Con l’utente al centro dei processi semplifichiamo l’Italia digitale

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Come è possibile avere un record di servizi pubblici online (oltre 100mila, in Italia) ma anche il record di scarso utilizzo da parte di cittadini e imprese?

Questione di linguaggio. Questione di interfaccia. Questione di rispetto dell’esperienza utente. E si direbbe che, nell’incrociare queste tre variabili, la PA nelle sue varie stratificazioni e mille campanili ha un po’ arrancato.

Italia login, l’utente al centro

Avvicinare tecnologie e esperienze di navigazione a ciò che ciascuno di noi sperimenta quotidianamente navigando in rete è il punto di partenza del progetto Italia Login, promosso da Paolo Barberis, Consigliere per l’Innovazione del Presidente del Consiglio, e sviluppato da AgID, Agenzia per l’Italia Digitale.

L’idea è quella di consentire ai cittadini l’accesso a un unico sistema integrato dove poter gestire tutti i servizi online attraverso una unica chiave di accesso (SPID), ma anche in un ambiente coerente e coordinato, ancorchè mantenendo le identitá delle diverse amministrazioni.

Un ambiente che sia per i cittadini “riconoscibile”. Che faccia dire “ecco questo è un servizio pubblico. Questo è un luogo dove interagisco con la mia amministrazione, con lo Stato (che poi è la nostra “casa comune”).

Alla base del progetto c’è innanzitutto la semplificazione, che passa attraverso un sistema coerente di navigazione, nell’interfaccia e nell’usabilità.

Troppo spesso digitalizzare l’amministrazione ha significato digitalizzare i processi esistenti, senza cambiare. Con il risultato che, digitalizzandola, la burocrazia può sembrare perfino più complicata.

Ed invece, se vogliamo che cambi il rapporto fra cittadini e PA e che la trasformazione digitale dell’amministrazione sia sentita come necessità non solo dagli addetti ai lavori, ma da tutti, bisogna che tutti ne percepiscano il vantaggio, attraverso servizi più semplici, più veloci, più «smart».

“Design is not just what it looks like and feels like. Design is how it works”, diceva Steve Jobs. E se c’è stata una rivoluzione, in questi anni, oltre e insieme a quella digitale, questa è stata proprio quella dell’interfaccia di utilizzo di servizi e oggetti da Facebook all’iPhone, diffusissimi anche grazie alla loro estrema semplicità. Se applichiamo questo pensiero al linguaggio delle pubbliche amministrazioni e ai loro servizi, comprendiamo come un’identità visuale coerente e più semplice da usare non sia solo un fatto estetico – come molti credono – ma sia un fatto di sostanza. Significa riconoscibilità, facilità di utilizzo, e in definitiva, accesso ai servizi e uso dei medesimi da parte di tutti.

Il progetto Iris e le linee guida per i siti web della PA

Il 21 novembre scorso AgID ha presentato le Linee Guida di design per i siti web della Pubblica Amministrazione (attualmente in versione alpha) nelle quali vengono descritti i principi e gli strumenti fondamentali per la creazione di siti web della PA anche con l’obiettivo di avviare tutta la PA verso un’identità coerente.

È stato già realizzato un primo caso di applicazione concreta di queste linee guida: il nuovo portale del Governo Italiano online sempre dal 21 novembre.

Ma l’Italia è il paese delle mille cittá. La maggior parte dei servizi pubblici viene gestita da comuni e enti locali. Nel quotidiano, è al proprio comune che le persone, ma anche le imprese, sj rivolgono quando devono o vogliono interagire con l’amministrazione. Per questo è importante che il cambiamento si diffonda sui territori e non rimanga solo patrimonio delle amministazioni centrali. O sarà così, o difficilmente cittadini e imprese percepiranno la trasformazione digitale dell’amministrazione.

Per questo il Comune di Venezia, insieme a Venis, ha raccolto immediatamente la sfida ed ha riprogettato IRIS secondo le linee guida nazionali.

IRIS, attivo dal 2008, è il servizio per la segnalazione dei bisogni di manutenzione urbana a Venezia. I cittadini possono segnalare un problema indicando su una mappa on line il punto esatto in cui esso si trova o pubblicando una fotografia del luogo interessato. Immediato il riscontro da parte dell‘Amministrazione Comunale, che indica sul sito quale ufficio ha in carico la segnalazione e lo stato di avanzamento nella soluzione del problema.Ieri l’altro, in occasione della seconda Giornata della trasparenza del Comune di Venezia, è stato presentato il nuovo sito di IRIS come primo progetto della PA locale ad aver recepito le Linee Guida di design per i siti della Pubblica Amministrazione.

IRIS, tra l’altro, è anche una soluzione informatica che il Comune di Venezia mette a disposizione in riuso gratuito

Disponibile quindi per altri enti che vogliano intraprendere la strada – oggi sempre più che mai necessaria- di servizi digitali più facili da usare e riconoscibili, per rendere migliore la relazione fra amministrazione e cittadini e rendonere la partecipazione alla cosa pubblica sempre più concreta.

L’intervento su IRIS è un primo passo per semplificare la navigazione e l’esperienza del cittadino, puntando, in futuro, anche alle imprese e all’insieme tutti dei servizi e delle informazioni del Comune di Venezia e del proprio sistema città.

NB. In queste ore è attivo su GitHub flusso di discussione sulle Linee Guida per i siti della Pubblica Amministrazione che vede la partecipazione attiva di molti account che aprono issues alle quali risponde il gruppo di lavoro che ha predisposto le Linee Guida e ha lavorato al sito del Governo Italiano. Vale la pena leggere l’esperimento di “pubblico debug” o discussione o riflessione.

E fra poco ci trovere anche IRIS – per migliorarlo insieme – Stay tuned!

Originariamente pubblicato su chefuturo.it

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