In un futuro che ormai si confonde sempre più con il presente, Cloud computing, dispositivi mobili e ogni tipo di oggetto elettronico si fonderanno insieme nell’internet delle cose.
Mettiamo il caso che l’elettronica rappresenti i nostri sensi, in un processo continuo di immagazzinamento di migliaia di informazioni. Poniamo il caso che il Cloud invece sia il nostro cervello, dove tutte queste informazioni vengono raccolte. In ultimo arrivano i dispositivi mobili, la nostra parte conscia, che utilizza questi dati in modo appropriato.
Con questo paragone chissà sarà più intuitivo capire il “cervello”, preso da un continuo lavoro di azioni automatiche ed inconsce, provocate da una sola azione conscia, che in ogni momento intenta raggiungere il suo potenziale massimo con il massimo della saggezza.
COS’E’ IL CLOUD?
Il Cloud computing è ancora un paradigma in evoluzione. L’Industria del Cloud Computing ha molteplici e differenti utilizzi, è un enorme ecosistema fatto da innumerevoli modelli di approccio al mercato. E’ spesso un servizio in ottica Pay-per-Use. Si può utilizzare da un qualsiasi dispositivo che può accedere alla rete.
Ma vediamo di ricostruire con un rapido percorso le varie tappe che hanno portato alla creazione del Cloud Computing. Erano gli anni ’60 e si era ben lungi dall’ipotizzare che in cinquant’anni avremmo fatto tutta questa strada. Le ipotesi di evoluzione c’erano, ma solo nel mondo scientifico, non tra la gente comune, che avrebbe dovuto aspettare gli anni ’80 per entrare davvero a contatto col nuovo mondo del web, diffuso e comune.
UN PO’ DI STORIA
Tutto inizia con uno dei pionieri del cloud computing, Douglas Parkhill, nel ’55 il professore scriveva un libro premonitore, “The challenge of the computer utility”, dove metteva il mondo IT sullo stesso piano (a livello di consumo e fruizione) di servizi come acqua, gas o simili. Quest’idea, oggi dominante, venne messa da parte perché il mondo non era abbastanza pronto ad una visione del genere.
Intanto con l’arrivo degli anni ’70 si cominciarono a creare i primi network privati, tutto restava ancora lontano dall’utilizzo pubblico di queste tecnologie; le persone “qualunque” non avevano ancora idea di quali porte stesse aprendo l’innovazione.
ARPANET è, in un certo senso, il progenitore del moderno internet, siamo nel ’82 e si cominciano a sviluppare architetture completamente distribuite, quindi altri antenati di internet.
E’ il 1989 quando al CERN viene ufficialmente rilasciato il nostro odierno WWW, adesso i computer non sono più oggetti, calcolatori fini a se stessi, diventano invece una rete complessa sempre collegata senza connessioni fisiche. E’ il motore che da il via alle idee cloud.
Nel corso degli anni 90′ si creano domini e si sviluppa la rete, nascono forum, servizi email e bancari; inizia l’e-commerce.
Si pronuncia per la prima volta il termine Cloud Computing
6 anni dopo sentiamo per la prima volta il termine Cloud Computing, lo pronuncia Rammath Chellappa, professore di Harvard che in una conferenza universitaria si lancia in ipotesi future e ipotizza, appunto, il Cloud. Prima che il termine venga usato in una campagna pubblica bisognerà però aspettare il 2006 quando il CEO di Google ne parla in una conferenza stampa.
Nel 99′ Salesforce è la prima azienda a fornire servizi di Cloud Computing alle imprese e conia il termina SaaS (Software As A Service) diventando una delle aziende che tutt’oggi resta tra le più innovative d’America. Un anno prima, nel ’98 nasceva VMware, altro pilastro del futuro Cloud e della virtualizzazione che comincia ad aprire ancora di più il mercato offrendo anche servizi di IaaS (Infrastructure As A Service). Con l’avvento del nuovo secolo Amazon ha giocato un ruolo fondamentale nell’implementazione del cloud, potenziando e modernizzando le proprie strutture, preparandosi ad offrire servizi cloud che si sarebbero rivelati quasi imbattibili.
Nasce il servizio di email in Cloud di Google: gmail
Non passa molto tempo per veder fiorire altri servizi Cloud come ad esempio il famoso Gmail, servizio di email in Cloud, datato 2004. Intanto sono nati i primi smartphone grazie a Blackberry, e danno una dimensione di vera mobilità all’accesso a internet, grazie ai telefoni di nuova generazione si potrà essere sempre connessi ai nostri dati e ai servizi tra le nuvole.
Siamo già nel 2006 quando Google lancia dei servizi che funzionano direttamente dal browser, che vanno a sostituire programmi di uso corrente. Questi servizi cominciano ad essere molto utilizzati, comincia a radicarsi il concetto di Cloud.
Sempre Amazon compie un altro passo avanti lanciando Web Services, una suite basata sul Cloud, e creando il termine PaaS (Platform As A Service), questo fa si che si inizi ad utilizzare le nuvole anche come piattaforma di utilizzo per sistemi operativi.
Il Cloud continua ad evolversi con un processo graduale e apparentemente ogni anno di più viviamo in una società Cloud Computing based, un mondo in cui non si potrà prescindere da servizi Saas e PaaS, e da un futuro dove non si installerà più niente di fisico nei nostri dispositivi. Un futuro in cuile soluzioni tecnologiche pioveranno dalle nuvole.
PERCHE’ UN’AZIENDA DOVREBBE STARE TRA LE NUVOLE
Oggi sono sempre di più le piccole e medie imprese che scelgono di virtualizzare la capacità di un server e le applicazioni aziendali risparmiando così su hardware e software. Il Cloud Computing del resto è già stato annunciato come la nuova fronteria dell’IT per l’Italia.
Recenti studi dell’Unione Europea confermano anche un altro aspetto fondamentale in tempi di crisi economica:
con la “nuvola” si può arrivare a risparmiare fino al 30% delle bollette informatiche aziendali, creando 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro con un aumento del prodotto interno europeo pari all’1% entro il 2020.
TT Tecnosistemi, consapevole dei profondi cambiamenti del mercato, ha investito in nuovi team di professionisti focalizzati sullo sviluppo applicativo e sull’erogazione di servizi cloud.
Senza stravolgere in maniera significativa l’attuale assetto IT dei propri clienti, TT tecnosistemi propone l’implementazione del Cloud in maniera graduale, secondo le necessità e le aspettative dell’interlocutore, con servizi scalabili e dinamici in grado di garantire la conservazione e la sicurezza del dato, che rappresenta il core business di imprese ed enti della pubblica amministrazione.