Come SeeJay ha raccontato la prima campagna elettorale social in Italia

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Mi piace. Testiamolo sulla campagna elettorale. Facciamone un racconto collettivo, che ne dite?

Caspita! Appena il tempo di parcheggiare la DeLorean e quel futuro inizia subito a muovere i primi passi.Siamo in beta privata da circa un mese quando Riccardo Luna, Marco Pratellesi e David Casalini ci propongono di costruire su SeeJay le basi per un esperimento editoriale senza precedenti.

Lo chiamiamo Italia2013.me. Facciamo una pagina per ciascun candidato. Eventi, comizi, talk show. Per ogni topic aggreghiamo le condivisioni sui social network e invitiamo i lettori a partecipare.

Sono gli ultimi giorni del 2012 e fino a quel momento nessuno dei nostri tester ne aveva fatto un uso così intensivo. Teniamo a bada le preoccupazioni recitando un mantra attribuito a Reid Hoffman, per gli amici Mr.

Linkedin:

Se non sei imbarazzato dalla prima versione del tuo prodotto, vuol dire che lo hai lanciato troppo tardi.”

Siamo appena partiti e quella che ci si presenta è un’opportunità eccezionale, un contesto ideale per mostrare chiaramente come una redazione può gestire tutti i contenuti user-generated attraverso SeeJay, in cosa consiste il servizio, cosa può fare per i publisher.

Un paio di riunioni per coordinarci con il gruppo e si parte.

Forniamo gli accessi alla redazione che si prepara a sperimentare una content curation a 360°, esplorando tutte le fonti disponibili nella beta: ricerche in tempo reale su Twitter, Instagram, Facebook e Youtube.Mostriamo loro le feature principali, la selezione dei contributi e la scelta del formato desiderato per la pubblicazione di testi, immagini e video.

Non solo social: Italia2013 proporrà argomenti di discussione direttamente ai propri lettori, per ricevere contributi dal sito e dall’app già catalogati per data, fonte, tipologia, georeferenza, per semplificare quel grande lavoro di redazione che solitamente si cela dietro ai vari inviaci la tua foto che compaiono un po’ ovunque su quotidiani, magazine e blog.

SeeJay permette di fare tutto questo in modo automatico, riservando al redattore solo il piacere di scegliere cosa pubblicare. Li abbiamo chiamati “Canali Tematici” e Italia2013 ne aprirà almeno uno per ogni candidato. Ne risulteranno conversazioni web ricostruite integrando i materiali ricevuti nei Canali Tematici a quelli estratti dai social network.

Coordinato da Riccardo Luna e Marco Pratellesi, il team di giornalisti in collaborazione con la Scuola Walter Tobagi, l’Università Statale di Milano, lo IULM e l’Università di Siena si stabilisce negli spazi del Talent Garden.

Salgono a bordo altri pionieri: i ragazzi di Caffeina per il sito, Aida Monitoring per le statistiche, Shoot 4 Change, già partner e beta-tester di SeeJay, con le sue fantastiche “chiamate alle armi fotografiche” rilanciate dagli Instagramers italiani e molti altri.

Perché Italia2013 è stato, sin dall’inizio, un esperimento esclusivo e inclusivo al contempo.

Un mese di campagna elettorale. Ci prepariamo a fare il nostro ingresso in quella che è a tutti gli effetti un’arena, dove i media saranno pronti a dare il massimo, per la copertura di eventi che animeranno il Paese da qui al voto.

In ufficio la tensione è alle stelle ma, alla vigilia del lancio, l’editoriale d’apertura di Marco Pratellesi spazza via ogni nostra preoccupazione centrando un punto per noi essenziale:

Viviamo in una società caratterizzata da un’abbondanza di informazioni e da una scarsità di tempo. Ricostruire una storia, un evento attraverso la rete può richiedere ore di lavoro e ricerca. E il lettore non sempre ha questa disponibilità. Proveremo a fare noi questo lavoro, da oggi e fino alla fine della campagna elettorale, con una redazione di giovani giornalisti che analizzando i flussi di informazioni dai social media ricostruiranno in tempo reale il valore, la qualità, la rilevanza attraverso “il racconto della rete”.

Quello che facciamo si chiama “content curation”, una frontiera nuova per il giornalismo che si misura con la capacità di raccontare il mondo attraverso fonti diverse. Ecco, le nostre fonti non sono le agenzie di stampa, non i giornali, non le televisioni o i palazzi della politica. Le nostre fonti siete voi, le “conversazioni” dei cittadini, ma anche quelle dei candidati che per la prima volta sembrano aver capito l’importanza di essere presenti sui social media”.

Pronti, via. La redazione utilizza SeeJay testando tutti i formati di pubblicazione disponibili. Foto, status e tweet vengono raccolti in gallerie e board a corredo dei pezzi, le mappe illustrano i temi di più ampio respiro e il tutto è accompagnato da una panoramica quotidiana in formato bricks. Il “racconto della rete”, appunto.

Le timeline costruite con SeeJay approdano sulle pagine dell’Huffington Post mentre Italia2013.me gestisce quotidianamente migliaia di contributi condivisi in Rete, rivelandosi quel test eccezionale che aspettavamo e fornendo spunti per arricchire e affinare il servizio.

Tutto questo in appena trenta giorni di una campagna elettorale che, è il caso di dirlo, non ci ha fatto davvero mancare nulla: promesse e proposte shock,crac e scandali, master e laureeinventate, il tutto mentre unPapa si dimette, piovono meteoriti e arrivano tsunami… potevamo forse chiedere di meglio?

Ogni evento si trasformava in una pagina dove canalizzare le conversazioni, fare il punto sui momenti salienti e mostrare le reazioni all’interno dei social, ricostruendo la giornata attraverso brevi articoli, che consentissero al lettore di esplorare al meglio il flusso di UGC in costante aggiornamento.

Nel frattempo, dopo mesi di sviluppo autofinanziato, la nostra startup era giunta al momento della costituzione, avvenuta proprio qualche giorno dopo il lancio di Italia2013.

Mentre ovunque si moltiplicano le iniziative basate sullo storytelling, cresce di pari passo l’esigenza di strumenti per gestire in modo efficace questa “narrazione collettiva” e il team di SeeJay prosegue nell’attività di ricerca di un investor per aprire al mercato internazionale.

Rimbalziamo tra Roma e Milano armati di pitch e business plan in uno scenario che si fa ogni giorno più interessante: migliaia di redazioni coinvolgono i lettori sui temi del giorno, le agenzie di comunicazione progettano campagne incentrate sugli UGC, i brand valorizzano le proprie community attraverso contest e condivisione, i media si lanciano nel second screen e le amministrazioni pubbliche invitano alla partecipazione i propri cittadini.

Il nostro obiettivo è quello di trasformare questo immenso flusso di dati in storie. Offrire un ambiente di lavoro dove gestire la richiesta, la ricerca, la selezione e la pubblicazione dei contenuti condivisi da ognuno di noi, in Rete, ormai ininterrottamente.

Al termine di questo esperimento salutiamo e ringraziamo nuovamente il dream team di Italia2013, orgogliosi di aver partecipato al “primo quotidiano user-generated” e augurandoci di tornare a collaborare su nuovi progetti.

Chissà, magari in futuro…

– Carlo hai preso tu le chiavi della DeLorean?

FABRIZIO VERROCCHI e CARLO BRUNELLESCHI

N.B.SeeJay è in beta privata, richiedi il tuo invito su www.seejay.it.

Si ringrazia Shoot4Change per le foto presenti in questo post.

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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Scritto da chef

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