Sportello Mamme, Carolina Casolo: “Noi, la prima startup italiana a vocazione sociale”

Una missione piuttosto che un'impresa. Carolina Casolo definisce così Sportello Mamme, startup del terzo settore specializzata nell'individuazione di ammortizzatori e indennizzi per le mamme. L'intervista su Think.

Carolina Casolo Sportello Mamme
Carolina Casolo Sportello Mamme

Conciliare la maternità con il lavoro non è semplice. Se già nel 2019 l’Ispettorato del lavoro stimava oltre 50mila genitori dimessisi dal lavoro nel 2019, la situazione si è aggravata con l’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19. Secondo il recente rapporto Equilibriste: la maternità in Italia 2020, sono in difficoltà almeno tre milioni di lavoratrici con almeno un figlio minore di 15 anni. Nonostante lo scenario poco roseo, in Italia esistono indennizzi e ammortizzatori sociali al servizio della maternità e, di riflesso, della famiglia. In questa direzione, la vera difficoltà sta nel destreggiarsi in un complesso sistema burocratico fatto di pratiche. Sportello Mamme è un’impresa nata con l’obiettivo di aiutare mamme e famiglie a dipanare la matassa: si tratta di una startup a vocazione sociale, fra le prime in Italia.

Ne abbiamo parlato con la Founder, Carolina Casolo.

Sportello Mamme

Qual è la mission di Sportello Mamme?

“La nostra mission è quella di semplificare la vita delle mamme (e di conseguenza dell’intero nucleo familiare), fornendo un servizio professionale e smart per consulenza e gestione di tutti i sostegni al reddito per loro disponibili”.

Cosa vi differenzia dagli altri player?

“Due sono le principali differenze con gli altri player del settore: 1) con il dna digital, Sportello Mamme si sta avvicinando sempre più al profilo di SAAS (software as a service).

In questo mese corrente completeremo l’ultimo step della versione 2 che permetterà ai nostri clienti di seguire la loro posizione direttamente all’interno del loro account. 2) La consulenza e il servizio costruito sui bisogni del cliente. Non evadiamo le pratiche che il cliente richiede, ma analizziamo il suo caso e definiamo tutti i sostegni al reddito disponibile per lui e monitoriamo lo sviluppo del suo nucleo familiare anticipando nuove opportunità”.

In che modo operate praticamente?

“Il servizio è erogato integralmente online. Dopo un primo questionario di onboarding, l’utente riceve in tempo reale un responso gratuito su quali sono i bonus disponibili per lui. Una chiamata da parte di un nostro consulente (sempre a titolo gratuito) approfondisce il responso e chiarisce eventuali dubbi dell’utente.

A questo punto l’utente può attivare, se interessato, il nostro servizio in abbonamento annuale. All’interno dell’abbonamento è inclusa consulenza continuativa (telefonica o via email) e l’evasione di tutti i bonus disponibili per il cliente. Entro 10 giorni lavorativi dall’attivazione, il cliente riceve le istruzioni per trasmetterci i documenti e permetterci di lavorare le pratiche. Ad oggi il trasferimento documentale avviene attraverso il servizio Google Drive, ma come anticipato da Settembre sarà possibile caricare i documenti direttamente dalla propria area riservata. Dal ricevimento della documentazione, impieghiamo 36/72 h per presentare le pratiche. Solleciti, disincagli e ripresentazioni sono incluse nell’abbonamento”.

Giacomo Casolo

Foto: Giacomo Casolo, Head of Growth e Co-founder Sportello Mamme.

Quali sono i problemi che incontra una coppia di neo genitori in Italia?

“Indubbiamente il problema più sentito e radicato è la ristrettezza di ammortizzatori ed indennizzi a sostegno del nucleo familiare. In Italia scegliere di avere dei figli implica tutta una serie di altri aspetti oltre quelli intimi, personali e di coppia. Scegliere di avere un figlio implica essere certi di avere un cordone di aiuti parentali che sostenga la coppia nella gestione della conciliazione famiglia – lavoro. Implica avere un certo reddito e potersi permettere un aiuto o un nido – anche non comunale. Implica avere un datore di lavoro che comprenda i permessi per le visite durante la gravidanza, e per le malattie dei figli successivamente. Implica che una donna debba trovarsi inevitabilmente di fronte ad una scelta di vita. Scegliere di avere un figlio in Italia è un progetto a tutto tondo che deve quindi essere di per sé valutato e programmato. La spontaneità e la naturalità passano in secondo piano”.

