Un’infanzia tra stelle e sogni
Amalia Ercoli Finzi, classe 1937, è una figura di spicco nel panorama scientifico italiano, nota per il suo contributo all’ingegneria aerospaziale. Cresciuta durante la guerra, passava le sue serate a osservare il cielo stellato, un’attività che ha alimentato la sua curiosità e il suo desiderio di esplorare l’ignoto. La sua infanzia è stata caratterizzata da un forte senso di meraviglia, che l’ha accompagnata nel suo percorso di vita e professionale. La passione per le stelle si è trasformata in una carriera straordinaria, che l’ha vista diventare la prima donna a laurearsi in Ingegneria aeronautica in Italia nel 1961.
Un percorso di sfide e successi
La carriera di Amalia è costellata di traguardi significativi.
È stata la prima docente ordinaria in Meccanica del volo spaziale e ha inaugurato un anno accademico al Politecnico di Milano, un evento storico che ha segnato un passo avanti per la presenza femminile nelle scienze tecniche. Amalia ha sempre sostenuto l’importanza dell’educazione STEM per le ragazze, incoraggiandole a intraprendere carriere scientifiche e tecniche. La sua visione è chiara: è fondamentale rompere gli stereotipi di genere e dimostrare che le donne possono eccellere in qualsiasi campo, compreso quello dell’ingegneria.
La missione Rosetta e l’amore per le comete
Uno dei momenti più significativi della carriera di Amalia è stata la sua partecipazione alla missione Rosetta, un progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che ha esplorato la cometa Churiumov-Gerasimenko. Amalia ha progettato un innovativo strumento, la trivella Sd2, per raccogliere campioni dal suolo della cometa.
Questa missione, durata 12 anni, ha rappresentato una straordinaria avventura scientifica, culminata con l’atterraggio su un corpo celeste distante 510 milioni di chilometri dalla Terra. Amalia ha descritto questo evento come un grande orgoglio per l’Italia e un’importante lezione di umiltà, sottolineando che il nostro Sistema Solare è solo una piccola parte dell’universo.
Il futuro dell’esplorazione spaziale
Guardando al futuro, Amalia è ottimista riguardo alle prossime missioni spaziali, come quella verso la Luna e Marte. La missione Artemis rappresenta un passo fondamentale per l’umanità, mentre Marte è visto come l’obiettivo finale per l’esplorazione spaziale. Tuttavia, Amalia avverte che ci sono ancora molte sfide da affrontare, soprattutto per quanto riguarda la permanenza e il ritorno degli astronauti.
La sua visione è che l’esplorazione spaziale debba essere un’impresa collettiva, guidata da stati e agenzie, piuttosto che da singoli individui.
Un messaggio di speranza e inclusione
Amalia Ercoli Finzi non è solo una scienziata, ma anche un’ispirazione per le nuove generazioni. La sua missione è quella di incoraggiare le ragazze a credere nelle proprie capacità e a perseguire carriere nelle scienze e nella tecnologia. Con il suo ultimo libro, “Le ragazze della Luna”, ha voluto dare voce a scienziate che stanno contribuendo a un futuro migliore. Amalia continua a lottare per un mondo più inclusivo, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale senza limitazioni di genere.