Dal 19 dicembre 2010 al 21 marzo 2011 a New York, al Museum of Modern Art sarà allestita una mostra sulle sperimentazioni cinematografiche d’avanguardia del maestro della Pop Art, l’eclettico e geniale Andy Warhol.
La mostra, “Andy Warhol Motion Pictures”, s’incentrerà sulle opere cinematografiche in bianco e nero e sulle sperimentazioni di pellicole mute dell’artista scomparso nel 1987.
La mostra è un evento unico dove poter ammirare le originali e inedite sperimentazioni visive di Warhol. Nel 1963 Andy Warhol iniziò a registrare, con la sua videocamera 16 mm, più di cento corti e lungometraggi, inclusi dei film muti come “Haircut” (No.1), “Sleep”, “Empire”, “Eat”, “Kiss”, “Blow Job”, “Henry Geldzahler”.
Tutte queste opere cinematografiche vennero girate a velocità normale audio-video, cioè 24 fotogrammi al secondo, ma Warhol le proiettava ad una velocità inferiore, cioè 16 fotogrammi al secondo, come si usava nelle proiezioni dei film muti tra il 1890 e il 1920.
La manipolazione delle immagini ed il ritmo ricercato rendevano tali pellicole molto particolari. Infatti, il risultato era un’insolita fluidità di ritmo, un percorso che alternava luci e ombre, che descriveva e destrutturava allo stesso tempo l’ambiente fotografato.
Come in alcuni ritratti, Warhol ha filmato anche molti personaggi famosi e le loro reazioni dinanzi alla videocamera: Jane Holzer si lava i denti o usa la gomma da masticare in modo sensuale, Piero Heliczer mostra un sorriso alla Rodolfo Valentino, Salvador Dalí guarda il mondo al rovescio, Dennis Hopper accenna qualche passo di danza.
Ilarità, imbarazzo, timidezza e sfrontatezza: tante le caratteristiche ricercate e catturate da Warhol per raccontare e descrivere il mondo.
Per l’esposizione, il MOMA ha raccolto una selezione di opere girate tra il 1963 e il 1966 e le ha trasferite dalla pellicola 16mm su DVD.
Questi DVD, poi, saranno proiettati su maxi schermi e monitor nelle gallerie del museo. I filmati saranno proiettati alla velocità rallentata, come indicato dall’artista.