Apio, sogna in grande: un 2021 alla conquista del mercato europeo

La startup italiana rileva segnali positivi dal mercato europeo nonostante la crisi, nuove assunzioni e nuovi soci con l'entrata di Var Group. 

Apio, la startup della blockchain democratica
Apio, la startup della blockchain democratica

Apio, startup con base tra Marche e Abruzzo, da quando è stata fondata nel 2014, non si è mai fermata, nemmeno durante l’abbattersi sull’economia globale della tempesta chiamata Covid 19. La startup continua a proporre strumenti innovativi per la digitalizzazione delle aziende, in particolare tecnologie di connettività, trasmissione e analisi dei dati, reggendo altresì bene al contraccolpo provocato dall’emergenza sanitaria.

Apio conquista il mercato europeo

“Non è certamente stato un anno facile – ammette Alessandro Chelli, CEO e co-fondatore di Apio -. La crisi ha colpito anche noi e la situazione si riflette chiaramente nel calo del 20% del nostro fatturato in Italia. Nonostante le difficoltà, siamo riusciti a conquistare importanti fette di mercato europeo e a prendere parte ad alcuni importanti progetti internazionali, puntando soprattutto sulla nostra piattaforma blockchain Trusty, pensata e sviluppata per le aziende del settore agroalimentare.

I suoi tratti distintivi sono la gratuità dell’iscrizione del prodotto, così come l’accesso ad alcune funzioni che permettono di tracciarlo, oltre al fatto di essere una delle prime in Europa a permettere alle aziende di utilizzare diverse tecnologie blockchain“.

Lanciata ufficialmente a ottobre 2020, dopo una fase beta di sperimentazione che ha coinvolto 20 aziende, Trusty rappresenta il fiore all’occhiello di Apio per il 2020. È stata sviluppata in collaborazione con Var Group e realizzata su tecnologia IBM Food Trust, la piattaforma rappresenta innanzitutto un nuovo canale, trasparente e immediato, che mette in comunicazione l’azienda con il consumatore.

Proprio il consumatore, grazie alla scansione di un QR Code con lo smartphone, può ottenere una serie di informazioni sul prodotto e la sua storia, che sono state rese disponibili dal produttore – in modo immutabile e certificato attraverso la blockchain.

Var Group

A luglio 2020 Var Group, operatore di riferimento in Italia nel settore dei servizi e delle soluzioni ICT per le imprese e parte del gruppo SeSa S.p.a, ha preso parte all’aumento di capitale di Apio, di cui ora detiene il 10%.

La crescita di Apio è testimoniata anche dai risultati ottenuti nonostante la crisi. Il ricavato i, che da 405 mila euro nel 2018 era incrementato a oltre 530 mila euro nel 2019, ha subito una battuta d’arresto assestandosi a circa 400 mila nel 2020, un risultato comunque soddisfacente per Lorenzo Di Berardino, CEO e co-fondatore di Apio: “Soprattutto in Italia, a causa del blocco delle attività, abbiamo perso terreno. L’Europa invece è stata trainante è ha triplicato la sua incidenza sui ricavi arrivando oggi a rappresentare il 25% del totale.

Avevamo designato il 2020 come l’anno di Trusty e così, già a inizio anno, abbiamo dato una forte spinta alle call internazionali, iscrivendoci a numerose challange di open innovation: una scelta che ha ripagato perché ci ha permesso di ottenere una buona visibilità e di portare a termine progetti interessanti – spiega – C’è poi un altro dato significativo in questo 2020, a cui tengo davvero molto: 5 nuove assunzioni che portano il team di Apio a 13 persone. In particolare, abbiamo potenziato il reparto marketing e comunicazione, con l’introduzione di designers, social media manager e figure che si occupano di customer care. Nel 2020 abbiamo realizzato il nuovo sito dedicato a Trusty e reso la piattaforma disponibile al maggior numero di utenti possibili: abbiamo circa 5 nuovi iscritti al giorno e stiamo organizzando dei webinar di formazione sul potenziale di Trusty e sul suo funzionamento”.

A livello internazionale Apio, per la sua piattaforma Trusty, nel 2020 è stata inserita nel Foodtech 500, una selezione delle 500 startup AgriFoodTech che stanno rivoluzionando il futuro di questo settore. “Per stilare questa lista sono state analizzate migliaia di applicativi da 60 paesi diversi ed è una grande soddisfazione vedere riconosciuto ciò per cui ci siamo spesi con tanto impegno e convinzione”, il commento di Lorenzo Di Berardino. Questo premio va ad aggiungersi ad altri riconoscimenti per Trusty, come Block.IS e Blockchers. Apio con la sua piattaforma blockchain ha vinto anche la technology challenge di Business Meets Innovation 2020 lanciata dalla Camera di Commercio Italo-Germanica (AHK-Italien) che mette in contatto startup italiane con aziende tedesche con sede in Italia. Apio nel 2021 collaborerà con Bizerba, fornendo le sue soluzioni innovative per registrare i dati derivanti dai processi industriali attraverso blockchain e per certificarne la correttezza, dandone conoscenza al consumatore.

Obiettivi 2021

Apio ha molti progetti in ballo per il nuovo anno, che tra l’altro si preannuncia molto dinamico. Il “cavallo” vincente su cui punta è Trusty. “Stiamo finalizzando una partnership con un importante produttore di macchine industriali in ambito agroalimentare e il nostro obiettivo è rendere questa tecnologia fruibile a un numero sempre maggiore di aziende del settore – concludono i co-fondatori – In pochi mesi di vita Trusty ha fatto passi da gigante e, data la sua natura altamente specializzata, nel 2021 vorremmo renderla un’entità societaria, con una sua identità. Per questo siamo alla ricerca di investitori, in particolare Venture Capital del settore food, a cui mostrare le potenzialità del nostro progetto per coinvolgerli nella creazione di una startup autonoma e rendere Trusty una piattaforma posizionata a livello internazionale già nel 2021″.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

What do you think?

Scritto da Mattia Pirola

Digital health, PatchAi chiude un round da 1,7 milioni

Digital health, PatchAi chiude un round da 1,7 milioni di euro

JetBrains

JetBrains: la ricchissima società tecnologica ceca accusata di hackeraggio