Le Case dell’Acqua di BrianzAcque supportate da Red Hat

BrianzAcque si affida a Red Hat OpenShift e Plurimedia per la gestione delle Case dell'Acqua della Monza e Brianza.

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BrianzAcque supportata da Red Hat per le sue Case dell'Acqua

Per gestire la sua rete intelligente di Case dell’Acqua, in un ambiente hybrid cloud, BrianzAcque si affida a Red Hat: principale fornitore di soluzioni open source al mondo annuncia che sarà Red Hat OpenShift a gestirla. BrianzAcque gestisce l’intera filiera dell’acqua – acquedotti, fognature, depurazione – per quasi 900.000 cittadini. E conta su una rete di 69 chioschi e 62 erogatori distribuiti nella provincia di Monza e della Brianza in grado di erogare acqua liscia e gassata di alta qualità, che i consumatori ricevono accedendo all’erogatore oppure autenticandosi tramite una carta ricaricabile. I chioschi operano anche come punto di informazione per i cittadini, e rappresentano un’opportunità per comunicare ogni giorno con il pubblico attraverso display digitali.

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“Nella continua evoluzione delle tecnologie cloud e IoT, BrianzAcque ha visto nuove opportunità per migliorare la fornitura di servizi e la comunicazione con i clienti – spiega Rodolfo Falcone, country manager Italy di Red Hat -. Le tecnologie cloud-native di Red Hat le hanno permesso di migliorare l’efficienza e incrementare la produttività della sua rete di chioschi intelligenti. Grazie a una base applicativa comune e a strumenti per lo sviluppo cloud-native, i team di BrianzAcque hanno più tempo a disposizione per concentrarsi sull’innovazione in azienda ed esplorare nuove prospettive di servizio”.

Le Case dell’Acqua di BrianzAcque

BrianzAcque aveva l’obiettivo di centralizzare la gestione della sua rete di chioschi ed erogatori per migliorare l’efficienza operativa, per fornire direttamente agli utenti, in modo semplice e immediato, informazioni rilevanti e in tempo reale sui consumi e sulla qualità dell’acqua, come ad esempio il pH e il livello dei minerali di ogni singolo chiosco.

Per farlo era necessario integrare i dati provenienti dai laboratori di BrianzAcque con i dati di consumo provenienti dal campo, in modo da poter gestire in modo efficace le carte di pagamento, e ottimizzare i processi di erogazione.

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Il supporto di Red Hat

L’azienda ha quindi messo a punto un’architettura IT più reattiva, basata su microservizi, per supportare una rete di dispositivi intelligenti e consentire lo sviluppo di nuovo software cloud-native. BrianzAcque ha scelto di implementare Red Hat OpenShift, la piattaforma Kubernetes enterprise più completa del settore, basata su Red Hat Enterprise Linux, principale piattaforma Linux enterprise al mondo costruita per il cloud ibrido.

È stata scelta un’architettura multi-cloud, attualmente implementata su cloud IBM e Amazon (AWS). Il progetto è stato implementato da Plurimedia, Advanced Business Partner di Red Hat e punto di riferimento di BrianzAcque per i servizi IT. Red Hat OpenShift fornisce una base solida e omogenea per sviluppare, distribuire e scalare applicazioni containerizzate su un’infrastruttura multi-cloud e ibrida, dalle moderne applicazioni cloud-native fino ai workload tradizionali.

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I vantaggi per BrianzAcque

BrianzAcque è ora in grado di gestire in modo centralizzato tutti i chioschi e gli erogatori distribuiti sul territorio. Oltre al modulo di gestione dei chioschi e degli erogatori, sono stati implementati circa 20 microservizi che eseguono diverse funzionalità quali caricamento e completamento dei dati di lettura sulla qualità dell’acqua, download e compilazione dei moduli, e altre funzioni del sito web di BrianzAcque. Oltre a informare in modo preciso e puntuale sulla qualità dell’acqua, BrianzAcque può condividere coi cittadini anche informazioni di servizio pubblico, come orari di apertura ed eventi locali o condizioni del traffico.

Fornendo una piattaforma comune, Red Hat OpenShift ha permesso a BrianzAcque di semplificare il lavoro operativo per i suoi team interni, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi sulla creazione di nuove funzionalità e aggiornamenti, quali ad esempio la gestione integrata dei chioschi, degli erogatori e dei distributori delle schede magnetiche, invece di doversi adattare a infrastrutture differenti. BrianzAcque ha ridotto il tempo necessario al suo staff per gestire e diffondere i dati di laboratorio, con una generale riduzione dei costi legati alla loro distribuzione. Nell’ottica di insieme del progetto, l’implementazione di Red Hat OpenShift presso tutte le istanze cloud fornisce una base coerente, sicura e altamente performante, che riduce i costi di gestione sistemistico-applicativa.

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Gli obiettivi da raggiungere

BrianzAcque ha in programma di estendere la sua rete di chioschi ed erogatori ad altre località, aggiungendo nuove installazioni presso caserme dei pompieri, stazioni di polizia ed altri edifici pubblici, e fornendo nuove opportunità di comunicazione localizzata verso il pubblico, come ad esempio allerte meteo o avvisi di Polizia. L’azienda punta ad avere 100 chioschi operativi entro il 2021 e ad installare almeno un erogatore per ogni scuola dell’intera provincia di Monza e della Brianza, con l’obiettivo di far crescere la rete composta da chioschi ed erogatori di un ulteriore 40% ogni anno.

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A fare il punto della situazione è anche Enrico Pivari, Responsabile del Progetto Case dell’Acqua di BrianzAcque che evidenzia come l’obiettivo sia quello di fornire: “Ai consumatori servizi sempre migliori, più avanzati e personalizzati. Eravamo alla ricerca di una soluzione semplice e flessibile, che fosse anche affidabile e ci aiutasse a soddisfare i requisiti normativi, e abbiamo trovato in Red Hat un partner solido per stabilità e sicurezza aziendale. Le piattaforme open hybrid cloud di Red Hat ci permettono di gestire in tempo reale i dati, dal chiosco alla sede centrale, fino al pubblico. E questo ci offre maggiore agilità per la realizzazione di nuove idee, la collaborazione con i partner e la possibilità di far crescere i servizi per tutta la nostra rete”.

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