A Catania #startup non è tra i trend topics. O meglio, non lo era. Siamo ancora più precisi: succedeva a singhiozzo, senza continuità. Questa storia racconta come una città può diventare una startup city. O almeno, come ci sta provando.
Marzo 2009
Ricevo una telefonata dalla mia associazione, Confindustria Catania. Venivano in città dei tipi di Telecom Italia, per non si sa bene quale progetto strano, ma sembrava qualcosa indirizzato ai giovani. Il mio Presidente non era in sede e sapendo che io ne capivo di cose digitali, hanno chiesto a me di seguire la cosa. Inizio ad aiutare quelle persone, ci incontriamo alcune volte, fino al fatidico giorno dell’evento.
29 Aprile 2009
L’evento era semplicemente il primo barcamp di Working Capital, una delle esperienze più importanti in Italia sul tema dell’innovazione, delle startup, della cultura d’impresa.
Ed è partita proprio da Catania. E, come si dice in questi casi, io c’ero. E ho dato il mio contributo.
Esperienza bellissima. Che energia. Che entusiasmo. Che futuro!
Gennaio 2010
Tutto torna tranquillo, troppo tranquillo, per undici lunghi mesi. Ricevo nuovamente una telefonata. Era sera, mi trovavo a Palermo per lavoro. La persona conosciuta l’anno prima, ha deciso di dare ancora una volta un contributo per la sua città e ha accetto l’incarico di responsabile dell’innovazione per un progetto dell’amministrazione comunale, gli Stati Generali del Comune di Catania. Mi vuole con lui in quell’avventura. Io nel frattempo sono passato da semplice associato a consigliere dei Giovani di Confindustria Catania. Il mio sì è immediato, convinto, secco.
19 Marzo 2010
Dopo alcune settimane di lavoro vanno in scena gli Stati Generali dell’Innovazione.
Catania Città Innovativa; ancora un barcamp; ancora più complesso di quello dell’anno prima. Una intera giornata dedicata a speech, workshop, idee, proposte. Bellissima. E lì si che eravamo nei trend topics, grazie anche a 10 amici blogger da tutta Italia che quel giorno erano a Catania a portare il loro contributo e raccontare, osservare, contaminare. Conosco e faccio amicizia con un ‘uomo che parla molto velocemente’.
15 Novembre 2010
Stavolta di mesi ne passano otto. E un’altra buona notizia torna a far parlare di startup a Catania. Complessivamente 100.000€ per le prime tre idee classificate nel concorso ‘Ingegnamoci’ promosso dalla Provincia Regionale di Catania. Ma la notizia ancora più importante è che questa iniziativa serve per lanciare un fondo di investimento, Ingenium, promosso dalla provincia che ha investito tre milioni di euro, gestito dalla ‘donna dei fondi’, che serve unicamente a finanziare startup sul territorio catanese.
Una bella giornata, tante idee, il clima giusto. Tanti fondi presenti, ma soprattutto uno presente, quello di Catania, che può aiutare le startup a nascere. E io, nel frattempo, divento vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catania.
3 Maggio 2011
Stavolta la scossa avviene a Palermo. E non è una scossa cattiva, come quella che fece tremare la terra per le stragi di diciannove anni prima. Questa scossa era buona. A 150 anni di distanza dell’unità d’Italia, si cercano nuovamente dei mille. Questa volta mille talenti. E’ il tour di Working Capital e, anche se è Palermo e non a Catania, tutta la comunità siciliana, quel giorno, si trasferisce lì. Si trasferiscono lì anche tutti i Giovani Imprenditori di Confindustria Sicilia, con il loro capitano.
Si parla di legalità e delle armi dei nuovi mille e lo fa un signore distinto, di cultura e di industria, che sogna ‘un ponte digitale e non un ponte fatto di acciaio’. E lo spiega ad una maestra 2.0 e ai suoi giovanissimi allievi.
Non può mancare l’uomo delle telefonate. E conosco un uomo che parla veloce. Forse ancora più veloce di quello che ho conosciuto a marzo dell’anno prima.
