Un evento meteorologico devastante
Negli ultimi giorni, il sud-est della Spagna ha vissuto una catastrofe naturale senza precedenti, con piogge che hanno superato i 490 litri per metro quadrato in sole otto ore. Questo fenomeno, che ha portato alla morte di almeno 95 persone, è stato descritto dagli esperti come un chiaro segnale dei cambiamenti climatici in atto. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che eventi meteorologici estremi come questo sono diventati la “nuova normalità” e che l’Unione Europea deve prepararsi ad affrontarli con urgenza.
Le cause delle inondazioni
Secondo i climatologi, le recenti alluvioni sono il risultato di un sistema temporalesco di bassa pressione che si è bloccato sulla regione, causando precipitazioni record. Questo fenomeno, noto come Depresion Aislada en Niveles Altos (Dana), è tipico della Spagna durante l’autunno e l’inverno.
Tuttavia, le temperature insolitamente elevate della superficie del mare, aggravate dai cambiamenti climatici, hanno aumentato la quantità di pioggia che queste tempeste possono generare. Friederike Otto, esperta del World Weather Attribution, ha affermato che ogni frazione di grado di riscaldamento aumenta la capacità dell’atmosfera di trattenere umidità, portando a piogge più intense e devastanti.
Critiche alla gestione delle emergenze
Le autorità locali sono state pesantemente criticate per la loro risposta inadeguata all’emergenza. Il governo di Valencia ha ammesso di aver inviato avvisi ai residenti solo otto ore dopo l’inizio delle inondazioni, un ritardo che ha avuto conseguenze fatali. Hannah Cloke, docente di idrologia, ha evidenziato che la tragedia delle persone che muoiono nelle inondazioni è evitabile se i sistemi di allerta funzionano correttamente.
La mancanza di preparazione e di comunicazione efficace ha messo in evidenza la necessità di migliorare i protocolli di emergenza per proteggere la popolazione da eventi meteorologici estremi.
