Quando lo scorso ottobre 2013 ho deciso di lanciare l’iniziativa Catania ConneCTed avente ad oggetto una proposta di modifica dello statuto comunale della città di Catania e la contestuale adozione di una concreta Agenda Digitale, in realtà dentro di me non avevo grandi e reali aspettative circa la riuscita del progetto, ma animato da un’autentica passione civica desideravo a tutti i costi realizzare un concreto e attivo impegno finalizzato a diffondere la cultura digitale nel contesto territoriale in cui vivo, rinunciando a facili scorciatoie e a potenziali opportunità individuali lontane dalla mia terra, con il solo obiettivo di contribuire a vincere una sfida ambiziosa: trasformare Catania (e la Sicilia in generale) rendendola patria dell’innovazione digitale.
Con queste finalità, nel contesto di una serie di attività ed iniziative di promozione e valorizzazione dei benefici di Internet e delle tecnologie digitali, ho presentato al Protocollo Generale del Comune di Catania la mia proposta, affidando alla lenta e macchinosa procedura burocratica dell’apparato amministrativo il compito di definire l’esito di questa iniziativa.
Ripeto: non nutrivo grandi aspettative né tanto alimentavo facili illusioni in relazione all’accoglimento della proposta, anche per non determinare un’inevitabile delusione provocata da un eventuale esito negativo o peggio ancora da una inesorabile indifferenza perpetua verso un settore che continuo a considerare centrale e strategico per la ripresa economica e produttiva di un Paese.
Al tempo stesso, ero pienamente consapevole dell’utilità della mia proposta e non ho esitato nemmeno un istante a realizzare e a lanciare questa iniziativa, sperando di sensibilizzare l’opinione pubblica nella definizione delle priorità dell’agenda politica locale, convinto di servire la mia terra in modo incondizionato e appassionato, mediante un impegno diretto a favorire la diffusione della cultura digitale.
Naturalmente, nel corso del tempo ho ricevuto tanti silenzi, incomprensibili derisioni, discutibili prese di distanza, espressione di una radicata indifferenza generale che, secondo me, rappresenta il principale ostacolo culturale alla diffusione generale dei benefici offerti dalle tecnologie digitali.
Tuttavia non mi sono arreso, anzi sempre più motivato e determinato ho continuato ad elaborare iniziative ed attività concrete per realizzare il mio obiettivo.
Se penso alle centinaia di email inviate, alle numerosissime richieste di incontro, confronto, dibattito inoltrate alle competenti autorità istituzionali, politiche e sociali per cercare di spiegare l’utilità di queste iniziative, probabilmente tornando indietro non avrei fatto tutto questo; tuttavia oggi riesco a cogliere un filo di continuità nelle fasi di queste lunghe battaglie che mi induce a dire: “Mai arrendersi di fronte agli ostacoli, ma continuare a combattere per realizzare i propri sogni”.
Così, non abbastanza soddisfatto di quanto realizzato, ho lanciato anche l’iniziativa #INTERNETnellostatuto rivolta a tutti i Comuni siciliani per l’introduzione del diritto di accesso ad Internet all’interno del proprio Statuto generale, con l’impegno di realizzare concretamente obiettivi reali, effettivi ed efficienti per la diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, in maniera tale da rimuovere progressivamente il divario digitale e determinare una progressiva diffusione dei benefici derivanti dall’uso consapevole dei servizi ICT.
Continuando a realizzare queste concrete iniziative, elaborando casi di studio, proposte, progetti e attività, la mia parola d’ordine era ed è tuttora “mai arrendersi”, in maniera tale da alimentare costanti motivazioni nello svolgimento del mio impegno.
Finalmente qualcosa si muove: di recente è stata discussa in Commissione Consiliare la proposta di introduzione del diritto di accesso ad Internet nello Statuto comunale per rendere Catania città digitale secondo gli standard europei.
Il 15 luglio 2014 rappresenta una data che ricorderò a lungo e che mi rende particolarmente orgoglioso e soddisfatto per il risultato importante raggiunto: un risultato a lungo sperato, desiderato, sofferto ma fortemente voluto, un risultato che premia la tenacia e la passione di un lungo percorso realizzato nel corso del tempo per rendere la città in cui vivo più moderna, evoluta e digitale.