Quali opportunità, invece, ci sono?

“Nel corso degli anni e delle tante politiche sociali, abbiamo guadagnato alcuni ammortizzatori ed indennizzi strutturali. Aiuti che sono diventati dei diritti inalienabili. Che a prescindere dalle leggi di bilancio, dai tagli, dalle crisi economiche sono dovuti. Diritti riconosciuti e tutelati anche dalla giurisprudenza lavorativa. Parallelamente ci sono anche aiuti che vengono definiti di anno in anno. Per lo più sono legati al valore dell’ISEE e sono definiti sia a livello statale che comunale. Questi ultimi sono sicuramente degli aiuti economici utili, ma non sono assolutamente un aiuto definitivo e valido. Potremmo considerarli palliativi in attesa di una vera riforma univoca e definitiva”.

Ci fa degli esempi?

“Tra gli aiuti economici utili ricordiamo: Bonus asilo nido, Bonus bebè (Assegno di natalità), Bonus mamma domani (Premio nascita), Carta famiglia, Bonus luce gas, Anf (assegni per il nucleo familiare), Carta acquisti minori tre anni, Assegno di maternità dei Comuni, Assegno di maternità Stato, Interdizione al lavoro fino al settimo mese del bimbo. Infine, ci sono gli incentivi comunali, vale a dire quelle agevolazioni che variano a seconda dei territori, ma che in taluni casi sono attuati in tutta Italia).

Nella vostra startup che ruolo ha la profilazione degli utenti e l’analisi dei dati?

“Un ruolo centrale per diversi motivi. Innanzitutto profilare gli utenti ci permette di comprendere quale sia il profilo del nostro utente tipo e migliorare le iniziative di comunicazione e marketing. In secondo luogo, considerando che il nostro orizzonte è quello del SAAS, conoscere i nostri utenti e il loro ciclo vitale ci permette di implementare le soluzioni tecnologiche opportune. Terzo, attraverso l’analisi dei dati e sondaggi sui nostri clienti abbiamo integrato alcuni servizi o modificato aspetti del nostro modello di business rispondendo meglio ai loro bisogno. Quarto, intendiamo sviluppare un Osservatorio Mamme che ci permetta di dialogare con enti e realtà istituzionale al fine di presentare una fotografia concreta della situazione attuale e sottoporre soluzioni efficaci. In ultimo conoscere in modo approfondito questo tipo di target apre opportunità di collaborazione con le aziende che operano nel settore donna, bambino, famiglia”.

Incinta silhouette gravidanza

È possibile fare impresa da un forte impatto sociale e in ambito previdenziale? In questo senso siamo allineati con gli altri Paesi europei?

Noi di Sportello Mamme ci stiamo provando. È un percorso in salita. Siamo l’unica forma di start up innovativa con vocazione sociale in questo settore ed il nostro punto di riferimento sono gli utenti e la loro soddisfazione. Non è possibile fare paragoni con altri Paesi europei perché la conformazione burocratica farraginosa ed articolata è una peculiarità tutta italiana. Negli altri Paesi non occorre una start up che aiuti a richiedere gli indennizzi per la maternità o la paternità, che chieda agli enti preposti di riesaminare dinieghi per errori di lavorazione delle pratiche da parte degli operatori. Non esistono pratiche smarrite nell’era del digitale o lockdown che blocchino i pagamenti. La nostra più che una vocazione è una missione: dimostrare ai genitori che i diritti sono sacri e devono essere riconosciuti, che i bonus ci sono – pochi, ma ci sono – e vanno richiesti. Non bisogna sfiduciarsi perché l’iter è allucinante e spesso paradossale”.

Qual è la vostra vision futura?

“L’obiettivo finale è quello di poter fornire alle famiglie residenti in Italia uno strumento digitale e smart per poter gestire in autonomia pratiche di natura previdenziale e ottenere un’informazione chiara e trasparente.Tutto in unico strumento sempre a portata di mano”.

Sportello Mamme logo

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Scritto da Marco Grieco

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