Nelle aziende del secondo ventennio del Duemila sono sempre più importanti i ruoli informatici: per questo motivo negli organigrammi societari risulta una nuova figura che viene inquadrata come ‘CIO’. Ma di cosa si tratta? L’acronimo sta per Chief Information Officer, ovvero direttore informatico, che risulta essere dirigente d’azienda responsabile della funzione aziendale tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Di solito risponde direttamente all’amministratore delegato, ovvero il CEO. Si tratta indubbiamente di una posizione manageriale che si è resa assolutamente necessaria a seguito dell’esplosione della cosiddetta New Economy.
Cosa vuol dire CIO
Come già evidenziato, dunque, parliamo di una figura che riguarda il Direttore Informatico: per poter ricoprire questo ruolo bisogna avere una formazione altamente formativa che devono rispondere a uno standard di qualità UNI/ISO/IEC: viene richiesta una altissima preparazione tecnica nel campo IT derivante da molti anni di attività sul campo nei vari settori del problem solving, contrattualistica con fornitori, gestione e coordinamento IT, reti di comunicazione.
La figura del CIO viene regolamentata da ‘Agenzia per l’Italia Digitale’ che evidenzia, nel protocollo di intesa sui contratti con fornitori e servizi, un manuale operativo dal titolo “Linee guida per la qualità dei servizi ICT nella pubblica Amministrazione”: qui sono indicate con precisione quali competenze sono necessarie per un Chief Information Officer al fine dell’esecuzione di un contratto con la PA.
È utile riferirsi a questo protocollo per individuare professionalità che rispecchiano il reale ruolo di RSI in ambito sia privato che pubblico.
Quali sono le competenze del CIO
L’evoluzione della figura del direttore informatico porta ad una situazione in cui a fianco delle competenze tecniche sono ormai indispensabili capacità di leadership, comunicazione, comprensione dei processi aziendali, conoscenza del business e propensione al cambiamento. Il direttore informatico guida l’evoluzione delle risorse informatiche come strategia dei processi organizzativi aziendali adeguando le infrastrutture interne agli obiettivi definiti a livello aziendale.
Il suo compito principale è la direzione strategica dei sistemi informativi in azienda, in modo che si adattino al meglio ai processi aziendali e costituiscano un elemento di vantaggio competitivo a supporto delle attività di produzione.
Mansioni del Chief Information Officer
Ma quali sono i compiti che questa figura, all’interno dell’organigramma societario, deve ricoprire:
- Raccogliere e razionalizzare le esigenze dei propri “Clienti Interni”;
- Contribuire all’analisi e alla definizione dei processi aziendali;
- Contribuire alla definizione dei requisiti funzionali e architetturali degli strumenti informativi;
- Contribuire alla gestione del cambiamento dovuto all’introduzione di nuovi strumenti informativi;
- Definire e gestire il budget destinato ai Sistemi Informativi;
- Definire degli standard metodologici e tecnologici di riferimento;
- Definire metriche (KPI, SLA) per la valutazione dell’efficienza interna e dei fornitori di software e servizi;
- Organizzare e gestire il funzionamento quotidiano dei sistemi informativi, ottimizzando le risorse interne e gli appalti verso fornitori esterni;
- Organizzare e gestire il flusso delle informazioni sulla base dell’esperienza agevolando l’uso della tecnologia nel complesso informativo.
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