Il progetto “Città 30” e i suoi risultati
Nel cuore dell’Emilia-Romagna, Bologna ha recentemente festeggiato un traguardo significativo: un anno senza vittime tra i pedoni. Questo risultato è il frutto del progetto “Città 30”, che ha introdotto un limite di velocità di 30 chilometri orari nella maggior parte delle strade urbane. I dati parlano chiaro: gli incidenti stradali sono diminuiti del 13,1% rispetto alla media dei due anni precedenti, portando il numero totale delle vittime sulle strade a scendere da una media di 19,5 a 10 persone all’anno.
Investimenti per la sicurezza stradale
Il sindaco Matteo Lepore ha annunciato che il Comune continuerà a investire 27 milioni di euro per rendere le strade più sicure.
Questi fondi saranno destinati a migliorare le strade scolastiche pedonali, a creare attraversamenti sicuri e a potenziare la segnaletica. La Polizia locale ha registrato un miglioramento generale della situazione, con una diminuzione del 31% degli interventi in codice rosso e un aumento dell’8,3% degli incidenti classificati in codice verde, i meno gravi.
Un esempio per altre città italiane
Il successo di Bologna ha attirato l’attenzione di altre città italiane, come Milano e Torino, che stanno considerando l’implementazione di misure simili. I dati della Polizia locale di Bologna mostrano un calo degli incidenti sulle principali arterie cittadine, con una riduzione superiore al 16% e un abbattimento dei feriti di quasi il 20%. Questo trend positivo è particolarmente significativo in un contesto nazionale in cui, secondo l’Istat, gli incidenti sono aumentati dello 0,9% e i morti del 7,9% nel primo semestre del 2024.
Modifiche nelle abitudini di mobilità
Oltre alla sicurezza, il progetto ha influenzato anche le abitudini di mobilità dei bolognesi. I flussi di traffico sono diminuiti del 5%, con oltre 11mila veicoli in meno nei giorni feriali. Il bike sharing ha visto un incremento del 69% dei noleggi, superando per la prima volta i 3 milioni di corse totali. Anche il trasporto pubblico ha beneficiato di questo cambiamento, con un incremento del 31% dei passeggeri nelle stazioni urbane.
Impatto ambientale e qualità dell’aria
Il progetto “Città 30” ha avuto anche un impatto positivo sulla qualità dell’aria. Secondo i rilevamenti di Arpae, il biossido di azoto è diminuito del 29,3% rispetto alla media annuale del biennio precedente, raggiungendo il valore più basso degli ultimi dieci anni.
Questo miglioramento della qualità dell’aria è un ulteriore segnale del successo delle politiche di mobilità sostenibile adottate dalla città.