Per aprire una agenzia di viaggi è preferibile optare per un franchising: vediamo perché. Le agenzie viaggi sono imprese che si occupano dell’organizzazione di viaggi e soggiorni sul territorio nazionale o all’estero ma anche di una serie di servizi come la prenotazione di biglietti nel trasporto aereo, ferroviario o marittimo. Sono inoltre indispensabili per occasioni particolari come per esempio viaggi aziendali o di nozze.
Agenzie di viaggi tra boom, crisi e risalita
Negli anni ottanta si è assistito a un vero boom delle agenzie viaggi anche nei comuni più piccoli di ogni territorio italiano. Era il periodo in cui la vacanza al mare o in montagna erano una sorta di status symbol irrinunciabile per la middle class. È il periodo dei grandi tour operator e del fiorire delle agenzie di viaggio in franchising.
Il trend in salita arriva fino agli anni 2000 quando si affacciano i grandi colossi digitali del web e delle agenzie online che a quei tempi erano in grado di offrire pacchetti di viaggi a prezzi più bassi rispetto alle agenzie viaggi tradizionali. Segue dunque un periodo di crisi che serve però a tutto il sistema per riorganizzarsi e allinearsi al mutato cambiamento di scena.
Del resto, nel corso degli anni, molti utenti si rendono di quanto sia importante il valore aggiunto delle agenzie di viaggio presenti sul territorio, la capacità dei professionisti di ritagliare un viaggio davvero su misura per il cliente. Nel giro di qualche anno dunque, soprattutto le agenzie organizzate nella forma del franchising, sono riuscite a cambiare pelle e a tornare a un trend positivo.
Aprire un’agenzia di viaggi in franchising
Come abbiamo già accennato, a resistere all’ondata d’urto dei colossi online sono state soprattutto le agenzie in franchising. Il motivo risiede nel fatto che sono dotate di una maggiore forza contrattuale di una qualsiasi agenzia viaggi sul territorio nello spuntare tariffe più convenienti ai vari tour operator.
Inoltre, le agenzie di viaggi organizzate in franchising hanno saputo anche adeguarsi alle mutate esigenze del mercato, spesso affidando alle proprie agenzie sul territorio, il compito di organizzare speciali pacchetti indoor ossia legati alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, culturali ed eno-gastronomiche del luogo che sono sempre più richiesti dalla clientela nazionale e soprattutto, internazionale.
Aprire un’agenzia viaggi in franchising significa anche risparmiare tempo ed energie riguardo i tempi burocratici per avviare l’attività, pratiche delle quali di solito si occupa l’agenzia madre.
Ovviamente ci sono vari tipi di affiliazione. Si va dalle formule “light” a quelle “chiavi in mano”, tutto ovviamente deve essere ben esplicitato nel contratto. Naturalmente maggiori saranno i servizi offerti, maggiore sarà la fee d’ingresso (ed eventuali Royalities) che dovrà versare chi intende affiliarsi a un determinato marchio di franchising.
L’iter burocratico
Per quanto riguarda l’iter burocratico da seguire, occorre precisare che la materia è disciplinata dai singoli regolamenti regionali, ai quali occorre pertanto fare riferimento. È importante rivolegrsi alla Camera di Commercio o alle associazioni di categoria per avere tutte le indicazioni del caso.
Occorre trovare un locale su strada (l’ideale sarebbe ovviamente in un centro commerciale) che sia conforme alle norme urbanistiche e catastali. In genere l’iter prevede la presentazione di un suap (segnalazione unica attività produttiva), l’apertura di una partita IVA, l’iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, la pratica per la messa in regola con l‘Inps.
Costi e rischio d’impresa sono piuttosto contenuti rispetto a quelli legati alle altre attività produttive in quanto solitamente è sufficiente un piccolo locale con un arredamento basic e non ci sono spese di magazzino da sostenere: si acquista quello che si vende, ossia i pacchetti dei tour operator ai propri clienti.
LEGGI ANCHE:
