Aprire un distributore di benzina è un progetto considerato molto redditizio nella mentalità comune ma che è altresì stancante e che richiede un grandissimo impegno di energie. Innanzitutto aprire un distributore di benzina significa lavorare esposti alle intemperie che sia troppo caldo o troppo freddo l’era “servito” per il cliente dovrà sempre essere coperta. È un progetto economicamente impegnativo perché l’investimento iniziale è davvero molto elevato.
Ci sono due tipologie di distributori si servizio:
- I premium, ovvero affiliati alle società di petrolio internazionali.
- Gli indipendenti, ovvero quelli che si appoggiano a reti locali di esigue dimensioni-
I distributori a uso privato sono destinati al rifornimento di aziende, imprese o esercizi commerciali mentre i distributori pubblici riforniscono chiunque ne abbia necessità. La differenza tra i due sta anche nella possibilità di apertura, ovvero, nel caso dei distributori pubblici la presenza dei distributori è prevista nei piani regolatori comunali.
Come aprire un distributore di benzina: l’iter da seguire
Per aprire un distributore di benzina le opzioni sono due: rilevare un distributore già esistente oppure costruirlo ex novo. Ovviamente sono due opzioni che hanno una notevole differenza di costo iniziale, infatti per costruire un impianto nuovo i costi stimati non sono meno di 500mila euro a cui si dovranno sommare 30mila euro di allacci necessari all’avvio dell’attività. I costi comprenderanno le licenze, la registrazione della società e le relative spese pratiche burocratiche varie, la costruzione dei locali e le attrezzature necessaria al distributore, i mobili per gli uffici e gli allacci delle utenze.
L’iter burocratico da seguire richiederà molti step da essere effettuati nel seguente ordine:
- Ottenere la licenza petrolifera che va richiesta al comune in un documento che specifica il luogo dove sorgerà l’attività, le dimensioni, le distanze da altri impianti e la presenza o meno di servizi aggiuntivi.
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- Ottenere la concessione edilizia.
- Richiedere al Comune l’attestazione d’idoneità dell’area selezionata.
- Richiedere l‘autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
- Richiedere l’autorizzazione al comune per il carburante venduto.
- Ottenere il nulla aosta dell’Asl per le installazioni elettriche.
- Richiedere il collaudo impianti di Asl, Comune e U.T.I.F.
La tempistica dei tempi stimati per l’ottenimento di tutta la documentazione è di circa 12 mesi. Una volta conclusa questa fase sarà necessario provvedere al redigere un piano di sviluppo dell’attività che comprenda le strategie di marketing e promozionali al fine di accrescere rapidamente il numero dei clienti e divenire un riferimento sul territorio.
Per trasformare il nostro distributore di benzina in un’attività redditizia sarà necessario inoltre provvedere ad aggiungere servizi integrativi remunerativi, come i cambi gomme, cambio olio e batteria, la funzione di autolavaggio e possibilmente inserire anche un angolo bar e ristoro dotato di ampi servizi igienici.