#CheSettimana! ; L’impero di Facebook, la cyberwar di Isis, e poi salute digitale, Internet e gli aspetti legali di Periscope

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Settimana molto calda su CheFuturo! Rudy Bandiera ha teorizzato come e perché, a suo avviso, Facebook sia diventato il nuovo Google, ovvero come la società di Zuckerberg, partendo dalle acquisizioni di What’sApp e Instagram, sia stata l’unica delle “5 sorelle” a continuare ad innovare senza sosta, “chiudendoci tutti nel suo recinto”. Martedì, con Loretta Napoleoni, abbiamo ancora dato spazio all’approfondimento su nuove guerre e terrorismo, e nello specifico focalizzandoci su “i lati oscuri” delle guerre cibernetiche di Isis e di Anonymous.

Ci sono poi importanti novità per il mondo della scienza, della medicina e del Tech. Come la pillola di Google che presto potrà interagire con uno smartwatch e prevenire l’insorgere di malattie gravi come il cancro e il Parkinson.

Antonio Saverese ha scritto per noi un pezzo con gli scenari di “e-Health” “e mHealth”, i nuovi settori della sanità digitale che nei prossimi anni muoveranno centinaia di miliardi di dollari e verso i quali – ovviamente – i principali attori della Silicon Valley ha deciso di investire pesantemente. Un settore dove protagoniste sono anche alcune imprese innovative italiane, come la napoletana Kelyon, la preferita dalle più grandi case farmaceutiche.E sempre restando a Napoli, ritorna il diario di Fabia Timaco, che da Città della Scienza ci racconta l’esperienza vissuta con i ragazzi di OBM Initiative. Purtroppo ci sono stati alcuni problemi con il prototipo di FABLE, la sua nuova protesi stampata in 3D. Ma resta l’incontro con Marie Claire… pagine bellissime, intime, preziose, che meritano di essere lette!

Mens sana in corpore sano.

Vi ricordate di Francesca Sanzo e della sua “dieta del blog” che le ha fatto perdere 42 chili? Francesca dopo averci raccontato dell’importanza del web e dei social nel perseguimento del suo obiettivo, ci dice ora quali sono “i 5 passi per rompere i cortocircuiti mentali che ci hanno fatto ingrassare“.

Continua il nostro osservatorio Periscope, dopo l’ottimo post di Vincos della scorsa settimana, oggi la parola passa al nostro avvocato digitale, Ernesto Belisario, che analizza punto per punto le regole della nuova app di live streaming, a partire dalla privacy, fornendoci in punta di diritto le coordinate entro le quali possiamo muoverci su Periscope. Altrimenti… sono guai!

Infine, last but not least, ritorniamo a parlare di giovani e social network, e lo facciamo con un guestpost di una inguaribile always on, Diletta Parlangeli.

Ecco i trend della settimana appena trascorsa:

DIGITAL LIFE ; Rudy BandieraCosì Facebook ha fregato Google (e ci ha chiusi nel suo recinto)

Partiamo da un assioma che è difficile mettere in discussione: lasciando da parte i fanboy, le passioni e le opinioni personali (che in quanto opinioni al momento non ci interessano) ci sono sostanzialmente 5 aziende (che io chiamo le 5 Sorelle) che stanno costruendo tecnologicamente il nostro presente e gettando i ponti per il nostro […] Continua a leggere →

SOCIAL INNOVATION ; Loretta NapoleoniEcco il lato oscuro delle cyber-guerre di Isis e Anonymous

La guerra ha sfondato una nuova frontiera, ormai lo spazio cibernetico è diventato il fronte virtuale di chiunque lotta contro chiunque altro. Ed a volte si ha l’illusione che questa sia una guerra convenzionale, con alcune delle caratteristiche delle guerre di trincea. Mio nonno mi raccontava che sul Carso, in trincea, durante le prima guerra […] Continua a leggere →

SOCIAL INNOVATION ; Antonio Savaresee-Health: la salute diventa digitale. Presto gli smartphone sapranno tutto di noi e ci aiuteranno a curarci (prevenendo le malattie gravi)

Presto potremo ingoiare una pillola intelligente che interagisce con orologio e smartphone e ci dice se stiamo per ammalarci. Non è fantascienza, un progetto di Google. La pillola conterrà nanoparticelle magnetizzate in grado di “contrassegnare” diverse molecole-precursori di disturbi e malattie, che una volta ingerite viaggeranno nel nostro flusso sanguigno alla ricerca di eventuali segnali […] Continua a leggere →

IL DIARIO di Fabia TimacoFili, elettrodi, stampanti 3D. E Marie Claire, così debole (e forte) come me.

Le gallerie non mi piacciono. Non mancano mai quando viaggi in treno. Stai seduta al tuo posto, rigorosamente singolo, per non chiedere “scusa, dovrei passare”, per non avere le ginocchia dell’altro d’ostacolo, per mettere la valigia proprio vicino a te. E controllarla, non si sa mai. Guardare oltre il finestrino un po’ ti piace, un […] Continua a leggere →

LIFE & HEALTH ; Francesca Sanzo5 passi per rompere i cortocircuiti mentali che ti hanno fatto ingrassare (e cambiare vita)

Per molti dieta è sinonimo di “privazione” e “sacrificio”: l’idea di mettersi a dieta per perdere peso significa privarsi di cibo e iniziare un percorso forzato verso un obiettivo preciso. Ci siamo passati tutti e non solo chi, come me, è stato obeso: per qualche tempo si esagera, non si entra più nei pantaloni e […] Continua a leggere →

OPEN LEX ; Ernesto BelisarioEcco cosa possiamo fare (e non) su Periscope. Altrimenti sono guai

È l’app del momento, quella che giornalisti, uomini di spettacolo e influcencer stanno sperimentando da qualche settimana: si tratta di Periscope, il nuovo servizio reso disponibile da Twitter per lo streaming di video ripresi con lo smartphone e la condivisione con i propri follower. Per alcuni si tratta solo della moda del momento, mentre per […] Continua a leggere →

MAKERS ; Amleto PicernoVi racconto che ci fa un FabLab italiano in Cina Oltre la nostra idea di Cina, che conosciamo dai media come il paese che viene in Italia per fare shopping di aziende, squadre di calcio e monumenti, ne esiste evidentemente un’altra: quella che sta cercando di fare i conti con il futuro, ripartendo da se stessa e dalle sue tradizioni più antiche. Sia chiaro, se […] Continua a leggere →DIGITAL LIFE ; Diletta ParlangeliInternet: tenere fuori dalla portata dei bambini, e dagli adulti che lo raccontano male

Le teorie apocalittiche sono il modo migliore per raccontare fenomeni, deresponsabilizzare gran parte dei protagonisti e, paradossalmente, sedare le persone dalla rischiosa idea di cercare altre prospettive. Negli ultimi anni, i più ricorrenti “allarmi” (a noi giornalisti certe parole fanno molto comodo nella titolazione, solo che lo diciamo solo tra di noi) sono quelli relativi all’uso della rete. […] Continua a leggere →

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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