Chefuturo! ha vinto il premio www quale miglior blog del 2012

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Ho un sacco di persone da ringraziare. Voi. Voi che state leggendo Chefuturo!. Quelli che ci scrivono. Chi lo ha progettato e realizzato. Chi lo gestisce ogni giorno. E chi ci ha creduto fin dall’inizio permettendoci di farlo: Chebanca!. Siamo partiti dieci mesi fa esatti: il 1 aprile 2012. Sembrava una impresa impossibile. Non perché fosse impossibile fare un blog, quello lo sanno fare tutti. Sembrava impossibile che potesse avere un senso fare un semplice blog dedicato solo e soltanto alla innovazione, a storia di innovatori italiani. Un post al giorno, zero pubblicità, niente gallery di 50 fotografie per fare pagine viste. Non ci interessavano i clic morbosi, volevamo provare a fare qualcosa di più difficile: ricostruire, un post dopo l’altro, una idea dopo l’altra, una storia dopo l’altra, la community degli innovatori italiani.

Donne e uomini appassionati di startup, di makers, di open science, di smart & green city, di digital life, di social innovation, dei temi della agenda digitale. Donne e uomini che nel loro piccolo stanno provando a cambiare questo paese per renderlo migliore. Sono passati dieci mesi e oggi possiamo dire che aveva moltissimo senso farlo. Qualche giorno fa abbiamo vinto il premio Digital Awards del Sole24ore nella categoria blog, primi assoluti, ottenendo anche la menzione d’onore quale miglior sito. E ieri abbiamo chiuso il mese superando quota centomila utenti. Non sono tanti centomila utenti per quelli abituati a ragionare sulle metriche dei supersiti con mille notizie usa e getta. Non sono tanti: sono tantissimi. Sono centomila storie al mese che escono dai nostri computer e diventano vita, energia pulita.

Non è una cosa da strillare ai quattro venti o di cui vantarsi, lo so bene, ma è una piccola soddisfazione da celebrare con voi che ci volete bene.

Grazie, avevamo già intenzione di farlo ma ora ancora di più: continuiamo così.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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Perché la finanza sociale è davvero rivoluzionaria

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