Durante la sua live stream di metà settembre, Apple ha annunciato che il suo nuovissimo Apple Watch Series 6 sarà in grado di misurare i livelli di ossigeno nel sangue.
Apple Watch Series 6 monitorerà l’ossigeno nel sangue
Il sensore impiega circa 15 secondi per ottenere una lettura dell’ossigeno nel sangue, con i risultati visualizzati all’utente come percentuale. Secondo un comunicato stampa, il gadget utilizza quattro cluster di LED verdi, rossi e infrarossi, combinati con fotodiodi, per misurare la luce riflessa dal sangue. Inoltre controlla periodicamente i livelli di O2 mentre chi lo indossa è inattivo o sta dormendo.
È una caratteristica audace per un prodotto che debutta durante la pandemia di coronavirus in corso, con la vendita di pulsossimetri in grado di misurare la frequenza cardiaca e i livelli di ossigeno che vanno alle stelle.
Questo perché gli operatori sanitari hanno notato livelli di ossigeno nel sangue insolitamente bassi in alcuni pazienti affetti da COVID-19. Alcuni hanno sostenuto che il rilevamento precoce di tali bassi livelli di ossigeno, noto come ipossia, potrebbe contribuire a salvare vite umane durante la pandemia.
Ciò non significa che tutti debbano andare subito a comprare un pulsossimetro o l’Apple Watch Serie 6. “Se siete sintomatici è un tempo ragionevole per controllare l’ossigeno”, ha detto Denyse Lutchmansingh, pneumologo di Yale Medicine, in una dichiarazione di Yale.
Ma un localizzatore potrebbe certamente essere d’aiuto. “Abbiamo pazienti di COVID-19 che stiamo monitorando a casa e uno dei fattori decisivi per portarli in ospedale è il loro livello di ossigeno”, ha aggiunto.
Apple ha smesso di commercializzare l’orologio in termini medici, optando invece per inquadrare la funzione in termini di monitoraggio del benessere – almeno per ora.
Secondo Apple, il gigante della tecnologia sta collaborando con i ricercatori del settore sanitario per “esplorare come i livelli di ossigeno nel sangue possano essere utilizzati in future applicazioni sanitarie”. Una di queste partnership indagherà se la frequenza cardiaca misurata dall’orologio o la percentuale di ossigeno nel sangue “potrebbero servire come primi segni di condizioni respiratorie come l’influenza e COVID-19“.