Come aprire una ditta individuale

Aprire una ditta individuale passo dopo passo: l'iter burocratico, i vantaggi e gli svantaggi.

aprire una ditta individuale

Avere una propria attività è il sogno nel cassetto di moltissimi giovani. Un sogno che è spinto dall’idea di portare avanti un’attività appassionante, magari innovativa, piacevole, stimolante e che rifletta le proprie abilità. Ma aprire una ditta individuale non è semplice, soprattutto al giorno d’oggi. Serviranno quindi una buona idea, capacità per concretizzarla, determinazione, forza di volontà e abilità imprenditoriali.

Una ditta o un’impresa individuale è una delle forme giuridiche più semplici e maggiormente utilizzata in Italia per l’apertura di una qualsiasi attività commerciale o artigianale. Una ditta individuale richiede un iter burocratico molto snello, economico e breve, ovvero l’ideale per iniziare un percorso lavorativo indipendente.

Si parla di ditta individuale quando “una persona fisica svolge un’attività produttiva finalizzata alla produzione e/o allo scambio di beni e servizi in forma professionale, ossia organizzando e coordinando da sé i fattori produttivi, quali il capitale e lavoro necessari, e assumendo completamente il rischio dell’attività”.

Una ditta individuale è determinata da tre caratteristiche

  • L’imprenditore è l’unico responsabile.
  • Coincidenza dei patrimoni d’impresa e personale: ovvero nei casi d’insolvenza il creditore si potrà rifare sui beni mobili e immobili di proprietà dell’imprenditore.
  • Autonomie decisionali e gestionali.

Come aprire una ditta individuale

Per aprire una ditta individuale si deve effettuare la procedura ComUnica: un documento da compilare e presentare per via telematica attraverso il software ComunicaStarweb, che si trova sul sito del Registro delle Imprese al fine di notificare agli enti l’inizio della nuova attività. Prima d’inoltrare la ComUnica si dovrà aprire una caselle di porta certificata (PEC) e registrare la firma digitale.

La ComUnica accorpa i seguenti adempimenti:

  • La denuncia d’inizio attività all’Agenzia delle Entrate.

  • L’apertura della Partita IVA, l’indicazione del Codice ATECO e il regime fiscale.
  • L’iscrizione al Registro delle Imprese REA (o all’Albo degli Artigiani).
  • Apertura delle posizioni INPS e INAIL (qualora necessaria)

La SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, invece sarà necessaria solo per ristoranti, bar, negozi, attività agricole, artigianali, produttive e turistiche SCIA che andrà presentata contestualmente alla ComUnica.

Aprire una ditta individuale: pro e contro

I vantaggi di aprire una ditta individuale sono:

  • Autonomia
  • Costi gestionali limitati
  • Zero capitale minimo per iniziare
  • Non serve il notaio
  • Poca burocrazia
  • Compatibilità con il regime forfettario

Le ditte individuali possono essere assoggettate al regime forfettario e beneficiare dell’aliquota al 15%, riducibile fino al 5% per cinque anni se in possesso dei requisiti per l’aliquota startup.

Gli svantaggi di aprire una ditta individuale sono:

  • Alto rischio imprenditoriale.
  • Responsabilità diretta in caso di debiti.

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Scritto da Chiara Cichero

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