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Censura sui social media in Turchia: il caso di Bluesky e le scappatoie

Dopo il blocco di 72 account, gli utenti cercano alternative per sfuggire alla censura.

Immagine che rappresenta la censura sui social media in Turchia
Scopri come la censura influisce su Bluesky in Turchia.

Il contesto della censura in Turchia

Negli ultimi anni, la Turchia ha visto un aumento della censura sui social media, specialmente dopo eventi politici significativi. Recentemente, un report della Freedom of Expression Association ha rivelato che Bluesky, una piattaforma emergente, ha bloccato 72 account in risposta a richieste governative. Questo ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti, molti dei quali avevano già abbandonato X per sfuggire alla repressione. La censura governativa ha spinto i cittadini a cercare spazi di libertà online, ma ora si trovano di fronte a nuove restrizioni.

Le richieste del governo e le conseguenze

Secondo il report, Bluesky ha bloccato 59 account dopo una richiesta ufficiale del governo turco, motivata dalla necessità di proteggere la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico.

Tuttavia, non è chiaro il motivo per cui altri 19 account siano stati colpiti. Questo episodio è avvenuto in un contesto di crescente tensione politica, in particolare dopo l’arresto del sindaco di Istanbul, che ha scatenato proteste tra i cittadini. La risposta del governo è stata quella di intensificare la censura sui social media, creando un clima di paura e incertezza tra gli utenti.

Le scappatoie per aggirare la censura

Nonostante le restrizioni imposte da Bluesky, gli utenti turchi stanno trovando modi per aggirare i blocchi. Grazie al protocollo AT, è possibile accedere a Bluesky tramite applicazioni di terze parti che non sono soggette alle stesse regole di moderazione. App come Skeets, Ouranos e Deer.social non utilizzano le etichette geografiche imposte da Bluesky, permettendo così agli utenti di visualizzare contenuti altrimenti nascosti.

Queste applicazioni, sebbene abbiano un numero limitato di utenti, offrono una via di fuga dalla censura governativa.

Il futuro della libertà di espressione in Turchia

La situazione attuale solleva interrogativi sul futuro della libertà di espressione in Turchia. Mentre il governo continua a esercitare il controllo sui social media, gli utenti stanno cercando alternative per esprimere le proprie opinioni senza timore di ritorsioni. L’uso di applicazioni come Deer.social, che consente di impostare la posizione geografica per evitare il blocco, rappresenta un tentativo di mantenere viva la libertà di espressione. Tuttavia, la resilienza degli utenti e la loro capacità di adattarsi a queste restrizioni saranno fondamentali per il futuro della comunicazione online nel paese.

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