C’è una Startup italiana dietro il potenziamento dei Google Glass da parte del colosso della Silicon Valley. Si tratta di Bandyer, Startup fondata a Milano nel gennaio 2017 da Filippo Rocca, Simone Mazzoni e Francesco Durighetto. Tramite ricapitalizzazione, è entrato poi nel capitale con l’1,1% Dario Frigerio, top manager di Unicredit.
La Startup italiana ha raccolto finanziamenti per 3,2 milioni di euro attraverso 7 round. Nel gennaio 2018 ha incassato 400mila euro grazie a una convertible note sottoscritta da Intesa Sanpaolo e nel dicembre 2018 altri 350mila grazie a un angel round.
Infine, nel giugno 2019 ha chiuso un round da 1,2 milioni di euro.
Bandyer scelta da Google per i Glass
E oggi è stata selezionata da Google per migliorare difetti e scovare possibili bug. Ad annunciarlo è lo stesso co-fondatore, Francesco Durighetto, in una lunga intervista a Wired: “Ora stiamo diventando partner italiani di Google, collaboriamo con loro per trovare bug e migliorare le performance di un modello di occhiali che non è stato ancora molto spinto”.
Google ha deciso di puntare sulla Startup italiana perché, come evidenzia Mazzoni – direttore tecnologico dell’azienda meneghina – a differenza degli altri servizi streaming audio-video con Bandyer è possibile: “L’integrazione totale della piattaforma con il sito o la applicazione del cliente business che sceglie Bandyer.
Governiamo la tecnologia e siamo dentro l’intero processo di comunicazione; le nostre caratteristiche sono flessibilità e facilità di integrazione”.
Come funziona Bandyer
Bandyer, azienda scelta da Google per potenziare i Glass, è una piattaforma che permette la videocomunicazione direttamente da browser senza dover installare alcun software, offrendo la possibilità di effettuare videochiamate in modo semplice e veloce, comunicando con tutti i processi e sistemi esterni. È un sistema aperto e libero per il cliente, non ha barriere di utilizzo e compatibilità, rendendo la comunicazione facile e puntuale. Offre tutte le tipologie di videochiamata: one-to-one, many-to-many e webinar.
È accessibile ovunque via link, senza bisogno di software, a semplice portata di click. Tutti i meeting online in un’unica piattaforma e consente di personalizzare il proprio ambiente con logo e sottodominio aziendale. Consente inoltre di pianificare chiamate, conference call e webinar. E ancora, condividere il proprio schermo e collaborare su documenti oltre a sfruttare una lavagna virtuale che consenta di creare modelli e grafici.
I vantaggi di Bandyer
Con la soluzione di Bandyer in cloud le aziende possono utilizzare una soluzione collaborativa che migliora l’interazione con i clienti e i collaboratori, sia interni che esterni, senza costi legati ad adozione e manutenzione dei loro sistemi informatici. Con Bandyer, inoltre, è possibile offrire ai propri clienti la migliore assistenza online sul prodotto.
“È come se ognuno potesse avere il proprio Whatsapp su misura e comunicare con i clienti senza dover uscire dall’applicazione che integra il nostro programma” spiega Filippo Rocca che aggiunge: “Rispetto a programmi molto noti, come possono essere Zoom o Microsoft Teams, noi permettiamo di ridurre la barriera di utilizzo dell’audio-video inserendo il software perfettamente nel contesto”.