Una chiusura inaspettata
Un evento raro si sta verificando nello stato di New York: una casa di cura progettata secondo il modello Green House sta chiudendo a causa di sfide fiscali. St. John’s Home ha annunciato giovedì che la sua comunità Green House Homes a Penfield, NY, sarà chiusa. I funzionari dell’azienda hanno dichiarato di essere in contatto con il Dipartimento della Salute dello stato per trasferire i residenti in strutture alternative. “È con grande tristezza che annunciamo la prevista cessazione dei servizi specializzati presso St. John’s Penfield Green House Homes,” ha affermato l’azienda in un comunicato stampa.
Le sfide del settore
Questa difficile decisione è il risultato di sforzi prolungati per mantenere le operazioni nonostante le difficoltà finanziarie, tra cui bassi tassi di rimborso Medicaid, costi crescenti per le cure e carenze di personale.
Penfield è un sobborgo di Rochester, NY, con quasi 40.000 residenti. Il Green House Project, creatore del modello Green House, ha aperto le porte alla sua prima piccola casa nel 2003. Le residenze sono più piccole rispetto alle strutture di cura tradizionali e sono progettate “per rafforzare l’umanità e la dignità degli anziani, eliminando gli elementi istituzionali che rendono la vita nelle case di cura tradizionali così alienante e isolante,” secondo il sito web dell’azienda.
Il modello Green House
Le Green House Homes di Penfield, aperte nel 2011, presentano due case a schiera con 10 residenti ciascuna. Questa struttura è una delle 411 sedi Green House presenti nel paese. Il Green House Project ha collaborato con oltre 80 organizzazioni in 33 stati e ha anche otto sedi in Australia e due in Canada.
Susan Ryan, CEO della società madre del Green House Project, ha dichiarato che non conosce tutti i dettagli della chiusura di St. John’s, ma ha confermato che l’implementazione del modello Green House è in crescita. “Stiamo continuando ad espandere il modello in nuovi mercati, sia a livello nazionale che internazionale, e le case Green House rimangono il gold standard per la qualità della vita e della cura,” ha affermato.
Un’alternativa sicura
Le strutture più piccole sono un’opzione desiderabile per molti fornitori che cercano di migliorare la qualità delle cure; i ricercatori affermano che sono state dimostrate come un’alternativa più sicura rispetto alle case di cura tradizionali, che sono state colpite duramente da malattie e decessi durante la pandemia.
Uno studio della JAMDA su 43 organizzazioni che supervisionano 219 strutture ha esaminato come le Green House e altre piccole case di cura abbiano limitato la diffusione del COVID-19. Ha scoperto che le strutture che incorporano il modello Green House hanno registrato tassi significativamente più bassi di casi di COVID-19.
Preoccupazioni per il futuro
St. John’s non ha rivelato quando la comunità chiuderà ufficialmente, secondo la copertura dei media locali. Tuttavia, Ryan ha espresso preoccupazioni riguardo a una tendenza negativa che ha osservato con le case di cura nonprofit che solo i legislatori possono correggere. “Siamo preoccupati per la tendenza più ampia delle nonprofit — per lo più al di fuori della rete Green House — di uscire completamente dallo spazio delle case di cura a causa di preoccupazioni relative ai rimborsi e alla regolamentazione,” ha affermato. “Chiediamo ai responsabili politici a livello statale e federale di incentivare organizzazioni di alta qualità dedicate a migliorare la vita degli anziani, disincentivando al contempo il tipo di assistenza istituzionale indecorosa e di bassa qualità che troppo spesso rappresenta l’unica opzione per gli anziani quando le nonprofit chiudono le loro porte.”
