Un caso di clonazione senza precedenti
Nel settembre 2023, un uomo del Montana, Arthur Schubarth, è stato condannato a sei mesi di carcere per aver contrabbandato un clone di una delle specie di pecore più grandi e rare del mondo, l’argali di Marco Polo. Questo caso ha sollevato interrogativi non solo sulla legalità della clonazione animale, ma anche sulle implicazioni etiche e ambientali che essa comporta.
Secondo i documenti del tribunale, Schubarth ha portato nel suo paese parti del corpo di un argali di Marco Polo proveniente dal Kirghizistan, con l’intento di clonarlo. Nel 2015, ha avviato un accordo con un laboratorio per creare un clone, ribattezzato Montana mountain king (Mmk). Questo clone è diventato il fulcro di un’operazione di allevamento illegale, in cui Schubarth ha utilizzato lo sperma di Mmk per ingravidare altre pecore e vendere i loro agnelli a cacciatori appassionati.
Le conseguenze legali e le preoccupazioni ambientali
Il caso ha attirato l’attenzione delle autorità, poiché la clonazione di animali in via di estinzione è un reato grave. Schubarth non è il primo a trovarsi in guai legali per la clonazione di animali; nel 2011, un altro uomo fu multato per un reato simile riguardante cervi. Tuttavia, la situazione di Schubarth è particolarmente complessa, poiché si stima che decine di discendenti di Mmk possano trovarsi in circolazione, tutti definiti “di contrabbando” nei documenti legali.
Le autorità hanno avviato indagini per capire quante di queste pecore siano ancora in libertà e quali rischi possano comportare per le specie autoctone. La preoccupazione principale è che i discendenti di Mmk possano competere con le specie locali, alterando l’equilibrio ecologico.
Gli accordi di patteggiamento firmati dagli uomini coinvolti nel caso prevedono misure di quarantena per gli animali contenenti DNA di argali di Marco Polo, ma la situazione rimane incerta.
Il futuro della clonazione animale
Il caso di Schubarth ha sollevato interrogativi sulla necessità di inasprire le normative riguardanti la clonazione animale, specialmente per le specie in pericolo. Con l’aumento della tecnologia di clonazione e la sua accessibilità, è probabile che si verifichino ulteriori casi simili in futuro. Le aziende di clonazione, come ViaGen Pets, stanno già affrontando pressioni per garantire che le loro pratiche non violino leggi sulla fauna selvatica.
In un contesto in cui la clonazione di animali domestici è in aumento, il caso di Schubarth rappresenta un campanello d’allarme per le autorità e per la società.
La questione delle pecore ibride e delle loro origini rimane aperta, e la necessità di regolamentazioni più severe è più urgente che mai. Con il rischio di un traffico illecito di animali clonati, è fondamentale che le leggi si adattino rapidamente per proteggere la fauna selvatica e l’ambiente.