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Bonus nido 2025: come richiederlo e novità importanti

Scopri tutto ciò che devi sapere sul bonus nido 2025, dai requisiti alle novità introdotte.

Immagine informativa sul bonus nido 2025
Scopri come richiedere il bonus nido 2025 e le novità.

Introduzione al bonus nido 2025

Il bonus nido 2025 è finalmente attivo e rappresenta un’importante opportunità per le famiglie italiane. A partire dal 25 marzo, i genitori possono presentare domanda per ricevere un contributo economico destinato a coprire le spese per la frequenza degli asili nido e per l’assistenza domiciliare. Questo sussidio, potenziato dalla recente legge di Bilancio, può arrivare fino a 3.600 euro annui per i bambini nati dal 2024, un aiuto significativo per le famiglie che affrontano costi elevati per la cura dei propri figli.

Come funziona il bonus nido

Il bonus nido è stato introdotto nel 2017 e ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Con l’ultima manovra, il contributo è stato rimodulato: per i bambini nati dal 1° gennaio 2024, il massimo erogabile è di 3.600 euro all’anno, a condizione che l’Isee minorenni non superi i 40.000 euro.

Le famiglie con un Isee più basso possono beneficiare di importi maggiori, mentre per i bambini nati fino a dicembre 2023, il contributo varia in base a tre fasce di reddito.

Requisiti e modalità di richiesta

Per accedere al bonus nido, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali: cittadinanza italiana o di un paese UE, residenza in Italia e avere un bambino di età inferiore ai tre anni. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso il portale dell’Inps o tramite i patronati. È fondamentale che la richiesta venga inviata dal genitore che effettivamente paga le rette dell’asilo. Le domande vengono accettate in ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi stanziati, quindi è consigliabile non procrastinare la richiesta.

Novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025

Una delle principali novità riguarda il calcolo dell’Isee: non verranno più considerati i contributi ricevuti dall’assegno unico e universale, il che potrebbe portare a un Isee più basso per molte famiglie. Questo cambiamento potrebbe aumentare l’importo del bonus nido per chi riesce a rientrare nelle nuove fasce di reddito. Inoltre, il sistema di erogazione del contributo è stato semplificato, con pagamenti che avverranno in undici rate mensili di circa 327 euro ciascuna.

Tempistiche e elaborazione delle domande

I tempi di elaborazione delle domande sono normalmente di 30 giorni, come stabilito dalla legge. Dopo la verifica della documentazione presentata, i pagamenti seguiranno in base alla disponibilità dei fondi. È importante notare che non ci sono graduatorie basate sul reddito: l’unico criterio è la rapidità nella presentazione della domanda.

Pertanto, è consigliabile non aspettare gli ultimi mesi dell’anno per evitare che i fondi si esauriscano.

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