali.

Alcune iniziative di Code Week

Per questo nell’arco della settimana troverete eventi di ogni tipo e per tutte le età, organizzati da scuole, enti, associazioni, gruppi di volontari e aziende in ogni parte d’Italia e d’Europa. Molti degli eventi saranno addirittura fruibili online. Ne cito alcuni a titolo di esempio, senza fare un torto ai tanti altri che trovate in agenda. Centinaia di scuole sperimenteranno per la prima volta Hour of Code nel corso della settimana nell’ambito di Programma il Futuro. A Cagliari Open Campus offre eventi di ogni genere a tutte le ore e in tutti i giorni del CodeWeek. Oggi alle 11 inizia un esperimento di programmazione di massa che nell’arco di una settimana ci porterà a sviluppare un nuovo gioco per Android che diventerà il porta bandiera della programmazione in Europa. La Scuola di Robotica partecipa al CodeWeek con esperimenti di robotica educativa. A Rome il 16 mattina, presso la rappresentanza europea in Italia, ci ritroveremo con rappresentanti delle istituzioni e con testimonianze di giovanissimi programmatori a fare il punto sulla partecipazione italiana a Europe Code Week. Giovedì il polo tecnologico di Pavia ospiterà DigitalPavia, un’intera giornata di workshop e laboratori. Il 17 CoderDojoItalia porterà i bambini a programmare direttamente dentro i palazzi romani della Camera del Deputati e del MIUR. Girls Who Code saranno per tutta la settimana nelle scuole di Roma nell’ambito dell’evento CodingGirls Roma-USA, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e dall’Ambasciata Usa in Italia.

Insomma, non perdiamo questa occasione!

ALESSANDRO BOGLIOLO

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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