Ci stanno davvero a cuore privacy e libertà d’espressione nell’era digitale apparentemente senza limiti di sorta? Oppure la sorveglianza elettronica (governativa o imprenditoriale) è il giusto prezzo da pagare per potersi muovere senza problemi in questi spazi interconnessi?
Al di là delle preferenze individuali, il fatto è che gran parte dei cittadini globali, online come offline, sembra rispondere (giustamente) sì alla prima domanda e no alla seconda
E comunque il dibattito su questi temi va facendosi sempre più urgente, grazie anche all’onda