4 Ottobre 2011
In fondo il fondo funziona. Viene finanziata la prima startup. I tempi non sono dei migliori, si tratta di una roba che fa risparmiare. E notizia nella notizia, lo startupper è una donna.
Dicembre 2011
‘A Catania un nuovo paradigma economico: l’ecosistema per la creazione d’impresa basato sui principi di fiducia, meritocrazia, trasparenza e rispetto delle regole, prima tra tutte la legalità. Dove le informazioni circolino velocemente e in maniera trasparente, dove le opportunità possano essere colte.’
Questo è il mio programma di presidenza. Mi eleggono per guidare i Giovani Imprenditori di Confindustria Catania. Ora posso dare un contributo ancora più importante alla causa. E ho tutta l’intenzione di farlo.
Come? Con una formula. Giovani + Territorio = Sviluppo. Formula partorita una notte, con un amico speciale, ‘l’uomo dai capelli rossi’. Ma dalla teoria bisognava passare alla pratica. Ci voleva qualcosa di dannatamente concreto. Per questa partita, dal ‘virtuale’ dilagante bisognava tornare al buon vecchio ‘fisico’.
23 Marzo 2012
Il quadro era molto chiaro. Bisognava far parlare tutti gli attori che potevano contribuire al nuovo ecosistema imprenditoriale di Catania. E bisognava fare qualcosa di concreto per farli stare insieme, e per aiutare veramente i giovani che vogliono fare impresa.
Invertiamo la tendenza. Lo avevo intuito, ancor prima che un ‘amico con molti capelli’ e ‘uno con pochi’, me lo spiegassero compiutamente qualche mese più tardi, coinvolgendo me e tanti amici in una serie di attività ed eventi interessantissimi.
Prima la cosa concreta, poi le discussioni. E così nacque ImprendiCatania. Lo sportello (fisico) per la creazione d’impresa. Un giovane imprenditore e un funzionario di Confindustria, a disposizione dei giovani startupper, per orientarli, consigliarli, supportarli. Con l’unico fine di creare nuove imprese.
Poi l’evento: Territorio e Impresa. Ormai lo ricordiamo come ‘la scintilla’. Venticinque attori si sono alternati, con un format veloce, vivace, frizzante. Non solo quelli istituzionali, ma anche associazioni, fondi, enti, startupper (per la prima volta sul palco).
Fantastico. Evento nato dalla condivisione, destinato a produrre risultati concreti, lo si poteva avvertire nell’aria. I feedback positivi arrivarono subito. Un ‘signore che con le nuove imprese ha a che fare ogni giorno da tanti anni’, lo definisce uno dei migliori eventi sull’innovazione mai fatti in Sicilia. La donna fondatrice di startup di cui abbiamo parlato, mi dice che per la prima volta ha visto un evento che non ha niente da invidiare a Milano.
L’uomo delle telefonate questa volta non c’e’, ha tradito l’etna valley con un’altra vallata con un tasso più basso di zolfo ma più alto di silicio. In cambio ci ha mandato un ‘angelo’. E non solo di business. Ed è anche tornato il signore che parla ancor più veloce di quell’altro.
Conosco quel giorno una ragazza febbricitante, che mi chiede informazioni. Lei e il fratello hanno un’idea e un sogno, vogliono trasformare entrambi in realtà.
Poi conosco all’aperitivo un ‘ragazzo alto e barbuto’. Mi dice che prima non si fidava di me, del mio mondo. Ora si. Lo dice davanti ad un altro ragazzo, intervenuto all’evento, che chiamerò il ‘ragazzo del bus giallo’. Nasce una grande sintonia tra tutti e tre. Veramente grande.
Frase che va troppo di moda di questi tempi ma che è tremendamente pertinente: il meglio deve ancora venire.