Finalmente il 15 luglio 2014 la XI Commissione consiliare “Statuto” del Comune di Catania ha esaminato la mia proposta di modifica dello Statuto regolamentare della città per l’introduzione di un nuovo art. 6-bis (ad integrazione dell’originario art. 6 – “Finalità”), recante norme dirette a garantire il riconoscimento del diritto di accesso ad Internet nell’ambito delle norme statutarie vigenti.
Nel corso dell’incontro ufficiale in sede di audizione dinnanzi alla competente XI Commissione Consiliare “Statuto” ho esposto le ragioni a sostegno della modifica statutaria proposta, partendo dal presupposto che oggi la Rete Internet costituisce uno dei fattori strategici essenziali dello sviluppo locale, con la conseguenza che è indispensabile per Catania intraprendere iniziative concrete per valorizzare gli straordinari benefici offerti dalle nuove tecnologie digitali, superando realmente il fenomeno del digital divide, facendo in modo che i cittadini dispongano concretamente della possibilità di un accesso veloce ad Internet per ottenere in modo efficace l’erogazione di fondamentali servizi telematici diffusamente accessibili a tutti.
Dopo un iniziale fase di diffidenza e perplessità, ho registrato un clima di assoluta apertura e disponibilità da parte dei consiglieri comunali presenti, tutti concordi nel ritenere che la città di Catania deve diventare a tutti gli effetti una vera e propria città digitale con l’obiettivo di intraprendere processi virtuosi di informatizzazione e digitalizzazione, affinché siano resi fruibili ai cittadini e alle imprese le numerose risorse veicolate dalla Rete, elaborando un concreto progetto di Agenda Digitale, per rendere ancora più trasparente l’operato della P.A. e favorire la partecipazione dei cittadini tramite le nuove tecnologie digitali.
Per la prima volta nella storia di Catania, è stata ufficialmente discussa ed esaminata questa storica ed innovativa proposta di modifica dello statuto, in modo da prendere in considerazione un percorso di modifica dello Statuto mediante l’introduzione del diritto di accesso alla rete Internet tra le norme statutarie vigenti per rendere più vivibile, sostenibile e accessibile Catania grazie allo sfruttamento generalizzato delle nuove tecnologie.
A conclusione del mio intervento, la Commissione si è dichiarata disponibile all’accoglimento della proposta presentata, impegnandosi a recepire la modifica statutaria proposta mediante l’adozione di una delibera ufficiale funzionale all’approvazione della modifica statutaria, in modo da trasformare Catania in una vera e propria città digitale secondo gli standard europei.
Questo risultato per me rappresenta una grande ed autentica gratificazione per il notevole impegno che ho dedicato a tali iniziative, una prima battaglia vinta per trasformare la città in cui vivo, rendendola più accessibile e innovativa.
In tutto questo, la cosa più importante che mi ha insegnato questa esperienza è che non bisogna mai arrendersi e rinunciare a realizzare i propri sogni, malgrado le difficoltà e gli ostacoli che si frappongono ad essi.
La generazione cui appartengo non ha scelto di vivere in questa epoca storica particolarmente problematica e povera di speranza e si è trovata proiettata in un mondo improvvisamente privo di certezze e di sicurezza.
A maggior ragione, proprio per questo motivo la mia generazione ha l’obbligo morale di assumersi una generale responsabilità storica e sociale nell’immaginare e concretizzare un nuovo mondo possibile, all’insegna di entusiasmanti innovazioni talvolta derivanti da semplici intuizioni e utopistici sogni. Almeno io voglio farlo.
Lasciatemi sognare, lasciatemi immaginare l’inizio di una nuova era digitale, in cui l’innovazione tecnologica contribuisca al rilancio dello sviluppo economico, sociale, politico e culturale della Sicilia. Ci credo fortemente e farò il massimo per realizzare questo obiettivo.
Catania, 6 Agosto 2014Angelo Alù, Presidente GY