Le conseguenze della guerra in Ucraina si stanno facendo pesantemente sentire anche in Italia, attraverso, ad esempio, il lievitare dei prezzi dei generi alimentari e delle utenze energetiche. Con la stagione fredda, diventa particolarmente complicato per le famiglie far quadrare i conti a causa dei rincari del costo del riscaldamento. Vediamo di capire i cambiamenti normativi che sono stati attuati in questo ambito e come riuscire a risparmiare il più possibile.
Quando si può accendere il riscaldamento
Per razionalizzare il consumo energetico sono state definite a ottobre con un apposito decreto nuove regole per la gestione del riscaldamento. Gli effettivi orari in cui è consentito usufruire del riscaldamento dipendono dalla località. A questo scopo, l’Italia è stata divisa in 6 zone climatiche e a ognuna sono attribuite diverse date di accensione e spegnimento e un numero massimo di ore giornaliere in cui il riscaldamento può essere attivo. In caso di dubbi è possibile rivolgersi all’Unione Nazionale Consumatori tramite il sito https://www.consumatori.it, un valido punto di riferimento per cittadini in cerca di informazioni e assistenza.
Le principali modifiche stabilite riguardano:
- abbassamento della temperatura massima in uffici e abitazioni di 1° della temperatura, che passa quindi da 20° a 19°, con +2° di tolleranza;
- riduzione di 1 ora del tempo massimo di accensione giornaliera degli impianti;
- accorciamento della stagione termica di 15 giorni.
Come risparmiare sul riscaldamento
Per risparmiare sui costi in bolletta è importante mettere in atto alcuni semplici accorgimenti. Oltre al mantenimento delle temperature e degli orari stabiliti per legge, alcuni consigli sono:
- far uscire regolarmente l’aria dei radiatori. In caso di mancanza di valvola di sfiato è opportuno farla inserire, perchè aiuta a garantire maggiore efficienza;
- servirsi di cronotermostati per impostare la temperatura e mantenerla sotto controllo nelle diverse stanze, evitando gli sprechi;
- utilizzare valvole termostatiche, che permettono di regolare la circolazione dell’acqua calda nel termosifone mantenendo costante la temperatura;
- tenere sempre liberi i radiatori, evitando di coprirli con indumenti o mobiletti da incasso, in modo da non ostruire la circolazione dell’aria, con connesso aumento dei consumi;
- in caso di riscaldamento autonomo, bisogna effettuare una volta all’anno attività di manutenzione della caldaia, con pulizia e rimozione del calcare, responsabile di una notevole riduzione dell’efficacia dell’impianto;
- è giusto aprire le finestre per un ricambio d’aria, ma quando fa freddo bastano 10 minuti al giorno, altrimenti la temperatura interna si abbassa troppo con conseguente spreco energetico. Durante le giornate assolate, è consigliabile sfruttare al massimo il calore dei raggi aprendo tapparelle e tende;
- verificare la tenuta dei serramenti è essenziale per limitare l’ingresso di aria fredda. Un aiuto economico ma efficace può arrivare dall’impiego di paraspifferi sotto porte e finestre.
La tutela del consumatore
Riuscire ad abbassare i costi e, nello stesso tempo, godere di un buon servizio di riscaldamento è un obiettivo più che legittimo. In questa prospettiva ci si può far supportare da Unione Nazionale Consumatori, la prima associazione nata per proteggere gli interessi dei consumatori, che, anche grazie a progetti come Save&safe – save planet, safe people, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (avviso 2 – 2020 – art. 72, comma n.1, d.lgs 117 del 03/07/2017 s.m.l. – anno 2020). Su consumatori.it si possono richiedere chiarimenti, ad esempio, sui contratti delle utenze energetiche, sulla correttezza della loro applicazione e degli importi da pagare o sulla legittimità di un reclamo.
Un aiuto serio e attento che può rivelarsi particolarmente prezioso in questo periodo per alleviare qualche preoccupazione e guadagnare in serenità.