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Come creare una startup online innovativa

In Italia il numero di nuove start up è in continua crescita, vediamo come come creare una start up online innovativa

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Negli ultimi anni si sta assistendo sempre di più al fenomeno che vede la nascita di nuove startup innovative, in Italia se ne contano oltre 10.000. Andiamo a scoprire che cos’è una startup innovativa e come crearne una.

Che cos’è una startup innovativa

Una startup innovativa è una società di capitali costituita, anche in forma di cooperativa, in Italia o in un altro Paese dell’Europa, che abbia una sede produttiva o una filiale presente anche in Italia. Una startup deve avere come oggetto prevalente o sociale: la produzione, lo sviluppo, la commercializzazione di prodotti e servizi innovativi che abbiano un alto valore a livello tecnologico. Una startup per definizione è un’organizzazione temporanea progettata per cercare un business model ripetibile e scalabile.

Come creare una startup online innovativa

La prima cosa da fare per creare una startup innovativa è decidere se ricorrere all’aiuto di un commercialista oppure fare da soli. Solitamente il commercialista è la figura di riferimento per predisporre le pratiche di apertura e scegliere il regime fiscale più conveniente. Ovviamente si tratta di una soluzione maggiormente veloce e semplice che però allo stesso tempo richiede un certo budget. In alternativa, se si preferisce l’idea di aprire una startup innovativa per conto proprio è possibile farlo attraverso il sito online startup.registroimprese.it, basta compilare il modello di costituzione da sottoscrivere con firma digitale. Al termine della compilazione, vengono prodotti due file che costituiscono rispettivamente la sezione atto costitutivo e statuto del modello informatico standard.

I due file vanno registrati fiscalmente attraverso la funzione di Registrazione presente nel sito. Ottenuta la ricevuta dall’Agenzia delle Entrate si provvede all’iscrizione della startup al Registro Imprese con pratica di Comunicazione Unica. Il Registro Imprese effettua i controlli previsti, in caso di esito positivo procede entro 10 giorni all’iscrizione provvisoria nella sezione ordinaria del Registro Imprese, con la dicitura “start-up costituita a norma dell’art. 4, comma 10 bis, del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3, iscritta provvisoriamente in sezione ordinaria, in corso di iscrizione nella sezione speciale.

Uno dei punti che spesso rischia di demotivare chi sta iniziando la propria azienda è quello di non trovare investimenti, ma se si è convinti della bontà del proprio progetto non c’è bisogno di essere spaventati.

Ci sono infatti diverse possibilità di finanziamento anche nelle fasi iniziali della vita di una startup, come ad esempio i Business Angels o i Venture Capital. Qualunque sia la tipologia di investitore più indicata, un bravo startupper deve essere comunque sempre in grado di fornire obiettivi e fattibilità del proprio progetto all’investitore e questo lo può fare attraverso il Business Plan. Esso non solo rappresenta il piano strategico alla base del lavoro di ogni imprenditore, ma anche un vero e proprio biglietto da visita nei confronti dell’investitore. Per chi ha un progetto imprenditoriale innovativo, in alternativa o in contemporanea alle forme di finanziamento di cui abbiamo parlato prima esistono anche gli incubatori di startup che sono realtà e soluzioni effettivamente molto interessanti. Entrare in un incubatore di startup può significare da un lato cedere una parte delle proprie quote societarie ma anche, dall’altro, ricevere dei servizi che effettivamente possono aiutare ad accrescere il fatturato e il valore dell’azienda. Infatti, in cambio, un incubatore potrebbe dare degli spazi per lavorare, il proprio know-how, visibilità networking, o anche supporto nei finanziamenti.

Decidere in quale incubatore entrare rappresenta sempre un momento molto delicato del percorso di uno startupper, ecco perché consigliamo di valutare sempre attentamente il programma, le condizioni contrattuali e i servizi offerti dall’incubatore e soprattutto il fatto di avere una visione di business in comune. L’ultimo passo rappresenta la scelta del team, elemento determinante per il successo di una nuova startup. Nel mondo start up infatti esistono delle figure fondamentali che, soprattutto nelle fasi iniziali del business, possono occuparsi delle principali aree di lavoro come ad esempio il business development, la parte tech e anche il marketing. Nel corso del tempo e con l’arrivo di nuovi finanziamenti, il team potrà poi decidere di ampliarsi e accogliere nuovi professionisti che potranno essere assunti come dipendenti oppure come collaboratori freelance come spesso accade nel mondo digitale.

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Scritto da Redazione Think

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