in

Changemakers for Expo 2015: alla ricerca di 10 idee per il futuro

lifestyle

E’ di rivoluzione che si parla: quaranta giovani under 30, che vivono e lavorano insieme full time per due mesi, con l’obiettivo di sviluppare le proprie idee d’impresa digitale ad alto impatto sociale e ambientale, accompagnati da cinquanta top manager/angeli custodi, possono davvero innescare una scintilla di cambiamento decisiva, in grado di portare avanti la rivoluzione digitale nel nostro paese.

E’ l’obiettivo di Changemakers for Expo Milano 2015, il programma di accelerazione di impresa che, tra marzo e aprile 2013, aiuterà dieci team di ragazze e ragazzi under 30 a sviluppare idee di business che possano contribuire a rendere le nostre città più vivibili e sostenibili.

Progetti ad alto impatto sociale e ambientale, idee di business originali, in stadio pre-seed, mai finanziate da angel investors o fondi di venture capital: sono questi i progetti che Changemakers sta cercando, con una call for ideas aperta fino al 31 dicembre 2012.

I team selezionati verranno ospitati gratuitamente a Milano per otto settimane, (le spese di vitto e alloggio sono coperte da un piccolo finanziamento), e inseriti in quello che qualcuno ha definito il più “denso business accelerator in Italia”, pensato per sostenere startup che ambiscono a creare un alto valore ambientale e sociale.

Durante questi due mesi i changemakers verranno infatti assistiti nello sviluppo delle proprie idee d’impresa da una squadra di professionisti a loro completa disposizione e alla fine del percorso di accelerazione i progetti verranno presentati ad una platea di potenziali investitori e partner aziendali.

Un’iniziativa ambiziosa, rivoluzionaria, appunto.

Ed è proprio di rivoluzione che si è parlato durante l’edizione speciale di Expovisions dedicata a Changemakers for Expo Milano 2015, tenutasi giovedì scorso nella sala stampa di Telecom, in piazza Affari dove, questa parola che qui suona piuttosto inusuale, è stata acclamata a gran voce, da tutti, perché si tratta di una rivoluzione che parte da necessità concrete, impossibili da ignorare.

Lo ha ripetuto durante l’evento Valerio Zingarelli, CTO di Expo2015, che ha sottolineato il “bisogno di favorire il processo di digitalizzazione delle imprese italiane”. Per Zingarelli la grande sfida è quella di attirare idee di startup che non si occupino solo di servizi, ma anche di manifattura e di prodotto.

Perché per riuscire a trasformare Milano nella digital smart city del futuro, ad Expo servono tanto le startup digitali che quelle industriali. L’Esposizione Universale sarà l’unico grande evento che il nostro Paese organizzerà da qui ai prossimi cinque anni.

E’ una occasione da non perdere, soprattutto per giovani imprenditori visionari capaci di rispondere in modo sostenibili alla domanda aggiuntiva di beni e servizi che i visitatori di Expo genereranno.

Persone che verranno qui per affari, ma che Milano e l’Italia hanno l’obbligo di incuriosire; persone che dovranno spostarsi, prenotare alberghi, interfacciarsi con le nostre amministrazioni pubbliche.

Immaginando soluzioni innovative per loro, contribuiamo a immaginare servizi e strumenti utili a tutti i cittadini italiani. Changengemakers sarà un laboratorio a cielo aperto per prototipare il futuro costruendo oggi la città in cui vorremmo vivere domani.

Il CTO di Expo 2015 sarà tra i cinquanta mentor che accompagneranno i changemakers selezionati durante il processo di sviluppo della propria idea d’impresa. Insieme a lui, tra gli altri, anche Salvo Mizzi, project leader di Working Capital e Marco Zamperini, chief innovation officer di NTT DATA ed esperto di nuovi media in ambito business.

Sostenuto da Expo Milano 2015 e Telecom Italia e powered by Make a Cube3, Changemakers si prospetta come “vera e propria palestra di management, ma anche di etica e integrità”, così l’ha definito Matteo Bartolomeo, amministratore delegato del primo incubatore italiano specializzato in imprese ad alto valore ambientale e sociale, che curerà il programma di accelerazione d’impresa.

L’iniziativa sarà ambasciatrice di un nuovo modello di fare business, in grado di generare utili e, allo stesso tempo, affrontare le grandi sfide di oggi e del futuro.

Si tratterà di progetti in grado di contribuire al superamento di problemi concreti, nell’ambito dell’alimentazione, della sostenibilità, della sicurezza, della mobilità e dell’educazione, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie digitali.

Servono idee che riescano ad avere un impatto positivo su almeno un milione di persone. Vi Aspettiamo!

Milano, 18 novembre 2012

Ottavia Spaggiari

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

What do you think?

Scritto da chef

innovaizone

Non solo web: il prossimo passo del digitale è la fabbrica 4.0. L’Italia che fa?

innovaizone

Il Palio, la pastasciutta e l’innovazione bloccata