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Come aprire una caffetteria: tutte le informazioni utili

Come aprire una caffetteria di successo: la progettazione, i dettagli, il business plan.

Come aprire un bar
Quello che bisogna fare per aprire una caffetteria.

A chi non è passato per la testa l’idea di aprire un bar? La caffetteria è quel tipo di attività che andrà sempre di moda e che non passerà mai, almeno in Italia. Attualmente sono molto in voga le caffetterie moderne e di tendenza, bio e vegan come quelle vecchio stile nel nome della tradizione. Tutte attività che comunque propongono tostature particolari, caffè aromatizzati e infinite tipologie di miscele di caffè.

Una caffetteria che si rispetti richiede molto di più che saper fare caffè e scontrini. Nonostante il caffè in Italia sia un culto, e il suo consumo un’abitudine radicata, la concorrenza nel settore è davvero pazzesca, come altrettanto pazzesco è il numero di caffetterie o bar che chiudono per fallimento o mancanza di giro di affari.

Avere una caffetteria di successo significa saperci fare con la gente oltreché avere uno spiccato senso imprenditoriale e una comprovata professionalità, ed è, senza ombra di dubbio, una soluzione molto interessante per un’attività in proprio.

Come aprire una caffetteria

Prima di procedere con la burocrazia, sono molti gli step da seguire per aprire una caffetteria, vediamo quali:

  • fare uno studio di mercato a partire dall’area in cui si ha intenzione di aprire l’attività per scoprire la concorrenza e ciò che funziona o non funziona e i perché.
  • Scrivere un progetto in cui evidenziamo le peculiarità della nostra caffetteria: il format, il menù, i plus, il tema del locale, i suoi valori, lo stile e l’atmosfera, la promozione e la promozione mediante social network.

  • Redigere un business plan ovvero un’analisi dei costi e dei ricavi potenziali.
  • Selezionare la location scegliendo una posizione strategica, visibile e di passaggio, vicino ad altre attività commerciali. Solitamente una caffetteria non dovrebbe essere di dimensioni più piccole di 40 mq.
  • Progettare gli spazi interni al fine di ottenere il miglior risultato estetico e al contempo la migliore facilità di gestione e praticità di lavoro dietro al banco.

L’iter burocratico per aprire una caffetteria

Nonostante per aprire una caffetteria non sia richiesta la licenza si dovrà comunque seguire un particolare iter burocratico:

  • Aprire una partita IVA.
  • Procedere con l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio del territorio di competenza.
  • Inviare la SCIA al comune ovvero la segnalazione certificata d’inizio attività.

  • Aprire le posizioni INPS e INAIL.
  • Richiedere il permesso per montare l’insegna.
  • Procedere al pagamento dei diritti SIAE per riprodurre musica nel locale.
  • Richiedere il permesso all’Agenzia delle dogane per la vendita e la somministrazione di alcolici.
  • Prendere l’attestato SAB, ovvero l’Abilitazione alla Somministrazione di Alimenti e Bevande.
  • Prendere l’attestato HCCP necessario per chi ha contatti con gli alimenti.
  • Mettere a norma il locale in termini di sicurezza e d’igiene al fine di prendere il nulla osta sanitario ASL.
  • Effettuare una valutazione dell’impatto acustico nel caso di voglia organizzare un evento.
  • La valutazione anti incendio che sarà effettuata dai vigili del fuoco.

Aprire una caffetteria: i costi

Aprire una caffetteria di dimensioni contenute comporta un investimento minimo di 60mila euro. Questo considerando la ristrutturazione del fondo e l’attrezzatura necessaria, i primi rifornimenti e la fase di partenza.

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Scritto da Chiara Cichero

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