Un blackout devastante
Il Cile ha vissuto un evento senza precedenti il 25 febbraio, quando un blackout ha colpito oltre l’80% delle utenze in 14 delle 16 regioni del paese. Circa 8 milioni di abitazioni sono rimaste senza energia elettrica, creando una situazione di emergenza che ha richiesto l’intervento immediato del governo. Il presidente Gabriel Boric ha dichiarato lo stato d’emergenza e imposto un coprifuoco notturno per prevenire disordini e garantire la sicurezza pubblica.
Le cause dell’interruzione
Secondo il Coordinador Eléctrico Nacional (Cen), l’interruzione è stata causata da un guasto nelle linee di trasmissione ad alta tensione di Isa InterChile Sa, una società privata che gestisce l’infrastruttura elettrica. La ministra dell’Interno, Carolina Tohá, ha escluso la possibilità di un attacco deliberato, attribuendo il problema a un malfunzionamento tecnico su una linea da 500 kV.
Questo guasto ha avuto ripercussioni immediate sul trasporto pubblico, con la metropolitana di Santiago ferma e i semafori non funzionanti, causando ingorghi e disagi per i cittadini.
Le conseguenze sociali ed economiche
La situazione ha portato a lunghe code nei mercati e nelle stazioni di servizio, con molti cittadini che si sono affrettati a fare scorte di generi alimentari e carburante. Le reti di telefonia mobile e i servizi internet hanno subito interruzioni, complicando ulteriormente la gestione dell’emergenza. Il governo ha mobilitato le forze di polizia e circa 3.000 soldati per garantire la sicurezza e prevenire saccheggi. Le strutture essenziali, come ospedali e carceri, sono rimaste operative grazie ai generatori di emergenza, ma l’impatto sul settore minerario è stato particolarmente grave, dato che il Cile è il principale produttore mondiale di rame.
Ripristino e reazioni
Il ripristino dell’elettricità è iniziato gradualmente, con oltre 4 milioni di famiglie che hanno riacquistato il servizio entro la serata. Tuttavia, l’interruzione ha colpito duramente le miniere nella zona centro-settentrionale, strategiche per l’economia nazionale. La produzione nella miniera di Escondida, che rappresenta circa il 20% della produzione di rame cilena, è stata temporaneamente interrotta. Anche la compagnia statale Codelco ha dovuto sospendere le attività estrattive. Inoltre, il blackout ha costretto a sospendere la terza giornata del festival di Viña del Mar, uno degli eventi culturali più importanti dell’America Latina.
Un evento senza precedenti
Questo blackout rappresenta il peggiore incidente del genere verificatosi in Cile negli ultimi 15 anni, aggravato dalle temperature estive che raggiungono i 30 gradi.
La risposta del presidente Boric è stata ferma, promettendo che i responsabili dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni. La situazione rimane critica, e il governo continua a lavorare per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini in un momento di grande difficoltà.
