Aprire un Bed&Breakfast rappresenta per tante persone un’opportunità davvero imperdibile. Soprattutto per chi ha magari ricevuto in eredità un edificio che ben si presta a questo uso o un appartamento di notevoli dimensioni. Spesso la soluzione più fruttuosa è proprio quella di ricavarne un B&B che possa garantire una rendita extra. Ma cosa serve per aprire un B&B? Quali sono i costi e le tasse da pagare? Cerchiamo di spiegare in questo articolo tutto ciò che è necessario sapere per intraprendere questa attività.
Come aprire un B&B: i requisiti
Partiamo innanzitutto dalla definizione: un Bed&Breakfast non è una guest house né un affittacamere o un piccolo albergo. Occorrono requisiti completamente diversi e, soprattutto, la regolamentazione cambia in base alla Regione di residenza; per questo è comunque consigliabile rivolgersi ad un legale che possa seguire tutte le fasi, non essendoci in merito una normativa univoca.
Innanzitutto occorre avere un numero di camere che, in base alla Regione appunto, varia da un massimo di tre a un massimo di sei, con posti letto da sei a venti. La superficie di ogni stanza deve essere di 8mq per le camere singole e 14mq per quelle doppie. Il bagno privato in stanza non è obbligatorio, se non in alcune Regioni dopo un certo numero di camere, anche se caldamente consigliato perché aumenta in modo esponenziale la possibilità di affittare la stanza. La colazione è obbligatoria e i cibi serviti devono essere preconfezionati e non manipolati. Il cambio della biancheria, al contrario ad esempio degli hotel, non segue regole fisse. Le tariffe devono sempre essere esposte e, soprattutto, comunicate alla Regione, insieme al numero degli ospiti presenti in struttura.
Documentazione e costi per aprire un B&B
E a livello fiscale, cosa serve per aprire un B&B? Anche in questo caso la competenza è principalmente regionale. Una regola che vale per tutti, però, è che non occorre la partita IVA. Dopodiché, approssimativamente, possiamo riassumere i dati necessari in questi punti:
- documento di identità e codice fiscale del titolare;
- luogo in cui si trova la struttura;
- numero di posti letto;
- servizi igienici a disposizione;
- servizi complementari;
- periodo di esercizio e chiusura dell’attività.
I costi da affrontare per aprire un B&B sono invece relativi alla burocrazia necessaria e alla promozione, quindi: verifica di idoneità della struttura, assicurazioni, adeguamento alla normativa antincendio, sito web professionale. Infine, per quanto riguarda la tassazione, i Bed&Breakfast rientrano nei cosiddetti “redditi diversi” e sono dunque soggetti ad una aliquota Irpef che va dal 23% al 43%.