Maggio 2012
E’ il mese delle startup, a Catania. Sei eventi, uno più bello e riuscito dell’altro. Ma soprattutto, uno più utile e concreto dell’altro. Diffusione della cultura d’impresa, dell’innovazione. E #startup torna ai vertici dei trend topics catanesi, per tutto il mese. Startup Exchange Program al Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (vinto dal fratello della ragazza febbricitante), Startup Academy. Ma soprattutto, Startup Weekend. Che mese incredibile.
Si aggiunge alla sintonia con i due amici conosciuti a marzo un quarto elemento. Un ‘gigante, buono’. E senza troppi pensieri e senza troppe pensate, prende vita una rete informale a supporto del grande ideale della startup city che tutti avevamo in mente. Nasce StartupCT. Si scrive StartupCT, si legge Startup City.
Giugno 2012
Non so se stare all’ombra di un vulcano attivo sia veramente fonte di una particolare energia. Ma dopo un mese incredibile, ne è seguito uno altrettanto intenso.
Ed è ancora Working Capital. Ed è ancora l’apertura del nuovo tour. Ed è ancora a Catania. Ed è ancora spettacolo.
La nuova parola d’ordine è #rainforest.
E poi Il Talento delle Idee, che questa volta sceglie proprio Catania per la premiazione finale del concorso regionale.
E poi una piacevolissima new entry. Mind The Bridge arriva a Catania, così da rinforzare il ponte con la vallata più famosa, che un pioniere indigeno (digitale) aveva già iniziato a costruire tempo prima.
StartupCT cresce e si rafforza. Ed entrano a farne parte anche una girl in rappresentanza di altre geek, il tipo che parla veloce (anche se non tanto veloce come quell’altro) e un pirata.
4 Luglio 2012
Anche a Catania è l’Indipendence Day. I principali fondi di investimento di venture capital vengono a sentire i pitch delle startup più promettenti della scena catanese, emerse durante gli ultimi mesi. Mai successa una cosa così. Una tappa fondamentale per un dialogo consapevole con il mondo della finanza, che può accelerare le idee e le imprese.
Intanto ImprendiCatania è diventato ImprendiSicilia. E presto diventerà ImprendItalia.
8 Novembre 2012
Restart Catania. Otto mesi dalla creazione di ImprendiCatania e dell’evento Territorio e Impresa. Sei mesi dalla nascita di StartupCT. Gli attori firmano il protocollo d’intesa operativo, che sancisce il puntuale contributo di ognuno di loro allo sportello per la creazione d’Impresa.
Ma la più grande notizia, concreta, importante, positiva (il cui esempio sarà fondamentale per la Startup City, come il mio amico che parla più veloce di tutti mi ha insegnato) è il finanziamento di due startup a Catania, per quasi due milioni di euro. Una fatta dai due fratelli di cui abbiamo già parlato (Flazio). L’altra fatta da due ragazzi di Torino (AppsBuilder) che pure hanno scelto questo territorio perché qui hanno trovato la finanza che li supporta (ovvero l’ecosistema favorevole).
Che meraviglia!
12 Novembre 2012
Ancora non mi sono ripreso completamente dalla ‘sbornia’ della settimana precedente. Apro un sito, dove c’e’ anche una mia foto e un mio articolo in quel momento, ma quello molto più importante è lì accanto. Si tratta dei 20 vincitori dei Grant di ricerca messi in palio dalla solita Telecom Italia. Su oltre 800 progetti presentati, tre dei vincitori sono catanesi. E due di loro sono anima e cuore della Startup City ovvero l’uomo del bus giallo e il pirata.
Ma allora questa folle idea può diventare davvero realtà?
13 Novembre 2012
Si può fare! Il coraggio di crescere (che a noi non manca). Ma questa è un’altra storia.
Questa, di storia, finisce qui. E’ parziale. Incompleta. Dalla mia modestissima visuale. Ci sono tanti altri amici che hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione di questo ancora non perfettamente compiuto ecosistema. E se leggeranno questo articolo, capiranno immediatamente che mi sto rivolgendo proprio a loro. E a loro dico grazie, come a tutti i protagonisti citati in questa storia.
Volete sapere chi sono? Forse un giorno ve lo dirò!