Annuncio a sorpresa di Banzi ai makers: arriva Genuino, made in Usa

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Gli esperti la chiamerebbero “sister company”, una consociata, che in questo caso non rappresenta solo un nuovo brand di prodotti per la grande famiglia dei makers, ma l’inizio di una nuova era per il progetto Arduino.

Massimo Banzi durante il suo keynote “State of Arduino” alla Maker Faire Bay Area 2015 (Foto: Alexander Merz/Golem.de)

L’annuncio è arrivato nelle ultime ore alla Maker Faire Bay Area 2015 direttamente dal fondatore e CEO di Arduino, Massimo Banzi: Arduino diventa Genuino e stabilisce la sua sede di produzione (ma ne arriveranno altre in tutto il mondo) a New York, attraverso una partnership di produzione con Adafruit.

E’ tutto pronto. Già a luglio saranno prodotte con il nuovo marchio le principali schede della “flotta” Arduino, a partire dal famosissimo Uno, d’ora in poi “Genuino Uno”.

L’estetica sarà la stessa verde acqua e bianca, molto familiare alla community mondiale di Arduino.

LA ROTTURA CON IVREA

Sullo sfondo della scelta di un secondo brand c’è la disputa legale per la proprietà del marchio tra il team fondatore di Arduino e Gianluca Martino, titolare della SmartProjects di Ivrea e primo produttore delle schede Arduino. “Se le persone hanno acquistato una scheda Arduino fatta in Italia negli ultimi anni credendo di sostenere il progetto – aveva raccontato Massimo Banzi – dovrebbero sapere che non abbiamo ricevuto nulla, nonostante il fatto che siamo stati noi ad aver progettato, documentato, mantenuto e sostenuto tali prodotti”.

Vi sarebbe addirittura una presunta lettera che alla fine dello scorso anno sarebbe stata inviata a tutti i distributori Arduino dall’ex partner di produzione italiano (che nel frattempo ha cambiato nome da SmartProjects ad Arduino srl), nella quale la società di Ivrea li invitava a impegnarsi formalmente a non acquistare schede Arduino da qualsiasi altro produttore, altrimenti non solo avrebbero perso lo status di partner ufficiale di Arduino, ma sarebbero incorsi in una multa – si dice – di 100.000 euro.

CENTRI DI PRODUZIONE GLOBALI. E DALL’INDIA ARRIVA “MODULINO”

Il contenzioso con Martino aveva comportato una fase di stallo nella produzione e distribuzione globale di Arduino.Adesso, con la scelta del marchio Genuino (una variante del suffisso “-uino” utilizzato in molti progetti Arduino, e anche la parola italiana per “genuino”), Banzi e i fondatori di Arduino potranno adesso non solo riprendere la produzione di schede in tutti i mercati globali e liberare da ogni vincolo burocratico-giudiziario parecchi distributori storici, ma dare avvio ad una nuova fase di produzione sempre più “localizzata” delle proprie schede.

In India, ad esempio. E’ lo stesso Banzi ad annunciare nel suo keynote a San Mateo il primo prodotto progettato e realizzato a Bangalore: si chiamerà Modulino.

Mentre il tanto atteso Arduino Zero sarà disponibile dal 9 giugno.

IL NUOVO PRODUTTORE

“Adafruit e Arduino.cc hanno lavorato insieme su software open source e hardware per quasi 10 anni in molti modi, questo partenariato di produzione è parte del nostro obiettivo comune di rendere il mondo un posto migliore attraverso la condivisione di idee, codice e hardware con le nostre comunità. Al momento stiamo fabbricando Arduino Gemma con Arduino.cc proprio qui a New York City nella fabbrica Adafruit, e non vediamo l’ora di portare la nostra esperienza nella fabbricazione e di iniziare a consegnare Arduino proprio qui dagli USA”. E’ il commento di Limor “Ladyada” Fried, l’ingegnere del MIT fondatrice di Adafruit.

Limor Fried, fondatrice di Adafruit. Sarà la sua azienda a realizzare le nuove schede Genuino

Come recita il sito ufficiale, l’obiettivo di Limor quando ha fondato Adafruit è stato quello di “creare il miglior posto on line per imparare l’elettronica e fare i migliori prodotti progettati per i responsabili di tutte le età e livelli di abilità”.

“Arduino – Made in USA”, sul profilo twitter ufficiale di Adafruit

Adafruit oggi conta più di 50 dipendenti, con un centro di produzione di oltre 5 mila metri quadrati a Manhattan, nel cuore di New York. Nel 2014 l’azienda di “Ladyada” è stata classificata undicesima tra le prime 20 aziende di produzione USA e prima in assoluto di tutta New York.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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