Un mese di proiezioni, spettacoli, incontri ed eventi dedicato ai capolavori del cinema muto.
Un omaggio alla genialità di Sir Charles Spencer Chaplin, non solo attore ma anche regista e produttore, più conosciuto come Charlie Chaplin, e alle sue magistrali interpretazioni di film entrati di diritto nella storia del cinema, da “Il Circo” del 1928 a “Tempi moderni” del 1936, restaurati e riproposti al pubblico.
È il programma della prima edizione del Gran Festival del Cinema Muto, nato per trasmettere a tutti la passione per il cinema senza parole. La rassegna si sviluppa tra Milano e provincia, con numerosi appuntamenti e vere e proprie full immersion. Si rivolge non solo a cinefili e addetti ai lavori, ma ad un pubblico eterogeneo, a cui vuole far conoscere l’innegabile fascino delle immagini in bianco e nero, accompagnate dall’esecuzione musicale dal vivo, che riportano in un’epoca lontana, in un ideale viaggio nel tempo.
«In un’epoca rumorosa come la nostra – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory – dove prevale la chiacchiera, il cinema muto restituisce senso al silenzio, valore alle immagini, poesia di cui abbiamo bisogno. Ancora un’altra idea di cultura».
Nato da un’idea de I Solisti Lombardi, insieme al direttore d’orchestra Alessandro Calcagnile e alla compositrice Rossella Spinosa e in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il festival si divide in otto sezioni: Chaplin in Grande, Masterworks, Chaplin Rarities, Charlot il vagabondo – Corti live, Chaplin in mostra, Conferenze e presentazioni, Progetto Ragazzi, Workshop.
Unica formazione nazionale specializzata nella sonorizzazione di film muti, i Solisti Lombardi hanno realizzato numerose produzioni originali, accompagnando dal vivo diversi capolavori del cinema muto.
Anche in quest’occasione, forniscono la colonna sonora ad alcuni film restaurati e presentati al pubblico nella loro nuova veste. Tra questi, “Il Circo”, dove Charlot, nei panni non suoi di uno struggente clown, cerca di conquistare la delicata cavallerizza interpretata da Merna Kennedy.
Per oltre vent’anni Chaplin ci racconta la sua poetica visione del mondo, con le sue contraddizioni e le sue crudeltà, indossando la giacchetta striminzita e le enormi scarpe di un piccolo grande uomo, Charlot, fino alla toccante interpretazione di “Tempi moderni”, suo primo film non muto, ma non parlato, presentato in versione restaurata, con il sonoro originale.