#chewifi, Cineca: dal supercomputer al wifi per i cittadini

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CINECA è un Centro di Supercalcolo costituito nel 1969 su mandato del Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi è formato da circa 70 Università italiane, il 90% del totale, ed ospita uno dei più potenti supercomputer al mondo, al dodicesimo posto nella classifica mondiale Top500 (quarto in Europa).

Forse qualcuno si chiederà come mai un centro di Supercalcolo cosi importante, che ha collaborazioni con grandi gruppi industriali e con i principali centri della ricerca internazionale, si occupi di WiFI per la pubblica amministrazione

Il motivo è che Cineca, oltre al supporto al calcolo scientifico, ha da sempre come mandato statutario quello di essere un centro per il trasferimento tecnologico verso l’università e la pubblica amministrazione, con lo scopo di facilitare l’adozione di nuove tecnologie da parte delle organizzazioni pubbliche.

Molti sono i campi che vengono coperti da Cineca nell’ambito dell’ICT, come BIG Data, cloud, e-learning, editoria elettronica, comunicazione multimediale, etc. Alcuni ricorderanno che negli anni ‘90 il Consorzio fu tra i pionieri di Internet, contribuendo alla sua diffusione tra i cittadini italiani con Iperbole, in collaborazione con il Comune di Bologna.

La storia del WiFi inizia dal 2005, quando l’allora consorzio CASPUR, poi confluito in Cineca lo scorso anno, iniziò una sperimentazione per realizzare una rete WiFi pubblica per il Comune di Roma. Fu la prima grande amministrazione italiana a mettere a disposizione dei propri cittadini una rete WiFi nei Parchi Cittadini. L’esperienza fatta con il Comune di Roma si estese alla provincia di Roma a partire dal 2008, in un progetto da cui vide la luce la soluzione che ancora oggi viene adottata.

L’obiettivo principale era rispondere ai vincoli nell’uso del Wi-Fi introdotti dalla legge Pisanu, la quale rendeva particolarmente complesso l’accesso alla rete da parte degli utenti. Inoltre, l’infrastruttura doveva permettere l’installazione veloce di un elevato numero di Access Point WiFi (di seguito AP WiFi) nel vasto territorio della Provincia di Roma e ad un costo contenuto.

Il primo problema, relativo ai vincoli legali, fu risolto utilizzando la cosiddetta autenticazione indiretta tramite cellulare. Rispetto a soluzioni analoghe basate sull’invio di un sms, venne sviluppato un sistema che prevedeva di far chiamare dal cellulare registrato dall’utente un numero di telefono fisso. Un sistema basato su VOIP (Voice Over IP) era in grado di verificare il numero senza rispondere alla chiamata in modo da non caricare costi né all’utente finale né alla PA che forniva il servizio.

Il secondo problema, legato alla semplicità dell’installazione, fu invece risolto utilizzando una distribuzione Linux (Openwrt) e personalizzandola su AP WIFI di diverse case costruttrici. In questo modo fu possibile personalizzare la soluzione e realizzare un sistema di rete WiFi ad hoc e a basso costo, altrimenti non realizzabile.

La peculiarità del progetto fu il fatto di poter installare un punto WiFi, con l’annuncio della PA di turno, utilizzando un qualsiasi collegamento internet preesistente, senza la necessità di avere una linea dedicata per ogni AP WiFi grazie all’uso di VPN verso un sistema centrale. Fu ad esempio possibile installare centinaia di punti dentro bar e ristoranti che potevano mettere a disposizione la loro ADSL senza doversi occupare della gestione degli utenti, i quali potevano collegarsi alla rete del Comune a cui erano già registrati.

Per dare un’idea della flessibilità del sistema, in realtà gli stessi AP WiFi si comporterebbero allo stesso modo anche se fossero installati su un collegamento internet dall’altra parte del mondo, ad esempio in Australia. Tale caratteristica ha permesso una rapida diffusione dei punti WiFi sul territorio, mantenendo al tempo stesso un controllo centralizzato per una gestione efficiente dell’infrastruttura.

La soluzione WiFi del Cineca è oggi utilizzata da circa 20 pubbliche amministrazione in tutta Italia ed ha contribuito alla creazione di FreeItalia WiFi, la federazione di pubbliche amministrazioni Italiane che consente a centinaia di migliaia di cittadini di utilizzare la stessa password su tutto il territorio nazionale. Sono circa 2.500 i punti di accesso WiFi e oltre 300.000 gli utenti che si collegano grazie alle infrastrutture installate da Cineca.

Il sistema è gratuitamente disponibile a chiunque volesse riutilizzarlo, essendo diventato nel 2012 un progetto autonomo opensource, OpenWiSP.

La Provincia di Roma, che ne ha finanziato lo sviluppo, ha voluto che fosse liberamente disponibile ad altre PA mettendo in pratica le direttive di riuso del software tra le PA Italiane. Oltre alle PA, la soluzione è utilizzata anche da università, municipalizzate ed aziende private. La soluzione è in uso anche fuori all’Italia (Argentina, Venezuela, UK).

La duttilità conseguente all’adozione di una distribuzione Linux ha anche consentito di annunciare sullo stesso dispositivo più reti WiFi, e di conseguenza l’avvio di diverse interessanti iniziative, come quelle di annunciare sugli AP WIFI della Provincia di Roma anche le reti WiFi delle università pubbliche della capitale, oppure il recente accordo con il consorzio GARR che consentirà a Cineca di annunciare sulle reti WiFi di propria gestione anche la rete internazionale Eduroam, che riunisce università e reti della ricerca di tutto il mondo.

Per fare un esempio, questo permetterà a un professore o un ricercatore dell’Università di Cambridge che si trova a Roma per manoscritti di fare delle ricerche, di collegarsi alla rete WiFi della Provincia di Roma installata in una delle tante biblioteche nazionali del centro cittadino utilizzando le stesse credenziali che utilizza nella sua università in Inghilterra.

Procedure di accesso più semplici, unite alla sempre maggiore diffusione di dispositivi smartphone, sembrano confermare WiFi come uno dei modi più utilizzati dagli utenti per accedere a Internet. Le modifiche sulle procedure di autenticazione introdotte recentemente dal governo italiano, poi, danno un ulteriore slancio al WiFi, facilitandone l’utilizzo da parte degli utenti.

Le Pubbliche Amministrazioni dovranno sempre più spesso occuparsi di fornire infrastrutture per l’accesso alla Rete ai cittadini, al pari di quanto già avviene per le strade e l’illuminazione pubblica; WiFi continuerà ad essere un mezzo efficiente ed economico per permetterlo. Cineca è pronto a raccogliere la sfida e sta già lavorando per far evolvere il sistema WiFi verso una rete di sensori che possano essere installati in grande numero (e a costi contenuti) sui territori delle amministrazioni pubbliche.

I nuovi hot spot avranno on-board anche sensori per la raccolta di dati ambientali quali polveri sottili, Co2, temperatura o umidità e saranno in grado di svolgere la doppia funzione di dare connettività WiFi ai cittadini e di raccogliere i dati dei sensori, inviandoli ad un sistema di raccolta centralizzato per il monitoraggio dell’ambiente. Tali dati potrebbero essere messi a disposizione dei cittadini dalla Pubblica Amministrazione in formato opendata.

L’avventura è appena cominciata.

MAURIZIO GORETTI

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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