in

Baia B 50, elegante open yacht

nautica

Baia B 50, presentato al 50mo Salone Nautico Internazionale di Genova, è la rivisitazione della barca più famosa dei Cantieri di Baia, Baia 50, un open yacht di quasi 17 metri, che sfoggiava una bella carena a V profonda disegnata niente meno che da Don Aronow, un vero mito dell’offshore e degli scafi veloci d’altura.

Baia B 50 rievoca gli anni Ottanta riprendendo, come accennavamo, gli stilemi del modello originale, reinterpretato in chiave assolutamente moderna. Come ha spiegato Roy Capasso, lo stesso direttore di marketing del cantiere napoletano, il nuovo open yacht non è stata un’operazione di restyling, ma un nuovo progetto, che solo in apparenza ricorda l’orginale.

La carena di Baia B 50 è stata disegnata da Alberto Ascenzi, che da tanti anni collabora con il cantiere ed esibisce una maggior efficienza rispetto a quella ideata da Aronow.

Il parabrezza è stato realizzato nelle stesse misure dell’originale e posizionato esattamente nello stesso punto, ma invece di usare l’acciaio per il profilo, è stato impiegato il carbonio su cui è applicato uno strato di Alutex, un materiale che ne mantiene la trama del carbonio, ma ha una finitura che ricorda l’inox.

Il nuovo Baia B 50 è molto elegante sottocoperta, e pur non cedendo alle mode passeggere, non si fa mancare davvero nulla. Dispone, infatti, di due cabine con bagno privato, la cabina dell’armatore è stata posta a poppa e la vip cabin a prua, ma è presenta anche una terza cabina singola molto versatile che può fungere anche da spogliatoio. Inoltre, l’open dei Cantieri di Baia è un’imbarcazione ecosostenibile, a partire dalla lavorazione.

La laminazione avviene, infatti, per infusione, evitando così la dispersione di polveri dannose nell’ambiente. Tutto il cantiere è attrezzato per la raccolta e lo smaltimento differenziato dei rifiuti e degli scarti di lavorazione.

Baia B 50 è in grado di raggiungere alte prestazioni, raggiungendo una velocità massima di 50 nodi. Anche in questo senso, però, i cantieri hanno dato prova di una grande sensibilità verso l’ambiente, poiché la distribuzione dei pesi è stata distribuita in modo tale da non sprecare inutilmente cavalli di spinta e mantenendo, così, un rapporto consumo/miglio percorso tra i più vantaggiosi della categoria.

«Anche negli arredi, oltre all’utilizzo dei materiali che per natura, lavorazione e trasformazione sono in linea con i principi ecologici da tempo sposati da Baia, abbiamo valutato accessori che potessero permettere un risparmio energetico», spiega Roy Capasso.

«L’illuminazione è a led, ma il suo utilizzo è limitato ai soli momenti di buio totale perché per rendere il più luminosi possibile gli interni oltre all’uso di finestrature generose è stato utilizzato un sistema di illuminazione del piano di coperta, il prisma, che consente l’ingresso della luce anche quando la barca si trova in porto con le murate coperte», conclude. Insomma, Baia B 50 non solo incarna i miti del passato, sapientemente combinati con un gusto più contemporaneo, ma è anche eco-friendly.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

What do you think?

Scritto da luxu

viaggi

Half Moon, aspettando il Natale in Giamaica

default featured image 3 1200x900 1

I tappeti naturali di Gandia Blasco