Avete presente James Dean, si? Dean ha rappresentato per una intera generazione la voglia di cambiare, ha rappresentato per i giovani americani degli anni ’50 un passaggio di enorme portata storico culturale. Il rock, il ballo, la fine delle guerre, il benessere, l’emancipazione sia dei giovani che delle donne: tutto questo ha generato James Dean, ovvero lui è il frutto di tutto questo. Poi ci sono stati i tormentati Marlon Brando o i Rolling Stones negli anni ’60 per esempio, e i ’70 e gli ’80 con il punk dei Sex Pistols e i Clash e il rock dei Kiss. Infine sono arrivati i Nirvana a suggellare una condizione giovanile sempre e per sempre, scossa, sconvolta, agitata, inquieta.
Ed eccoci arrivati nell’era dei computer, degli imprenditori, delle aziende informatiche globali: eccoci arrivare ai vari Bill Gates e Steve Jobs, per capirci, una nuova generazione di imprenditori che cambia il paradigma dell’impresa stessa proiettando il mondo in una nuova dimensione.
Ma cosa c’entra Gates con i Sex Pistols, direte voi?
In effetti potrebbe sembrare nulla ma è evidente che ogni generazione dagli anni ’40 in poi ha avuto dei ribelli come punti di riferimento, delle persone di “rottura” con il passato che sono sempre stati sulla lama del rasoio tra il delinquente e il geniale, tra il sensibile e il farabutto. Delle canaglie.
E oggi? Oggi chi sono le canaglie?Pensiamo per un attimo agli antivirus: se vi dico McAfee vi viene in mente qualcosa? Ecco, Jhon McAfee è un informatico sbalorditivo, un genialoide inglese naturalizzato americano che a metà anni ’80 viene a conoscenza del fatto che esiste un virus informatico per Ms-Dos e, preso atto della pericolosità della cosa e della possibilità di business, scrive un antivirus.
L’intuizione ha un enorme successo, talmente enorme che la sua società viene quotata in borsa e assume un valore di circa 80 miliardi di dollari in pochissimi anni.
Un genio, John, un nerd direte voi. Beh ecco… non proprio.
Nel 2008 si rompe i maroni di tutto e decide di andare a vivere in Belize, dopo avere venduto le sue aziende e proprietà. In Belize vive circondato da cani, donne con le quali è spesso in atteggiamenti non proprio imprenditoriali, uomini armati e lui stesso, tatuatissimo e con un look da scappato di casa (quando è vestito…), si fa spesso fotografare armato e con delle pistole puntate alla tempia, alla sua tempia.
John McAfee. Foto: cinemablend.com
Ovviamente, visto il personaggio ci scappa il morto, anche se lui dice di essere vittima di una ritorsione da parte della polizia: nel 2012 viene trovato il corpo di Gregory Faull, vicino di casa di John, ucciso da una fucilata.
Lui cosa fa? Scappa in Guatemala.Eh no, non proprio un nerd classico ecco, anche perché il ragazzino è nato a metà degli anni ’40. (fonte)
E Sean Parker? Vi dice nulla questo nome? Fondatore di Napster rovescia completamente il mondo della musica e non solo di quella: ci proietta tutti nell’universo della condivisione. Perde tutte le cause alle quali partecipa, viene arrestato per cocaina ma continua investendo in progettini come Facebook e Spotify. (fonte)
Sean Parker. Foto: extra.globo.com
E il mio preferito, Kim Dotcom, non vi dice proprio nulla? Prima di diventare un imprenditore Kim Schmitz (questo il vero nome dell’informatico tedesco) era noto come pirata informatico: nel gennaio 2002 è stato arrestato a Bangkok in Thailandia, estradato in Germania e condannato ad un anno e otto mesi con la condizionale per aggiotaggio. È stato il caso di insider trading più grande fino ad allora verificatosi in Germania.
