Dai dati di una ricerca su metaverso, realtà immersive e intelligenza artificiale, realizzata da Ipsos, il 41% degli italiani pensa che ChatGpt sarà fondamentale sul lavoro.
ChatGpt sarà fondamentale sul lavoro per il 41% degli italiani
Il 92% degli italiani sa cos’è il metaverso, il 77% è in grado di descriverlo e più della metà riesce a dare una descrizione molto vicina a quella degli esperti. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, il 65% degli italiani conosce le sue applicazioni, e ChatGpt risulta nota al 40% del campione. Si tratta dei dati emersi dalla ricerca su metaverso, realtà immersive e intelligenza artificiale, realizzata da Ipsos, società di analisi di mercato, in collaborazione con Vincenzo Cosenza, fondatore dell’Osservatorio Metaverso, che ha coinvolto un campione di oltre 1.400 persone di età compresa tra i 15 e i 65 anni.
Il 65% degli italiani che ha dichiarato di conoscere l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni è composto da uomini. Più del 37% di questi conosce a fondo l’argomento, il 28% ha dichiarato di averne sentito parlare e il 25% ne è a conoscenza ma non ha mai usato l’applicazione. La più nota è ChatGpt, seguita da Dall-E, Bard Google, Stable Diffusion e Midjourney. Il 25% del campione non conosce nessuno di questi strumenti, ma si tratta di persone con età più avanzata. In generale l’atteggiamento verso l’intelligenza artificiale è positivo. Il 44% del campione ha dichiarato che semplificheranno i processi e il 41% che saranno un ottimo supporto per il lavoro. Il 26% degli intervistati teme che l’IA possa togliere posti di lavoro, il 24% che possa essere una minaccia per la creatività umana e il 16% che amplificherà il gap tecnologico.
I dati su metaverso e realtà immersiva
Secondo la ricerca di Ipsos, quelli più consapevoli del metaverso e delle sue applicazioni sono i millenials, ancora più dei giovanissimi. Le attitudini verso il metaverso sono positive, di apertura, e non di scetticismo. Il 58% pensa che grazie alle esperienze immersive virtuali potrà imparare a fare molte cose nuove e il 52% ritiene che si possano fare esperienze emozionanti. Le preoccupazioni maggiori sono la mancanza di privacy, per il 38%, e la confusione in negativo tra realtà fisica e virtuale, del 40%. Tra gli intervistati. Prevale la lettura del metaverso non come un’alternativa alla realtà fisica ma come un mondo di rendere migliore l’esperienza online. Il 37% degli intervistati pensa che il mondo del metaverso sia ancora troppo costoso.
Tra a chi ha sperimentato applicazioni nel metaverso, il 32% ha svolto più di un’attività, tra le quali giocare o trascorrere tempo con gli amici, acquistare oggetti reali come vestiti o scarpe oppure esplorare un’altra città. I mondi più visitati sono Fortnite e Minecraft. Tra le attività più diffuse emergono i giochi, l’intrattenimento di film e concerti, l’educazione e l’apprendimento, e lo shopping.