CEO di Microsoft, Satya Nadella: il ruolo dell’empatia in contesto aziendale

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Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha rivelato qual è la principale caratteristica da possedere per realizzare il successo aziendale. Per Nadella, infatti, questa caratteristica è più importante del talento e dell’esperienza per contribuire a creare innovazione in contesto aziendale.

CEO di Microsoft, Satya Nadella: il ruolo dell’empatia in contesto aziendale

Microsoft è una grande azienda con molte divisioni, persone e prodotti. Fa di tutto, dal sistema operativo che alimenta la maggior parte dei computer desktop del mondo, ai servizi di cloud computing, ai computer portatili. Fa anche un telefono pieghevole.

Proprio il mese scorso ha superato Apple come azienda di maggior valore al mondo. Questo significa che il CEO dell’azienda, Satya Nadella, sta facendo un grande lavoro ma nessun CEO può fare tutto da solo.

Di conseguenza, una delle cose più importanti per fare un buon lavoro è quello di trovare persone capaci di aiutare l’azienda a incrementare l’innovazione e a costruire nuovi prodotti e servizi per i suoi clienti.

In un’intervista con Harvard Business Review, è stato chiesto a Nadella quale pensa sia il fattore più importante quando si tratta di innovazione. È, senza dubbio, una domanda complicata.

Trovare nuove idee è difficile, ed è fin troppo facile diventare compiacenti. Per un’azienda come Microsoft, che attualmente vale più di 2,5 trilioni di dollari, è una sfida ancora più grande. Sarebbe allettante ricadere sulla tecnologia che l’azienda costruisce come fonte di innovazione, ma questo non è ciò che Nadella considera fondamentale.

Si potrebbe pensare che un leader di un’azienda delle dimensioni di Microsoft cerchi il talento, o la creatività, o l’esperienza ma pare che queste caratteristiche non siano la cosa più importante.

Per questo motivo, Satya Nadella ha usato una sola parola per descrivere da dove pensa che venga la vera innovazione: empatia.

Satya Nadella e l’intervista rilasciata all’Harvard Business Review

Durante l’intervista rilasciata all’Harvard Business Review, il CEO di Microsoft Satya Nadella ha dichiarato: “Per me e per quello che sono arrivato a capire, ciò che è più innato in tutti noi è la capacità di essere in grado di mettersi nei panni degli altri e vedere il mondo come lo vedono loro. Questa è l’empatia. Questo è il cuore del pensiero progettuale. Quando diciamo che l’innovazione consiste nel soddisfare bisogni non soddisfatti e non articolati del mercato, si tratta in definitiva dei bisogni non soddisfatti e articolati delle persone, e delle organizzazioni che sono composte da persone.

E bisogna avere una profonda empatia – e ha aggiunto –. Quindi direi che la fonte di tutta l’innovazione è la qualità più umana che tutti noi abbiamo, che è l’empatia”.

Microsoft, innovazione, empatia

Per il CEO di Microsoft, quindi, l’innovazione è “tutta una questione di soddisfare bisogni non soddisfatti e non articolati del mercato”. Probabilmente la maggior parte dei leader sarebbe d’accordo. Questa è la ragione per cui si inizia un’attività: si individua un bisogno che si potrebbe soddisfare per i clienti e i consumatori, quindi si sviluppa un prodottoo un servizio.

In questo contesto, può essere facile iniziare a pensare a questi clienti e ai loro bisogni in astratto. I clienti, tuttavia, sono persone. Le aziende, come ha osservato Nadella, “sono fatte di persone”. I bisogni che si stanno soddisfacendo sono i bisogni di persone reali, e per creare soluzioni innovative ai loro problemi, si deve prima capire le persone.

Questa è l’empatia: la capacità di capire e condividere i sentimenti delle altre persone. Avere empatia, quindi, significa potersi concentrare prima sulle persone e sui loro bisogni. E significa prendersi il tempo e lo sforzo di capirli come individui, non solo come una coorte di “clienti”.

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Scritto da Ilaria Minucci

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