Kim Dotcom. Foto: timetobreak.com
Ah, ha fondato Megaupload e nel gennaio 2012 è stato arrestato ad Auckland in Nuova Zelanda: l’operazione è stata condotta dalle autorità neozelandesi in collaborazione con l’FBI, il Dipartimento di Stato statunitense, le autorità giudiziarie e di polizia cinesi, olandesi e tedesche. (fonte)
Ma possiamo non fare un passaggio sulla Via Della Seta?La via della seta, Silk Road, è un sito Web, e fin qua tutto bene come si diceva nel film “l’Odio” precipitando da un palazzo. Il punto davvero interessante è che non è un sito normale ma un sito del “deep Web” ovvero di quell’Internet, quella enorme percentuale di Rete che Google non sa nemmeno che esista.
Quindi facciamo uno brevissimo passo indietro: il Web invisibile (conosciuto anche come Web sommerso o deep web) è l’insieme delle risorse informative del World Wide Web non segnalate dai normali motori di ricerca.
Secondo una ricerca il Web è costituito da oltre 550 miliardi di documenti mentre Google ne indicizza solo 2 miliardi, ossia meno dell’uno per cento.
(fonte)
Cosa succede in questo deep Web? Di tutto, ma proprio di tutto. Essendo sommerso ha tutte le caratteristiche di un “para-mondo” di un multiverso parallelo ma distante a quello che siamo abituati a trovare. E’ bellissimo e terribile, auto-disciplinato, rischioso e violento, libero e dinamico.
E’ il luogo in cui si muove Anonymous, dove si muovono le comunità dei pedofili e dove è possibile acquistare di tutto, dalle armi alla droga, dal sesso agli omicidi.
Silk Road, la via della seta, dicevamo, è probabilmente il sito più importante e famoso di questo mondo oscuro, un sito di commercio elettronico che funzionava attraverso i servizi nascosti del software di anonimato Tor. Solo attraverso Tor, infatti, era possibile accedere al sito. Vari prodotti venduti su Silk Road sono classificati come prodotti di contrabbando dalla maggioranza delle giurisdizioni mondiali. Silk Road è stato definito come “l’Amazon delle droghe”.
Ross Ulbricht, riconosciuto essere il creatore Silk Road sotto lo pesudonimo di Dread Pirate Roberts, è stato condannato in primo grado all’ergastolo per i reati di associazione a delinquere, frode informatica, distribuzione di false identità, riciclaggio di denaro, traffico di droga, traffico di droga su internet e cospirazione al fine di trafficare droga. Ulbricht era stato arrestato grazie ad agenti FBI sotto copertura infiltrati nella sua piattaforma, e aveva in seguito confessato dichiarandosi pentito delle conseguenze delle sue azioni. (fonte)
Ulbricht era stato arrestato in una biblioteca di San Francisco da un agente federale il primo ottobre 2013. In quel momento stava usando il suo computer sulla piattaforma da lui creata, scambiandosi messaggi con un agente dell’Fbi sotto copertura.
In una biblioteca. FBI sotto copertura. Armi. Droga. Arresti. Un film, non vi pare?
Non so se avete capito dove voglio arrivare ma a me appare chiaro: la tecnologia, il Web, la Silicon Valley sono il nuovo rock ‘n roll.
E’ finito il tempo dei nerd sficati che stanno dietro a un monitor e pensano che la vita sia tutta li, abbiamo generazioni di imprenditori che non solo non sono nerd ma interpretano una voglia di ribellione e di fuga dal sistema tipica del mondo del rock, mentre nel mondo del rock si vivono i nuovi nerd sficati. Non ci sono più gli Who a spaccare le camere di albergo, i Sex Pistols a urlare contro la Regina dal Tamigi, i Metallica hanno quasi smesso di ruggire, tutti i gruppi rock sono composti da cariatidi invecchiate male e i giovani cantano solo di cuore e amore.
Ma la ribellione, si sa, non muore mai ma trova solo strade nuove e diverse e Hollywood, per esempio, l’ha capito: serie TV sulla Silicon Valley sarebbero state impossibili anche solo da pensare qualche anno fa.
Il rock non è morto, si è solo trasferito in posti nuovi con nuove forme di ribellione: prepariamoci a una nuova generazione di post-nerd-rocker.